Di Alessandro Bastianelli.
Anche se a tinte inedite, un big match è sempre un big match.
Vigor Perconti – Certosa è appuntamento da non perdere, la storia recente della Juniores Elite insidiata dal nuovo che avanza. Sei punti dividono la capolista blaugrana dai ragazzi di Ranalli, ormai in pianta stabile al terzo posto del girone, e nonostante manchi ancora molto alla resa dei conti la sensazione, ormai diffusa nell’ambiente, è che questo incontro potrebbe riproporsi nella fase finale regionale.
Tanti i duelli in campo, lungo tutte le linee di gioco. La sfida nella sfida più affascinante sarà forse quella fra Simone Demofonti, capitano e centravanti del Certosa con dodici reti all’attivo in campionato, e Christian Di Paolo, difensore centrale fra i fedelissimi di Bellinati, che lo scorso sette maggio sbloccò, indossando i panni del rapinatore d’area, la finalissima regionale fra la sua Vigor ed il Ceccano.
MURO BLAUGRANA – Per Christian Di Paolo, classe ’96, la Vigor Perconti è come un tatuaggio marchiato sulla propria pelle.
E’ al terzo anno in blaugrana ma Di Paolo si è conquistato rapidamente un posto di primo ordine nelle gerarchie, toccando insieme a Francesco Bellinati le vette del calcio dilettante giovanile. Con il suo mister ed il gruppo dello scorso anno è arrivato a giocarsi il titolo nazionale Juniores con la Piovese, perdendolo solo ai supplementari in una finale tanto emozionante quanto drammatica per la Vigor Perconti.
Oggi lo troviamo a far la spola tra la Promozione e la Juniores Elite, rincorrendo quel traguardo che, in un pomeriggio di giugno, gli sfuggì solo per un soffio in terra fiorentina.
Ciao Christian, anche nel 2015 sei in cima alla classifica insieme alla tua Vigor Perconti. Quest’anno però ci sono tante squadre pronte ad insidiarvi, ti aspettavi un campionato così combattuto?
Sinceramente no, non me lo aspettavo così aperto, sapevo del valore dell’Accademia perchè li affrontammo la scorsa stagione ed anche il Savio mi è sembrato competitivo.
Il Certosa invece mi ha sorpreso, è sicuramente una squadra ben assemblata, alcuni di loro li conosciamo perchè hanno giocato con noi negli scorsi anni.
Sono in tanti a volerci dare fastidio, ma noi non vogliamo cedere di un centimetro e siamo pronti a rimanere sulla vetta della classifica sino a fine stagione.
Sabato affronterete in casa proprio il Certosa, con cui all’andata pareggiaste in maniera rocambolesca. Che giudizio dai alla squadra di Ranalli?
Ripeto, è una buona squadra, sono stati bravi a rimontarci all’andata anche se il rigore sbagliato alla fine (Tanturri fu miracoloso due volte su Amici ndr) ha pesato molto.
Mi aspetto una gara giocata a viso aperto da due squadre al top della categoria, e speriamo anche che la fortuna stavolta sia dalla nostra parte!
Quest’anno avete una rosa decisamente più giovane rispetto alla scorsa stagione, siete soddisfatti del vostro cammino sinora?
Da primi in classifica come potremmo non esserlo? Anche se abbiamo perso qualche punto, per esempio in casa contro il Colleferro e fuori ad Albano, stiamo cominciando a carburare e vogliamo continuare a vincerle tutte.
Ad inizio stagione non giocavamo un calcio fantastico, lo ammetto, ma le gare si vincono anche con il cuore e quello della Vigor è grande e ci aiuta nei momenti di difficoltà.
Comunque, con il passar del tempo, stiamo lavorando molto bene con il mister e credo che stiamo facendo progressi importanti, cerchiamo solo di dare il massimo per una società che si aspetta grandi cose dalla Juniores, siamo consapevoli di dover migliorare sempre.
Proprio sulle vostre ambizioni, puntate a vendicare quella sfortunata finale contro la Piovese?
Il primo passo è arrivare in finale regionale, siamo concentrati sull’obbiettivo primario. Il sogno è quello di arrivare fino in fondo alla fase nazionale, vendicando quella maledetta finale di Firenze.
Sei un fedelissimo di Bellinati, che ti ha portato anche in Promozione. Cosa ti ha insegnato il tuo allenatore in questi anni?
Tutto, mi ha formato come calciatore trasmettendomi molto, il resto è venuto da sé anche grazie alla presenza di tanti giocatori forti, giocare con chi è più bravo di te non può che farti bene.
