CITTA’ DI CIAMPINO, IL SOGNO DI DRAGO: “NOI COME LA LODIGIANI? SI PUO’ FARE”

CITTA’ DI CIAMPINO, IL SOGNO DI DRAGO: “NOI COME LA LODIGIANI? SI PUO’ FARE”

Emozioni che goccia dopo goccia si depositano nel vaso della memoria.

Alberto Drago è nel calcio da troppo tempo per farsi vincere dalla tentazione di lasciarsi andare a trionfalismi di sorta, però il fresco approdo del Città di Ciampino, di cui è direttore sportivo da quattordi mesi, rappresenta comunque l’occasione per stilare un bilancio e gettare un occhio sul futuro.

“Tra sogni e solide realtà”, come direbbe qualcuno.

 

Drago, obiettivo raggiunto: siete in Eccellenza.

“Da quando la società ha deciso di affidarmi l’incarico di direttore sportivo, mi sono subito messo al lavoro per scegliere il profilo di tecnico ideale per noi ed allestire un organico che fosse in grado di primeggiare.

Con Enrico Baiocco abbiamo condiviso le strategie anche attraverso riunioni e confronti ed alla fine l’obiettivo è stato centrato”.

Quella del presidente Cececotto è stata una brillante intuizione.

“Mi sento veramente gratificato in questo ruolo e non posso che ringraziare il presidente per aver pensato a me.

Questo ruolo lo sento mio, mi sento partecipe.

L’allenatore sa che da parte mia non ci sarà mai alcun elemento contrario verso il suo operato da parte mia”.

Il connubio con l’allenatore di Roviano è stato assai fruttuoso.

“Mi piaceva l’idea di poter essere accanto al mister soprattutto in certi momenti, quelli in cui un allenatore si sente solo.

L’obiettivo era quello di tutelare il suo lavoro e di vivere con lui ogni istante di questa stagione, perchè durante la mia carriera da allenatore mi sono spesso sentito scoperto e so cosa significa

Solo in un caso ho provato veramente cosa voglia dire far parte di una società strutturata a 360°”.

Di quale realtà parliamo?

“Della grande Lodigiani del presidente Malvicini e di Rinaldo Sagramola.

Lì ogni ingranaggio funzionava alla perfezione”.

Quella Lodigiani ha sempre rappresentato l’El Dorado di molti, ma nessuno è più riuscito a riproporre quel modello

“Eppure, io sento che il Città di Ciampino, questo Città di Ciampino, può arrivarci.

Questa società è solida in ogni comparto e che già da cinque anni attraverso il lavoro di Claudio Peroni ha saputo impiantare una grande scuola calcio.

Qui ci sono dirigenti competenti e partecipi come il vicepresidente Alessandro Fortuna, il dg Giuseppe Paci ed una persona come Roberto Vichi che non ha bisogno di presentazioni.

Per me è una fortuna essere stato inserito in un contesto simile”.

Ora c’è da progettare il futuro.

In molti si chiedono se il Città di Ciampino proverà fin da subito ad essere competitivo in un campionato come l’Eccellenza.

“Come ha già avuto modo di dichiarare il presidente Cececotto, non ci saranno voli pindarici.

Siamo convinti che i risultati arriveranno, ma bisogna compiere i passi opportuni senza voler strafare”.

I giocatori sono stati protagonisti di un grande campionato.

Punterete ancora su questo gruppo?

“La volontà è quella di mettersi a tavolino con il mister e, di comune accordo, scegliere il percorso pù giusto per noi, nel pieno rispetto del budget indicato dal presidente.

Per ora lasciatemi ringraziare questa squadra che ha compiuto una straordinaria cavalcata e con loro tutto lo staff, dalla segreteria al guardiano, passando per fisioterapisti e magazzinieri.

I successi si raggiungono solo attraverso il contributo di tutti”.

L’anno prossimo ci sarà ancora Enrico Baiocco al timone di questa squadra?

“Per noi la sua conferma è ineludibile, anzi da parte nostra è già avvenuta in tempi non sospetti.

Per noi sarebbe importante dare continuità a questo progetto, toccherà a lui mettersi seduto con la società e decidere.

Il mister è stato molto bravo ed altrettanto lo è stata la società a supportare le sue decisioni.

Quando hai tanti giocatori di livello non è mai semplice operare delle scelte e lasciarne fuori qualcuno”.

Domenica l’ultimo impegno e poi la festa.

“Sì, sarà il momento dell’apoteosi finale con relativi festeggiamenti.

Come diceva l’Avvocato Agnelli: “La vittoria ha molti padroni, mentre la sconfitta ne ha ben pochi”.

Noi ci godremo questo momento e poi ci rimetteremo al lavoro”.