Nella giornata di sabato 16 maggio ben 16 fra arbitri e osservatori, del calcio a 11 e calcio a 5, hanno avuto la fortuna di poter partecipare al corso di formazione e addestramento per l’abilitazione all’uso del defibrillatore.
Un corso sponsorizzato e finanziato dalla Associazione Planet Onlus, presente nell’occasione con la figura dell’avv. Francesco Figliomeni, presidente onorario della stessa.
L’iniziativa rientra nel progetto “Planet-AIA” presentato lo scorso 18 aprile nella sala della Sezione di Roma1 davanti a numerose autorità comunali e regionali, con l’obiettivo di donare sette defibrillatori a sette istituti scolastici di Roma e Provincia, oltre a permettere la formazione degli “angeli della vita” ovvero operatori che conoscano e mettano in pratica le tecniche di primo soccorso con o senza defibrillatore, oltre a diffondere, nel caso degli arbitri, la cultura sportiva all’interno anche degli istituti scolastici al fine di sensibilizzare il tema della prevenzione e diminuire gli episodi di violenza all’interno dei campi di calcio.
Di buon mattino i 16 partecipanti provenienti dalle sezioni di Civitavecchia, Latina, Aprilia, Roma1, Roma2, Tivoli e Ciampino si sono subito messi al lavoro nella parte teorica del corso tenuta dal dott. Fabio Montellanico, a disposizione dell’ “Italian Resuscitation Council”.
Tutto ciò ha permesso di studiare bene le procedure di un BLS (Basic Life Support, ndr) ovvero un sostegno di base alle funzioni vitali, cioè la tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardiopolmonare (RCP) con una sequenza di azioni standard.
A seguire vi è stato una parte pratica con l’uso di un manichino con il quale è stato possibile capire come svolgere un BLS-D cioè il protocollo BLS con l’aggiunta della procedura di defibrillazione, spiegata e abbondantemente dettagliata dai tre operatori sanitari della IRC.
Infine, ma non meno importante, la parte pratica dei 16 ragazzi e ragazze, che, suddivisi in gruppi, hanno prima svolto con il sostegno degli operatori le procedure e, in conclusione, svolto diverse prove senza il sostegno di nessuno simulando vere e proprie esperienze reali.
La cosiddetta “catena della sopravvivenza” è stata migliorata nei dettagli per migliorare la tempestività dell’intervento: dall’inizio dell’arresto cardio-circolatorio, mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 9-10 minuti, in assenza di RCP (sigla di Rianimazione Cardio-Polmonare), è molto difficile se non impossibile sperare il recupero del danno anossico cerebrale definitivo (ma i primi gravi danni al cervello si riscontrano dopo già 5 minuti di mancanza di ossigeno).
Gli attestati di abilitazione saranno consegnati in apposite cerimonie che vedranno coinvolte sia l’Associazione Planet Onlus che il Comitato Regionale Arbitri.
(Ufficio Stampa CRA Lazio)