A cura di Roberto Matrisciano
Centro Sportivo Aristide Paglialunga
Campionato di Eccellenza Girone A
17 ^ Giornata – Ritorno
FREGENE – TRASTEVERE 1-2
FREGENE: Barrago, Zanette, Tafi, Cerro (30′ s.t. Trotto), Giustini (32′ s.t. Perelli), Leone, Nanni, Le Rose, Agostino (18′ s.t. Celi), Panella, Tabarini. A disp.: Esposto, Zappalà, Cardinali, Kalambay. All.Caputo
TRASTEVERE: Apruzzese, Menichetti, Vendetti, Battistelli, Schiavon, Moauro, Politi, Mastromattei, Roberti (32′ s.t. Rocchi), Proietti (10′ s.t. Laurato), De Vincenzi. A disp.: Dosmi, Ferri, Fagiolo, Travaglione, Di Vittorio. All. Pirozzi
Arbitro: Di Graci di Como
Marcatori: 3′ p.t. Moauro (T), 35′ p.t. Tabarini (F), 45 s.t. Rocchi (T)
Note: ammoniti: Le Rose (F), Cerro (F), Schiavon (T) espulsi: Politi (T) al 20′ p.t., Panella (F) al 24′ s.t.
Una partita thrilling consegna la Serie D al Trastevere, in un finale che non poteva essere più azzeccato per decretare la regina di questo pazzo, indecifrabile ed emozionante Girone A.
Al “Paglialunga”, Fregene e Trastevere danno vita ad una gara emozionante e ricca di colpi di scena.
PARTENZA SPRINT – L’avvio della formazione di Pirozzi è da grande squadra. De Vincenzi imperversa subito sulla sinistra e si guadagna un calcio di punizione. Proietti la mette chirurgicamente sulla testa di Moauro che da due passi insacca la rete del vantaggio. Il Fregene è in bambola e il Trastevere al 6′ ha già l’occasione di chiudere subito i conti. Poietti spizza di testa per lo scatenato De Vincenzi, che una volta saltato Barrago, viene atterrato dallo stesso in area di rigore. L’Arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, anche se il contatto non è chiarissimo. Dagli undici metri si presenta Proietti che fallisce malamente il match ball, schiacciando troppo il destro ad incrociare.
ROSSO DIRETTO – L’errore del trequartista da nuova vita al Fregene, e al 15′ è Panella ad impiensierire Apruzzese con un tiro cross. La partita è emozionante e dai ritmi incessanti, e al 20′ ecco arrivare l’episodio che può cambiare match e stagione. Nanni è irresistibile in progressione e al momento del tiro viene steso da Politi al limite dell’area. Il sig. Graci di Como estrae dal taschino direttamente il cartellino rosso, riducendo la capolista in dieci uomini. Sulla seguente punizione è sempre il fantasista di casa a sfiorare il pari con una morbida palombella che lascia di stucco Apruzzese, ma che sfiora soltanto il palo e finisce a lato.
IL FREGENE C’È – Il Fregene prende sempre più coraggio e al 29′ è ancora il mancino di Nanni dai venti metri a far venire i brividi agli ospiti, ma la sfera finisce alta di un metro. Siamo al 35′ quando Agostino e Nanni si mettono in proprio e confezionano l’azione che porta al tap in vincente di Tabarini, con Apruzzese che stavolta non può nulla dopo il paratone precedente sul tocco ravvicinato di Nanni. Per l’ex Vigor Peronti è il decimo centro stagionale. Ora l’inerzia della gara sembra essere tutta dalla parte del Fregene, ma il Trastevere ha un sussulto d’orgoglio con De Vincenzi, che al 40′ fa ammattire la retroguardia avversaria con una cavalcata di quaranta metri, terminata con uno slalom e tiro a giro che sfiora il palo.
La prima frazione si chiude qui, e in virtù del gol di Palermo allo scadere, il Città di Fiumicino raggiunge il Trastevere in testa alla classifica, mettendo una pressione non indifferente sui trasteverini. Nell’aria c’è aria di spareggio tra Pirozzi e Scudieri, ma ci sono ancora quarantacinque minuti, dunque un eternità, prima di arrivare al verdetto finale.
