ANGELUCCI SULL’ESONERO DI FRAIOLI: “DOPO LA VITTORIA SUL CASSINO PALESE INVOLUZIONE TATTICA”

ANGELUCCI SULL’ESONERO DI FRAIOLI: “DOPO LA VITTORIA SUL CASSINO PALESE INVOLUZIONE TATTICA”

Ventiquattro ore per far stemperare una situazione che ieri ha scosso dalle fondamenta il Girone B di Eccellenza.

Ventiquattro ore per guardarsi negli occhi, confrontarsi ed ammettere le proprie responsabilità.

Ventiquattro ore per chiarire di nuovo che, nonostante l’allenatore sia cambiato, l’obiettivo, quello, non è mutato.

A Colleferro si continua a tenere la barra a dritta, nonostante i marosi ed i dubbi delle ultime ore.

A farsi portavoce del clima in casa rossonera è il direttore sportivo Andrea Angelucci, uomo deputato a spiegare perchè sia stato esonerato un tecnico primo in classifica, non un unicum nel nostro calcio ma comunque una situazione borderline, perchè ne sia stato scelto uno che mai prima d’ora aveva preso una squadra in corsa e come abbiano reagito agli ultimi eventi i calciatori.

 

Direttore, in molti abbiamo accomunato la vicenda-Fraioli all’esonero di Baiocco.

Ci sono analogie?

“No, si tratta di situazioni assai diverse tra loro.

Baiocco era una figura storica per Colleferro e la reazione di squadra ed ambiente alla notizia del suo esonero furono molto diverse.

Ermanno Fraioli, che io peraltro ringrazio per il lavoro svolto ed i risultati ottenuti, era con noi da pochi mesi”.

Rimane il fatto che avete deciso di sollevarlo dall’incarico.

Perchè?

“Siamo arrivati a questa scelta dopo una serie di prestazioni poco convincenti e dopo la minuscola prova di Genazzano.

Personalmente credo che la grande partita con il Cassino ci avesse fatto sentire invincibili ed invece non era così.

C’è stata un’evidente involuzione sotto il profilo tattico.

Passino le due sconfitte consecutive contro Gaeta e Lariano, vada per le gare successive, vinte pur soffrendo sempre , ma una sconfitta come quella di domenica è inaccettabile.

La squadra ha avuto un atteggiamento inqualificabile nel corso dei novanta minuti ed a fine partita io avrei cacciato tutti”.

Invece a pagare è stato soltanto l’allenatore…

“Purtroppo nel calcio si sa che le cose vanno così.

Dispiace perchè Fraioli lo avevo scelto io e raramente avevo visto un allenatore metterci tanto sotto il profilo della passione, della dedizione e dell’attaccamento alla squadra.

Il suo esonero è anche una mia sconfitta personale”.

Perchè avete scelto Fabrizio Paris?

“Sono convinto che sia l’uomo giusto.

A differenza di quanto avvenne nella passata stagione, quando puntammo su un traghettatore che non allenava da qualche tempo e che forse non aveva dei metodi innovativi.

Questa categoria Paris la conosce bene, ha già vinto e da inizio campionato ci ha anche visto all’opera in più di una circostanza.

E’ un allenatore capace ed un uomo con gli attributi.

La sua è una scelta mirata”.

Ieri avete avuto un confronto con i calciatori.

“I ragazzi sono consapevoli che nelle ultime giornate non si sono espressi come in precedenza e si sono assunti la loro parte di responsabilità in questa vicenda.

Manca ancora tanto alla fine del campionato, ma adesso con Nuova Itri e Serpentara a -1 dobbiamo cominciare a fare due conti.

Io sono sempre stato e resto convinto della forza di questa squadra ed ora è venuto il momento di tornare a dimostrarlo, in maniera corale e senza aggrapparsi alle giocate dei singoli”.

Domenica arriva al Caslini un brutto cliente come l’Albalonga.

Che risposte si aspetta dalla squadra?

“Le risposte non me le aspetto, le pretendo.

Pretendo risposte degne di una squadra che con i numeri ha dimostrato di poterci stare lassù.

Noi possiamo e dobbiamo rimanere lassù.

Sono stato anch’io un calciatore e so che un calo fisiologico ci può stare nel corso di una stagione.

So anche che non è semplice convivere con le pressioni di dover vincere, ma non voglio assolutamente più vedere una prestazione come quella di domenica scorsa.

Indipendentemente dalle scelte tattiche, giuste o sbagliate dell’allenatore, contro l’Audace sono scesi in campo i giocatori e la responsabilità della sconfitta ce l’hanno principalmente loro.

Adesso una reazione è obbligatoria, altrimenti non ci abbiamo capito nulla.

Non siamo una schiacciasassi, ma una signora squadra lo siamo eccome.

Se siamo in testa praticamente dall’inizio del torneo, vuol dire che non siamo una meteora e che possiamo raggiungere un obiettivo che non abbiamo mai nascosto.

Lo dobbiamo ad una società che non ci ha mai fatto mancare nulla e che anzi ci ha messo nelle condizioni migliori per centrarlo”.