Ricordo che, durante i primi allenamenti insieme, mi diceva che difendevo individualmente e non con la squadra, poi mi sono dovuto adattare alle sue direttive per evitare guai peggiori (ride ndr).
E al di fuori del rettangolo verde Christian che tipo è? Hai qualche altro sogno oltre al calcio?
Sono un tipo che ride sempre, a cui piace scherzare e fare battutacce, cerco sempre di ridere insieme a chi mi sta accanto.
Non ho sogni oltre alla vita del calciatore, spero che non andrà male altrimenti mi toccherà andare a lavorare sul serio (ride ndr)!
Chiudiamo guardando a sabato prossimo: chi temi di più del Certosa ed un pronostico per il big match.
Naturalmente uno fisso!
L’avversario che temo di più è Proia, però in gare come queste bisogna tenere gli occhi addosso a tutti.
CUORE CERTOSA – Le fortune del Certosa sono legate con un filo invisibile, ma ben tangibile, anche a Simone Demofonti e al gruppo dei ’96 che, nel corso degli anni, ha portato tre categorie Elite ed una regionale al club di via di Centocelle.
Il merito dei dirigenti e degli allenatori del Certosa, infatti, è stato quello di aver creato un ambiente ideale nel quale giocare a calcio, quasi una seconda famiglia.
Terzi in classifica nella Juniores Elite in un girone, il B, ultra competitivo, i neroverdi hanno anche fatto da battistrada per alcune settimane, cedendo poi la prima posizione proprio alla Vigor Perconti.
Simone Demofonti è il capitano e il condottiero dell’undici di Ranalli: giocatore dal grande estro e fantasia, che non lesina grinta e determinazione, ha già segnato 12 gol in campionato sfornando una miriade di assist per i propri compagni. Sabato sarà proprio lui a punzecchiare la difesa blaugrana insieme agli immancabili Proia e Guidi,
Simone, ti aspettavi di stare lassù alla ventesima giornata da neo promossi? Qual è il segreto di questa sorpresa chiamata Certosa?
Sinceramente non ce lo aspettavamo, specialmente in un girone così difficile. Ma ad inizio anno mister Ranalli ci ha fatto un discorso ricordandoci quali erano le nostre potenzialità e la nostra forza, ci siamo caricati ed abbiamo fatto quadrato attorno a noi.
E’ grazie al gruppo che siamo qui sopra, siamo molto uniti fra noi e crediamo tanto in quel che facciamo.
All’andata finì 1 – 1, vi sarete fatti un’idea della Vigor Perconti.
Che gara ti aspetti?
Sono veramente molto forti, non hanno bisogno di presentazioni. Ma noi dobbiamo crederci e andare lì a giocare la nostra partita, facendo le cose che sappiamo fare bene. Li rispettiamo ma non abbiamo nessuna paura.
Chi toglieresti dal loro undici titolare?
Dico nessuno perchè, sinceramente, non li conosco personalmente! Vorrei giocarmela ad armi pari, tutto qui.
Un ex Vigor però lo conosci molto bene, visto che tu e Proia avete segnato insieme ben 27 reti. Quale aspetto vi rende così letali?
Senza dubbio c’è la mano di mister Ranalli dietro, giochiamo insieme solo da settembre ma stiamo facendo molto bene. A me piace allargarmi sulle fasce e cercare la giocata o l’assist vincente, lui è un uomo d’area di rigore che vede la porta come pochi sanno fare e attacca la profondità, abbiamo caratteristiche diverse ma ci completiamo a vicenda.
Dai numeri che sfoggi in campo sembra incredibile che questo sia il tuo primo anno di Elite.
In passato hai avuto qualche chance che non hai sfruttato per spiccare il volo o hai voluto restare “in famiglia”?
Beh un po’ tutte e due le cose. Negli anni ho ricevuto chiamate ed offerte importanti, ma alla fine ho sempre preferito restare al Certosa. Mi sono costantemente trovato bene con il gruppo e con gli allenatori; certo, potevo fare di più e potevo sfruttare meglio qualche possibilità che la vita mi ha offerto, ma non ho rimpianti. Qui sto da Dio ed è come se mi trovassi davvero in famiglia.
Per il futuro cosa ti aspetti? Cosa vorrebbe fare Simone Demofonti fuori dal campo, nella vita?
Il mio sogno è continuare a giocare a pallone e divertirmi sul campo, ma sui miei progetti nella vita.. passaparola!
Magari me lo confesserai alla prossima intervista.
Chiudiamo con il calcio giocato: a chi dedicheresti un eventuale gol-vittoria sabato, contro la Vigor Perconti?
Ai miei genitori, che mi seguono sempre ovunque andiamo, ed alla mia ragazza, Martina.




