E ora i risultati utili consecutivi sono sette, con cinque vittorie e due pareggi. Rendimento da prime in classifica per il “nuovo” Serpentara Bellegra Olevano che ha travolto anche il malcapitato Manfredonia in quello che, sulla carta, doveva essere uno scontro diretto e che invece i ragazzi di Foglia Manzillo hanno archiviato nel giro dei primi quarantacinque minuti grazie ai sigilli del solito De Julis, di Delgado e di Francesco Cestrone.
E’ proprio il giovane centrocampista casertano classe 1996, ex Sora e Albalonga (formazione con la quale ha giocato nella prima parte della stagione), a commentare la gara coi pugliesi e il momento della formazione del presidente Luciano Ferro.
«Siamo partiti alla grande e poi non abbiamo avuto grosse difficoltà nel gestire il risultato – dice Cestrone -, nemmeno dopo il gol del 3-1 arrivato nel corso della ripresa. Per noi questa era una sorta di partita dell’anno visto che il Manfredonia, prima di questo match, era l’ultima delle squadre virtualmente salve. Rimaniamo a cinque punti di distanza dalla salvezza diretta, ma siamo concentrati sul nostro cammino anche se pure le altre squadre stanno avendo un buon ritmo».
Per lui si è trattato del primo gol in assoluto in serie D, una rete con dedica speciale che arriva dal cuore.
«E’ da tanto che volevo segnare per rivolgere un pensiero al mio amico Giuseppe che da tre anni non c’è più: la gioia di oggi è tutta per lui» spiega con palpabile emozione il giovane centrocampista che ha avuto un buon impatto con il Serpentara dopo l’arrivo dall’Albalonga.
«Mi trovo bene e sento la fiducia dei compagni, del mister e della società. Cerco di farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa».
Se il Serpentara ha cambiato passo, per Cestrone il motivo è molto semplice.
«La straordinaria forza di questo gruppo, siamo uniti e compatti verso un unico obiettivo».
Il prossimo turno, classifica alla mano, è il più proibitivo di tutti: si va sul campo della Virtus Francavilla, capolista pugliese del girone H di serie D.
«Non andiamo per fare una passeggiata, ogni partita fa storia a sé e non ci sentiamo battuti in partenza» conclude Cestrone.
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