Un solo punto nelle ultime sette giornate.
I numeri, a volte, sanno essere impietosi nel calcio e quelli del Montefiascone raccontano di una squadra che da due mesi a questa parte non riesce a godere della gioia che solo una vittoria riesce a conferire.
Stefano Del Canuto, da tre anni alla guida dei gialloverdi della Tuscia, è consapevole della delicatezza del periodo, ma come sempre esprime la sua opinione con massima serenità.
Mister, cosa è accaduto al Montefiascone nelle ultime settimane?
“Molto onestamente io ritengo che stiamo pagando un periodo davvero difficile nella gestione degli allenamenti.
Per motivi di natura lavorativa giocatori per noi fondamentali come Renzani e Cesarini sono costretti ad essere poco presenti nelle sedute.
In più abbiamo dovuto far fronte ad infortuni importanti, come quelli occorsi a Bellacima e Nami.
Per una squadra come la nostra non è semplice preparare partite contro avversari spesso più forti con soli dodici o tredici giocatori agli allenamenti.
In queste condizioni, prima o poi i nodi vengono al pettine…”.
Nelle ultime gare non siete stati neppure troppo fortunati.
“Decisamente no.
Contro la Vigor Acquapendente abbiamo disputato un gran primo tempo, poi ci ha punito la qualità dei loro singoli.
Con il Cre.Cas., invece, Nencione è rimasto quasi inoperoso per tutta la partita, noi non siamo riusciti a sfruttare almeno tre occasioni ed all’89’ Gallaccio ha regalato loro la vittoria.
Siamo una squadra molto giovane e situazioni come queste possono starci…”.
Adesso arriva un Trastevere caricato a pallettoni dopo la conquista del primato.
“Io dico che, paradossalmente, può essere un bene affrontare una squadra come la loro in questo momento.
Tutto sommato, in questi anni abbiamo quasi sempre fatto bene contro le grandi e le vittorie della passata stagione contro Rieti e Viterbese lo testimoniano.
Noi non abbiamo nulla da perdere e possiamo far leva sulla grande tranquillità che ci mette la società.
Trastevere, Civitavecchia e Sporting Città di Fiumicino: è chiaro che ci attendono tre partite difficilissime e che molto del nostro destino ce lo giocheremo in una settimana.
Questo calendario, che continua ad apparirmi inspiegabile perchè inserisce un turno infrasettimanale nella fase più delicata del torneo, può sembrare proibitivo, ma noi dobbbiamo puntare ai nove punti, provando a replicare le buone prestazioni del passato.
Sulla carta il confronto con la squadra di Pirozzi è proibitivo, ma a noi queste sfide ci ispirano…”.
Le buone notizie vengono dall’infermeria: il recupero di alcuni infortunati sembra a buon punto.
“Bellacima e Renzani dovrebbero esserci.
Il ritorno del primo, fermato da una fastidiosa pubalgia, è importante, perchè conferirà maggiore esperienza al reparto arretrato.
A Nami, invece, occorrerà ancora un po’ di tempo, visto che lo stiramento non è stato ancora pienamente assorbito”.
Di recente, attraverso la pagina Facebook ufficiale del club il direttore generale Venanzi ha puntato l’indice contro qualche contestatore “a prescindere”.
“Io credo che il direttore abbia semplicemente interpretato la nostra amarezza.
Sotto certi aspetti, sembra che a Montefiascone ci sia chi non apprezza gli sforzi compiuti da una società che è stata in grado di portare il club in Eccellenza e di mantenercelo ormai da cinque anni.
Già questi sacrifici andrebbero applauditi, mentre noi qualche applauso, e pure timido, quest’anno lo abbiamo sentito solo dopo le vittorie per 4-0 su Santa Maria delle Mole e Ladispoli”.
Ci sono ancora quindici punti a disposizione ed attualmente avete un ritardo di nove dalla salvezza diretta.
Realisticamente è lecito sperare ancora nella salvezza diretta oppure è preferibile puntare alla miglior collocazione possibile in vista dei play-out?
“Io credo sia giusto fare un passo alla volta.
Non dimentichiamo che il Monterotondo, che ad oggi sarebbe il nostro avversario nei play-out, si trova a cinque punti.
Dobbiamo quindi evitare che scappi, così come dobbiamo tenere a distanza chi è dietro di noi in classifica.
Sicuramente c’è un pizzico di rammarico per com’è andata la stagione, perchè ad un certo punto pensavamo quasi di poter replicare i miracoli delle precedenti stagioni.
Desidero comunque sottolineare che, qualora le cose non dovessero andar bene alla fine, nessuno si strapperà i capelli, nè si faranno tragedie”.
Ha già avuto modo di parlare di futuro con il presidente Minciotti?
“Sì, e con grande sincerità dico che a Montefiascone rimarrei molto volentieri ed a prescindere dalla categoria nella quale giocheremo l’anno prossimo.
Tra me e lui c’è un rapporto che va ben al di là di quello che normalmente si instaura tra un presidente ed un allenatore.
L’idea sarebbe quella di continuare a valorizzare i ’93 ed i ’94 di Montefiascone con un impianto di quei ’98 che già in questa stagione hanno avuto modo di esordire con profitto, puntellando l’organico e magari migliorando qualcosa sotto il profilo organizzativo.
E’ probabile che l’anno prossimo uno come Lorenzo Serafini lo perderemo e quindi andrà rimpiazzato.
Personalmente preferisco lavorare con persone serie come il presidente ed il direttore, piuttosto che rincorrere progetti avventurosi.
Sono comunque discorsi prematuri.
Adesso dobbiamo solo concentrarci sulla salvezza, al resto penseremo dopo”.