Centoventisei chilometri e quattro punti.
Questa la distanza che in termini spaziali e di mero computo calcistico separa Viterbo da Rocca Priora, dove domani pomeriggio andrà in scena l’attesissimo confronto diretto dopo una serie di rinvii e qualche polemica di troppo per la location (si giocherà al Montefiore ed a porte rigorosamente chiuse, ndr).
Storie e destini incrociati.
Tanti, come in ogni thriller che si rispetti.
I gialloblu si presenteranno con Renan Pippi ed Orlando Fanasca, due ex “Illegali“, salutati dal club giallorosso al termine della scorsa fantascientifica stagione in Eccellenza.
Ferazzoli si confronterà con il suo ex allievo Galluzzo e chissà se gli scapperà un sorriso, vedendolo rivale sulla panchina adiacente alla sua dopo uno splendido triennio insieme a San Cesareo.
In campo l’ex centrocampista del Terracina e del Monterotondo rivedrà invece con un filo di timore quell’iradiddio di Giuseppe Siclari (trentuno gol festeggiati insieme ai tempi del Pera) ed il sempre affidabile Carlo Baylon.
Storie passate, ma che tornano ad avvolgersi inesorabilmente, proiettando sullo sfondo le aspettative e le ambizioni di tifosi e club.
L’arbitro sarà Simone Sozza di Seregno.
Uno tosto, dicono.
Uno abituato a climi elettrici.
Nel Girone G in questa stagione ha già diretto il derby tra Fondi e Terracina, vinto dagli ospiti in maniera rocambolesca per 4-3, ed un paio di mesi dopo quello non meno sentito tra Olbia e Nuorese che per un curioso scherzo del destino si è concluso con il medesimo punteggio.
Saranno invece espressione della nostra regione gli assistenti: Tiziano Notarangelo di Cassino e Michele Dell’Università di Aprilia.
I due si conoscono benissimo, sono alla settima partita per la quale vengono desgnati in coppia.
L’ultima esattamente un mese fa: Gavorrano-Bastia.
Miglior difesa, quella della Lupa, contro il miglior attacco, appannaggio dei gialloblu che però nove tutti insieme li hanno rifilati appena quarantotto ore fa al frastornato Selargius ed altri otto poche settimane fa al rabberciato Anziolavinio.
Muso contro muso una squadra che dalla sua fondazione ha perso solo una gara su cinquantacinque in campionato ed un’altra che viene da tre successi consecutivi.
Un match che avrebbe meritato la gratificazione di una cornice di pubblico diversa da quella della sola stampa.
Peccato.
Sarà comunque emozionante ed assai indicativa, seppur non ancora risolutiva, ai fini del traguardo ultimo.
Quello che il 10 maggio prossimo venturo consegnerà necessariamente una delle due ai fasti della Lega Pro.