A cura di Enrico Pagliaroli
Una volta veniva chiamato mediano, quel giocatore che, davanti alla difesa, svolgeva il ruolo di prima barriera contro le ripartenze avversarie.
Definire in questa maniera Luca Rubino sarebbe alquanto riduttivo vista anche la discreta qualità tecnica del centrocampista classe 90’ perno dello scacchiere del Serpentara BellegraOlevano.
Un giocatore e una squadra che stanno cullando fino all’ultimo il sogno di portare queste due realtà dell’ Alta Valle dell’Aniene nel massimo campionato dilettantistico.
A poche ore da una partita difficile contro il Gaeta, che all’andata fu un po’ lo spartiacque della stagione degli uomini di Lucidi, abbiamo ascoltato le parole del giovane centrocampista.
Luca, a soli 360 minuti dalla fine di questo avvincente campionato, come giudichi la stagione della tua squadra?
“Diciamo che è stato un campionato, a mio avviso, superpositivo. Abbiamo intrapreso questa prima stagione in Eccellenza, essendo una neopromossa, con tanta umiltà, sacrificio e spirito di abnegazione lavorando molto sul campo con il mister.
Pronti via abbiamo fatto subito benissimo con cinque vittorie in altrettante partite di campionato, poi abbiamo avuto un piccolo calo fisiologico che è culminato con le due sconfitte di Nettuno e Cassino che, forse, hanno segnato il momento più basso della nostra stagione.
Poi c’è stata la vittoria a Gaeta che ci ha ridato morale e di li in poi abbiamo ricominciato a macinare punti e anche gioco”.
Abbiamo parlato del campionato del Serpentara BellegraOlevano, mentre del campionato di Luca Rubino cosa diciamo?
“Io preferisco che siano gli altri a dare un giudizio sulla mia stagione.
Da parte mia credo di aver dato il mio contributo alla squadra, al mister e alla società non solo dal punto di vista delle prestazioni ma anche dal punto di vista realizzativo mettendo a segno tre reti in campionato e una in Coppa.
Però ripeto preferisco che siano gli altri a giudicarmi”.
Qual è il segreto di questo Serpentara BellegraOlevano che si sta facendo notare per un gioco molto propositivo?
“Credo che non ci sia un segreto particolare.
Credo che alla base di tutto ci sia il gruppo.
Siamo tutti ragazzi umili che, sul campo, lavoriamo molto e insieme al mister cerchiamo di curare e preparare ogni gara con la massima attenzione ai dettagli.
Con il mister che ritengo uno dei più preparati di questa categoria, lavoriamo molto sul campo e quello che facciamo in settimana spesso ci riesce anche in partita”.
A tal proposito, proprio domenica, avete dato l’impressione di conoscere a memoria i vostri avversari avete gestito la gara in maniera perfetta dal punto di vista tattico.
“Si, abbiamo studiato molto bene i nostri avversari.
Nel primo tempo avevamo deciso di aspettarli per vedere come ci sarebbero venuti a prendere.
Loro, infatti, sono partiti molto forte e hanno avuto delle buone occasioni con Marco ( Neri ndr) e con Morelli, poi abbiamo preso il pallino del gioco noi facendo un giro palla molto basso e costringendoli a uscire per poi attaccarli dalle fasce.
Siamo stati bravi ad interpretare la partita e alla fine il risultato ci ha premiati”.
Oggi affrontate quel Gaeta che, all’andata, aveva segnato la vostra “riscossa”.
Cosa ci puoi dire di questa gara che non ti vedrà tra i protagonisti visto che sei squalificato?
“Beh, devo dire che oggi giochiamo contro una buonissima squadra.
Sarà una partita difficile e molto insidiosa.
L’ abbiamo preparata bene e speriamo di fare risultato visto che da siamo quasi alla fine del campionato e non possiamo permetterci passi falsi.
Non dobbiamo mollare nulla perché anche Colleferro, Albalonga e Nuova Itri non lasceranno nulla di intentato fino alla fine”.
Voglio fare anche a te una domanda che in questa stagione, alla luce di come stanno andando i due gironi di Eccellenza, va molto di moda.
Secondo te, quale dei due gironi è più competitivo?
“Il Girone A credo sia molto più equilibrato.
Io,però, non posso giudicare molto bene perché ho sempre fatto il Girone B.
Però ti posso dire anche che le prime quattro squadre del Girone B hanno giocatori che hanno fatto categorie molto superiori e anche dal punto di vista ambientale questo Girone è molto tosto e difficile anche per la qualità e le caratteristiche dei giocatori che si affrontano.
Con questo non voglio dire che il Girone A sia minore, ma è un campionato in cui regna l’equilibrio”.
Luca un ultima domanda.
Rubino, il prossimo anno, lo vedremo ancora con la maglia del Bellegra, magari in Serie D, o quest’estate dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?
“Partiamo dal presupposto che io a Bellegra sto benissimo.
Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato di Promozione dopo una straordinaria cavalcata. Quest’anno stiamo facendo un altro campionato di vertice.
Detto questo adesso sono concentrato solamente su questo finale di campionato a fare bene e a cercare di portare a casa, magari, un’altra vittoria.
Il futuro lo vedremo poi.
Però ci tengo a ribadire che io sto benissimo a Bellegra, mi trovo bene sia con la società, sia con i compagni”.