L’ultimo week-end del calcio laziale è stato contraddistinto dalla paradossale situazione venutasi a creare a Palestrina, dove un provvedimento dell’amministrazione comunale ha imposto lo stop alle attività di ristorazione della struttura annessa al campo e non anche alla foresteria, come erroneamente riportato in precedenza.
Una decisione che ha portato il presidente arancioverde Augusto Cristofari a ritirare le squadre dell’U.S. Palestrina da tutti i campionati.
Lo stesso patron è tornato su una vicenda che tiene in ansia tutta la cittadinanza prenestina attraverso un breve comunicato stampa.
“Sono amareggiato, deluso – ha dichiarato Cristofari – Non posso più andare avanti.
Ho costruito un impianto a mie spese cercando di portare sport e divertimento qui in provincia.
Invece il Palestrina ha giocato a porte chiuse per cinque anni.
Ho investito molto, oltre due milioni di euro, ho cercato di dare una possibilità a tanti ragazzi attraverso lo sport.
Adesso è tutto finito.
Ci sono almeno quindici posti di lavoro.
La mia è una decisione irrevocabile e l’ho comunicata questa mattina all’autorità sportiva competente.
Rimarrà in funzione solo òa parte dedicata alla scuola calcio dei più piccoli.
Nei prossimi giorni spiegherò alla comunità i fatti che mi hanno portato a questa decisione”.