Un fiume in piena.
Così potremmo definire Gennaro Palazzino alla sua prima intervista ufficiale da quando, tre settimane fa circa, il presidente Cristofari gli ha conferito l’incarico di direttore generale del Palestrina.
Un cambio di prospettiva deciso, netto, dopo ventidue anni spesi tra sacrifici e soddisfazioni al servizio dell’AIA.
Lui che pochi anni fa esordiva in Serie A dopo una gavetta costante e meritata adesso riveste un ruolo strategicamente fondamentale e complesso nel club arancioverde all’indomani dell’amara retrocessione in Eccellenza.
I prenestini vogliono aprire un nuovo corso.
Il progetto sarà legato a doppio filo alla valorizzazione del settore giovanile.
Massimo impegno per la crescita di ogni singolo nel pieno rispetto di regole ben precise.
Da questo assioma e presentando gli uomini che comporranno la società parte la lunga chiacchierata con il neo-direttore generale del Palestrina.
Palazzino, è allo Sbardella da poche settimane.
Com’è stato l’impatto?
“Mi sono tuffato in questa nuova vita con grandissima voglia di fare.
Per prima cosa ho voluto ascoltare tutti i genitori della Scuola Calcio e del Settore Giovanile per capire come e dove si potesse migliorare rispetto alla passata stagione.
Sono emerse alcune lacune sotto il profilo organizzativo, senza nulla togliere al bravo Roberto Tota che probabilmente era stato lasciato un po’ solo dalla società.
Ora, di concerto con lo stesso Tota che sarà Responsabile della Scuola Calcio e con Stefano Gherardini che curerà invece l’Agonistica, ci stiamo muovendo per fare meglio ed i primi riscontri, anche in termini di iscrizioni, sono stati più che lusinghieri”.
Quali sono stati i primi passi?
“Per prima cosa ho chiesto un consiglio all’amico Roberto Vichi, che ho incontrato di recente ad un torneo a Ponte di Nona, e lui mi ha suggerito di essere più presente possibile al campo.
Voglio che i genitori sappiano che l’unico referente con cui parlare sono io e che non abbiano contatti con gli allenatori.
I nostri tecnici sono molto validi e competenti e debbono essere concentrati pienamente sul loro lavoro senza distrazioni né interferenze di sorta.
Ho stilato un codice etico per i dirigenti, gli allenatori ed i calciatori.
Al termine di ogni partita faremo il terzo tempo e ci dovrà essere rispetto supremo nei confronti degli arbitri.
D’altronde, ventidue anni trascorsi nell’AIA mi hanno formato sotto il profilo della disciplina…”.
Per quale motivo ha deciso di lasciare l’Associazione dopo tanti anni di onorato servizio?
“All’AIA sarò sempre riconoscente perché mi ha fatto crescere tanto, anche e soprattutto come uomo.
Ho deciso di operare questo cambiamento perché il calcio, in particolare quello giovanile, mi ha sempre appassionato e poi perché a questa piazza sono da sempre legato.
Questa maglia l’ho indossata anche in Eccellenza per quattro partite alcuni anni fa, poi smisi e l’ex arbitro Lena mi convinse ad intraprendere la carriera arbitrale.
Di soddisfazioni ne ho avute tante, anche se rimane un pizzico di rimpianto per l’epilogo.
Ringrazio comunque tutti i designatori che ho avuto negli anni ed anche Nazareno Ceccarelli e Luca Palanca con i quali ho collaborato nel Cra in queste ultime due stagioni, prendendomi anche la personale soddisfazione della crescita di un ragazzo valido come il cassinate Gianmarco Merolli.
Un ritorno nell’AIA?
Mai dire mai.
Ora però sono completamente proiettato in questa nuova avventura professionale e voglio fare del mio meglio per essere all’altezza del compito assegnatomi”.
La prima squadra, affidata alle cure di Giancarlo Oddi, che obiettivi avrà?
“Cercheremo di disputare un campionato tranquillo e senza patemi.
Il primo obiettivo, tuttavia, sarà la valorizzazione dei calciatori classe ’95, ’96 e ’97.
La crescita di ogni singolo elemento del nostro settore giovanile sarà il perno del nostro progetto”.
Di recente avete chiuso anche un importante accordo di collaborazione con il Frosinone.
“Sì, e voglio ringraziare il dg Ernesto Salvini.
Quello del club gialloblu è un progetto davvero interessante e noi ne faremo parte in qualità di polo.
Ogni settimana uno dei loro responsabili tecnici verrà a farci visita presso lo Sbardella per monitorare i ragazzi.
Da noi dovrebbe venire l’ex calciatore della Roma, Angelo Orazi”.
A proposito dello Sbardella, si hanno notizie circa la riapertura dell’impianto?
“Pochi giorni fa, il presidente Cristofari ha ricevuto rassicurazioni.
Ormai restano pochi dettagli da sistemare.
Credo che presto la commissione per l’impiantistica tornerà a visionarlo e molto probabilmente ci darà l’ok per riaprirlo.
Siamo molto fiduciosi”.
Quali obiettivi si pone Gennaro Palazzino per questa prima esperienza da dirigente?
“Dal momento che di questa società sono da sempre un tifoso, la speranza è di vedere i giocatori ed i genitori soddisfatti dell’ambiente che frequentano.
Vorrei vedere tanta gente al campo e riuscire a fare calcio in maniera giusta.
Non cerco glorie personali, vorrei solo crescere in questa nuova mansione ed essere valutato per il lavoro che avrò svolto”.
U.S. PALESTRINA 2015/16
STAFF DIRIGENZIALE E TECNICO
PRESIDENTE: Augusto Cristofari
DIRETTORE GENERALE: Gennaro Palazzino
RESPONSABILE SETTORE GIOVANILE: Stefano Gherardini
RESPONSABILE SCUOLA CALCIO: Roberto Tota
DIRETTORE SPORTIVO I SQUADRA: Fausto Salfa
RESPONSABILI SEGRETERIA: Lorenzo Mattogno, Silvia Fornari e Massimo Mocellin
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO CAMPO: Torresan
ALLENATORE I SQUADRA: Oddi
ALLENATORE JUNIORES: Fatello
ALLENATORE ALLIEVI: Felici
ALLENATORE ALLIEVI FASCIA B: Faraoni
ALLENATORE GIOVANISSIMI: Quaranta
ALLENATORE GIOVANISSIMI FASCIA B: Gizzi
ALLENATORE GRUPPI 2003: Paolella e Di Matteo
ALLENATORI GRUPPI 2004: Bilchi e Nardella
ALLENATORI GRUPPI 2005: Gizzi e D’Acuti
ALLENATORE 2006: Quaranta
ALLENATORI GRUPPI 2007: Versari e Lanna
ALLENATORI GRUPPI 2008 – 2009 – 2010: Torresan, Di Matteo, Vennarini e D’Acuti
PREPARATORI ATLETICI: Cola e Contran
PREPARATORI DEI PORTIERI: Lepore, Pinci e Fraleoni




