SACCUCCI PUNGOLA IL LARIANO: “PROVIAMO A PRENDERCI IL QUARTO POSTO”

SACCUCCI PUNGOLA IL LARIANO: “PROVIAMO A PRENDERCI IL QUARTO POSTO”

Raggiungere la fatidica quota 40, quella che in linea di massima rappresenta la salvezza, con dieci giornate d’anticipo sul fischio finale della stagione rappresenta già di per sé un risultato più che considerevole.

A Lariano però c’è chi dice che no, ancora non basta per ritenere l’annata del tutto appagante.

E dire che in corso d’opera non sono mancate le soddisfazioni.

Chiedere per conferma alla Nuova Itri capolista che sul muro biancoverde ha sbattuto sia all’andata che (assai più rovinosamente) al ritorno, al Colleferro, domato al Caslini, ed all’Albalonga, costretta ad una rincorsa affannosa all’Abbafati.

Solo con il Serpentara le cose non sono andate per il meglio, ma tutto sommato non è ardito attribuire proprio al Lariano il titolo di ammazzagrandi del torneo.

Ora in via Algidus bisogna chiudere il campionato per il meglio, tentando di portare l’asticella su un livello superiore.

Di questo e di altri temi si è discusso con il direttore sportivo Mario Saccucci.

 

Direttore, la vittoria di misura sul Borgo Podgora vi ha fatto raggiungere la fatidica quota-40.

L’occasione sembra propizia per stilare un primo bilancio della stagione larianese.

“Una salvezza tranquilla era l’obiettivo che ci aveva chiesto la società e siamo contenti di averlo raggiunto.

Complimenti ai ragazzi ed a mister Di Franco che ha saputo plasmare il gruppo con grande capacità ed esperienza.

Lui è uno dei tecnici migliori in assoluto nel nostro panorama, forse è addirittura superiore ad un grandissimo come Stefano Ferretti che pure qui aveva fatto benissimo e lo dimostra anche ciò che sta facendo da quando è stato posto anche alla guida della nostra Juniores, raccolta in piena zona retrocessione e reduce da otto vittorie nelle ultime nove uscite”.

Ora che avete raggiunto la pressochè matematica certezza di giocare in questa categoria anche il prossimo anno, su quali obiettivi vi concentrerete nelle ultime dieci giornate?

“Voglio essere chiaro, non molleremo nulla.

Il Lariano non ha paura di nessuno e lo dimostrano le gare giocate contro le prime forze del campionato.

Purtroppo abbiamo perso punti importanti contro squadre in lotta per la salvezza.

Penso, per esempio, alla partita con il Morolo.

Noi comunque daremo sempre il massimo fino a maggio e proveremo a chiudere tra le prime quattro, eguagliando i piazzamenti raggiunti in passato con Ferretti prima e Solimina dopo”.

Durante il campionato avete messo in mostra un nutrito gruppo di giovani interessanti.

“Siamo davvero contenti della crescita dei vari Pompili, Patrizi, De Cesaris e Mastrella.

Su quest’ultimo sta prendendo informazioni il San Marino, vedremo…

Una menzione speciale la voglio fare per il nostro Manuel Adinolfi, un portiere classe ’96 che, a detta dello stesso Di Franco, può avere un avvenire importante.

Deve solo lavorare sulla testa ed evitare qualche ammonizione inutile”.

Avete anche Troisi in vetta alla classifica dei bomber con sedici centri all’attivo.

“E’ la dimostrazione che si è costruito il giusto mix tra ragazzi promettenti e giocatori più maturi come lui, come il nostro capitano Paolo Moroni o lo stesso Gabriele Vartolo.

La soddisfazione più grande deriva dal fatto che con Paolo Troisi l’accordo lo abbiamo chiuso in cinque minuti.

Lui è come Scacchetti, tecnicamente parlando è un giocatore d’altra categoria.

Il problema di entrambi è stata la testa, altrimenti avrebbero fatto sicuramente una carriera molto diversa”.

Con i presidenti Pinci e Di Giacomantonio avete già cominciato ad impostare i programmi futuri?

“Sì, e l’idea comune è quella di provare a confermare il blocco di questa stagione con un paio di inserimenti”.

Di Franco resterà con voi anche l’anno venturo?

“Con il mister ci confrontiamo quotidianamente.

Lui resterebbe volentieri a Lariano e noi saremmo felicissimi di averlo ancora con noi.

Probabilmente però riceverà proposte anche da altri club ed allora sarà lui a decidere”.

Se dovesse farne un ritratto, quali sono le sue maggiori qualità dal punto di vista umano e professionale?

“Di Franco è una persona sempre aperta al dialogo, parla sempre con tutti senza fare distinzioni di ruolo.

Tecnicamente poi non si discute.

Anche nelle occasioni in cui la squadra non riesce ad esprimersi al meglio riesce comunque a creare sei o sette occasioni.

Segno evidente che ha svolto un grande lavoro”.

Si sta infiammando la lotta al vertice.

A suo giudizio, chi la spunterà alla fine?

“Io credo che molto potrebbe dipendere dall’esito di Nuova Itri-Colleferro di domenica prossima ed un eventuale pareggio potrebbe rimettere pienamente in corsa il Serpentara.

La mia favorita resta comunque la Nuova Itri che, a differenza di Colleferro e dello stesso Serpentara, mi ha fatto un’impressione migliore sotto il profilo del gioco, quando l’abbiamo incontrata”.

Qual è il suo pronostico per il supermatch di domenica?

“Sarei contento se finisse con un pari, perchè permetterebbe anche a noi di accorciare rispetto alle primissime posizioni.

Per me finirà 2-2″.

Il futuro di Mario Saccucci sarà sempre a tinte gialloverdi?

“Sì, i presidenti mi hanno confermato ed io credo ci siano tutti i presupposti per continuare e migliorare il lavoro svolto in questa stagione.

Lariano per me è una bellissima rampa di lancio, l’ambizione è quella di crescere ancora in futuro”.