LA PAURA – La ripresa si apre con un inzuccata del “pichichi” Roberti che impegna Barrago. Ma è solo un lampo, perché nel primo quarto d’ora il Trastevere da la sensazione di voler gestire il pari, tenendo conto anche dell’inferiorità numerica, e di non gettare tutta la stagione al vento. Nanni sembra essere ovunque, e al 4′ impegna ancora Apruzzese con il suo velenoso sinistro. Al 12′ è Cerro che ci prova dalla lunga distanza, il portierone dei romani stavolta non è impeccabile e manda in angolo. A metà ripresa ecco arrivare i primi cambi, ed è proprio il neo entrato Laurato a suonare la carica al Trastevere sfiorando il nuovo vantaggio su imbeccata, manco a dirlo, di De Vincenzi.
EPISODIO CHIAVE – L’episodio chiave, quello che restituisce nuova linfa al Trastevere, avviene al 24′. Panella, già ammonito, stende ingenuamente Schiavon, rimediando un espulsione che ristabilisce la parità numerica. Da quel momento in poi è dominio Trastevere. Mastromattei, ottimo comunque sino a quel momento, sia in fase di interdizione, che nella creazione del gioco, aumenta ancora di più il ritmo del palleggio, centrando tra l’altro anche una clamorosa traversa con una stoccata da fuori area. Il neo entrato Laurato si dimostra una vera e propria spina nel fianco degli avversari, ma il cambio che si rivelerà decisivo per le sorti della stagione dei romani arriva solo alla mezz’ora, quando Rocchi, ex Grifone Monteverde e arrivato alla corte di Pirozzi solo a Dicembre, rileva addirittura il capocannoniere del campionato Roberti, che solo due minuti prima veniva anticipato sulla riga da un provvidenziale salvataggio di Giustini. Al 34′ è De Vincenzi a divorarsi la rete del trionfo, calciando fuori con Barrago in uscita disperata, dopo un clamoroso errore difensivo di Leone.
Le notizie del netto vantaggio del Città di Fiumicino spengono le speranze playoff del Fregene, e mettono ansia al Trastevere, che rischia di capitolare su contropiede di Tabarini, che una volta entrato in area calcia potente di sinistro, ma Apruzzese risponde da campione sul primo palo. È l’ultima avanzata dei padroni di casa, dopodiché sarà di nuovo assalto Trastevere, con gli ultimi cinque minuti letteralmente al cardiopalma.
ASSALTO VINCENTE – Prima ci prova l’ottimo Schiavon con un esterno destro che si spegne di poco a lato. Poi è il turno di Laurato, bravo a cambiare volto ai suoi nella ripresa, e che nella circostanza si vede respingere clamorosamente sulla linea il suo tiro cross. La porta di Barrago sembra stregata ma Pirozzi il suo jolly ce l’ha già in campo, e risponde al nome di Nicolò Rocchi. Corre esattamente il 90′ quando il centravanti scambia con Laurato, che con il suo filtrante mette proprio il neo entrato davanti a Barrago. Stavolta l’ex Grifone non perdona, salta il portiere e deposita in rete il pallone più importante della sua carriera. Tutto il Trastevere esplode di gioia, anche Pirozzi entra in campo a festeggiare per il gol che ormai vale il titolo, il suo terzo in Eccellenza, dopo quelli con Sorianese ed Ostia Mare. Nel recupero non succede niente, e i romani possono iniziare a festeggiare la vittoria finale che dopo il girone di andata sembrava impossibile.
Poteva essere una partita storica per il Trastevere, e così, alla fine, dopo mille emozioni è stata. Onore ai vinti, Caputo e il suo Fregene, autori di una splendida rimonta nel girone di ritorno e in lotta sino all’ultimo per un posto al sole. A Scudieri e il suo Sporting Città di Fiumicino, secondi e promossi ai playoff, e anch’essi determinati a fare la storia del club. Ma soprattutto onore ai vincitori, a Pirozzi e il suo Trastevere, capaci di vincere un campionato che fino a tre mesi fa sembrava soltanto un utopia, e che invece si è trasformato nell’ennesimo, e forse in uno dei più bei successi del “Sindaco di Amatrice”.