MARIO LA CAVA, L’UOMO DELLA PROVVIDENZA…

MARIO LA CAVA, L’UOMO DELLA PROVVIDENZA…

Domenica è arrivato il suo sesto gol da quando è alla Lupa Castelli Romani, che va ad aggiungersi ai 4 siglati nella prima parte della stagione con la maglia dell’Olbia e lo porta dritto in doppia cifra, dopo due settimane per lui difficili dal punto di vista sportivo ma importantissime da quello personale.

Perché Mario La Cava, – la sua capocciata domenica ha steso l’Isola Liri regalando ai suoi tre punti importantissimi in vista del finale di stagione – era fermo ai box per un leggero infortunio al piede, e scalpitava per tornare in campo. Anzi, per dirla tutta, si sentiva in colpa per essere stato costretto ad “abbandonare” i suoi compagni in un momento fondamentale della stagione. E, nel frattempo, appena possibile correva a Terni dove sua moglie Valentina stava per dare alla luce la sua seconda figlia, Margherita, sorellina della primogenita Vittoria (un nome non di certo scelto a caso). Beh, Margherita è nata un paio di settimane fa, e forse è anche per questo che Mario non vedeva l’ora di andare in rete per dedicare alla piccolina di casa La Cava il primo gol della sua giovane vita.

Detto, fatto, domenica contro l’Isola Liri mister Galluzzo sceglie di mandarlo in campo dal primo minuto e lui ripaga la fiducia con un pregevole stacco di testa su corner del compagno e amico Barone (entrambi sono arrivati dall’Olbia nel mercato di dicembre), per poi esultare cullando Nicolas Chiesa come se fosse un bambino. “A forza di frequentare questo gruppo di matti sto impazzendo anche io!”, sorride Mario La Cava a fine gara, stanco ma soddisfatto. “Sono contentissimo di aver trovato il gol, e devo ammettere che stavolta ci tenevo particolarmente: non solo perché avevo piacere di dedicarlo a mia figlia Margherita, ma anche perché in queste ultime settimane ho sofferto tanto a dover stare fermo mentre i miei compagni affrontavano le ultime fatiche del campionato. Devo ringraziare tutto lo staff tecnico e sanitario, ma anche i dirigenti, perché ognuno di loro ha fatto il possibile per aiutarmi a rientrare presto dopo un infortunio non grave ma fastidioso al piede. L’ultima telefonata con il dottore e con il nostro massaggiatore Giancarlo c’è stata sabato sera alle 11, e tutti si sono interessati per fare in modo che io potessi essere in campo domenica, quindi questo gol è di ognuno di loro. Per quanto mi riguarda, è il giusto coronamento delle ultime tre settimane, in cui sono stato fermo a mordere il freno, e in qualche modo mi sono anche sentito in colpa perché non potevo aiutare i compagni in un momento così importante della stagione”.

LA CAVA

La matematica ancora non premia i castellani, vista la contemporanea vittoria della Viterbese, ma piano piano anche la scaramanzia sta cedendo il passo alla consapevolezza che il traguardo ormai è sempre più vicino. “Per quanto mi riguarda”, continua La Cava, “sono convinto che questa squadra non abbia bisogno di aspettare con ansia i risultati che arrivano dagli altri campi, anzi. Forse è successo solo una volta in tutto il campionato, in occasione del nostro pareggio con il Palestrina e della contemporanea sconfitta della Viterbese contro l’Ostiamare, di gioire per quello che succedeva altrove. Per il resto, non ci siamo mai guardati alle spalle, facendo il nostro campionato e pensando solo ed esclusivamente a noi. Ecco perché dopo questa vittoria è giusto che ci prendiamo le nostre soddisfazioni, perché ce le meritiamo tutte. Contro l’Isola Liri la squadra ha dimostrato una grande maturità, perché vista la situazione di classifica degli avversari, che dovevano fare risultato per forza, non era per niente facile. Noi siamo stati bravi a gestire la gara nella maniera giusta, e nel secondo tempo avremmo potuto chiuderla in diverse occasioni, ma era importante fare risultato e ci siamo riusciti perfettamente, rischiando qualcosa solo nel finale”.

 

Il gol, nemmeno a dirlo, è arrivato su assist perfetto di Mario Barone, che di La Cava è amico fidato oltre che compagno di squadra. “Mario su calcio piazzato mette in mezzo sempre ottime palle, tese e insidiose, e in gare come quella di domenica è fondamentale sfruttare al meglio le occasioni che ci capitano su corner o calci di punizione. Non a caso, in settimana lavoriamo tanto insieme a tutto lo staff sui movimenti da fare su palla inattiva, ed è anche grazie a questo lavoro che diventa più facile per un attaccante riuscire a liberarsi della marcatura in area e metterla dentro. Qui alla Lupa nulla viene per caso, ed è per questo che – ripeto – a me non importa niente delle notizie che arrivano da Viterbo: questa vittoria è giusto che ce la prendiamo noi, e ce la prenderemo”.

Anche perché ora manca davvero poco, con 8 punti di vantaggio sulla seconda e tre gare soltanto da giocare. “È vero, manca pochissimo”, conclude La Cava, “e siamo veramente vicini al traguardo. Come ci ha detto il presidente Virzi in settimana questa squadra merita di vincere, e lo merita dal primo giorno in cui ha iniziato a lavorare quest’estate; lo meritano i giocatori che dalla prima giornata hanno tirato avanti la carretta, quelli come me che sono arrivati a dicembre, e quelli che hanno trovato meno spazio. Che poi questa vittoria venga domenica prossima, quella successiva o quella dopo ancora cambia poco, noi ce la meritiamo e non ce la lasceremo sfuggire”.

LA CAVA 2