A cura di VALERIO CAPRINO
Senza pressioni particolari, senza l’assillo di dover vincere, ma con la convinzione di poter fare bene.
Così l’Arzachena ha intrapreso questa avventura straordinaria in Serie D, e per gran parte di stagione è stata anche in vetta alla classifica. Le vittorie contro le grandi del girone (vedi Grosseto, Viterbese, Rieti e Torres) sono state poi le ciliegine su una torta davvero gustosa, che i supporters smeraldini hanno potuto assaporare, in questa che rimarrà probabilmente la migliore tra le tante stagioni di Serie D per il sodalizio del presidente Fiorini.
A raccontartci questo campionato, che oramai volge al termine, il direttore sportivo Antonello Zucchi, arzachenese doc, anche lui artefice di questa bella favola biancoverde.
Iniziamo dal presente, con l’Arzachena che probabilmente appagata da un ottimo campionato, ha subìto una leggera flessione. A questo punto non raggiungere i play off potrebbe essere una delusione, dopo l’ottimo campionato disputato ?
“L’Arzachena ha subìto una flessione rispetto al girone di andata e a dirlo sono certamente i numeri, ma a mio avviso tale calo non è assolutamente da attribuire ad un appagamento ne da parte dei ragazzi ne tantomeno della società. In questo campionato il girone di ritorno è tutta un’altra storia rispetto alla prima parte del torneo, e noi, a differenza di quasi tutti i nostri avversari, abbiamo deciso di andare avanti con i ragazzi che hanno portato l’Arzachena ad imporsi contro (quasi) tutte le compagini blasonate del girone G, rimanendo in testa al campionato per circa 2 mesi.
Abbiamo costruito la squadra con l’obbiettivo principale di mantenere la categoria senza grossi patemi d’animo. Ci siamo riusciti con largo anticipo e con grande soddisfazione. Ottenuto questo grande traguardo, ci siamo fermati a riflettere e abbiamo realizzato che, anche noi stessi, forse, abbiamo sottovalutato il valore di ogni singolo giocatore e quindi, probabilmente, avremmo potuto anche lottare per qualcosa di più importante… Dopo il mercato di riparazione tutte le squadre hanno aggiunto valore alle proprie rose, livellando maggiormente il torneo. Quindi deduco che la flessione dei nostri ragazzi non è da attribuire ad un loro calo, ma al rafforzamento degli altri.
Per quanto ci riguarda, ad obbiettivo raggiunto, non ci fermeremo. Abbiamo una grande opportunità e faremo di tutto per poterla cogliere. Se non dovessimo riuscirci, non faremo drammi, perché comunque questa stagione, verrà sicuramente ricordata come la migliore dell’Arzachena in serie D. Il raggiungimento dei play off sarebbe qualcosa di straordinario, e sarebbe il giusto premio per il mister e per i ragazzi: lo meriterebbero senza ombra di dubbio!”.
Dopo questa ennesima stagione in Serie D, l’Arzachena è oramai una realtà consolidata per questa categoria, sia a livello societario, sia per i risultati ottenuti. Possibile pensare a qualcosa in più, o è questa la giusta dimensione del team smeraldino ?
“La nostra società è formata da un gruppo di giovani amici che, nonostante la crisi economica che in Sardegna si fa sentire forse più che nel resto della penisola, cerca di mandare avanti il proprio progetto, soprattutto grazie al sostegno di aziende e famiglie locali, o che operano nel nostro territorio. Mantenere in piedi una società in quarta serie comporta un grosso sacrificio, sia economico, sia mentale. L’obbiettivo e la speranza principale di questa società, è quello di far crescere nel migliore dei modi il proprio settore giovanile, con l’auspicio che in un futuro prossimo l’Arzachena sia un punto di riferimento sportivo, non solo per la nostra comunità, ma per gran parte della Gallura. Il nostro sogno sarebbe quello di vedere una squadra competitiva formata in gran parte da ragazzi Arzachenesi. Partecipare ad un campionato professionistico per noi non è semplice, ma nel calcio mai dire mai…”.
Parlando del girone G, quante possibilità dai al Rieti di poter ancora insidiare la prima posizione alla Viterbese ? E’ giusto che la Viterbese vinca il campionato ? Il cammino delle sarde è quello che ti aspettavi oppure qualcuno ha fatto di più, e qualcuno meno ?
“Per poter giudicare se il Rieti potrà ambire alla vittoria di questo campionato, sarà ovviamente decisivo il recupero odierno in casa della Viterbese. A mio avviso la Viterbese vincerà questa partita, e metterà fine alle speranze delle inseguitrici. Per quanto dimostrato la Viterbese merita alla grande il salto di categoria. Lo ha dimostrato con la costanza e con la programmazione di una squadra professionistica. Ha perso sino ad ora solo 2 partite, alla prima e all’ultima del girone di andata. Contro l’Ostiamare e contro di noi dopo una partita rocambolesca, sbagliando un calcio di rigore al 96′, e con un’ uomo in meno per quasi tutta la partita.
Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Per quanto riguarda le sarde a mio avviso, la Nuorese avrebbe potuto fare di più. Se l’Olbia avesse anticipato il cambio societario avrebbe potuto lottare per vincere. La Torres è stata penalizzata dalla giustizia sportiva, e quindi ha vissuto periodi abbastanza tormentati, altrimenti come l’Olbia avrebbe potuto dire la sua per il salto di categoria. Il Castiadas, come il Budoni, ha iniziato male, ma con un grande mercato di dicembre, entrambe le società hanno messo in condizione i rispettivi tecnici per fare il miracolo senza passare dai play out. Il Lanusei ha fatto il contrario. Ha imbastito inizialmente una grande squadra che ha fatto uno strepitoso girone di andata, ma a Dicembre ha perso 2-3 elementi fondamentali. A causa di questo, la squadra di mister Loi è invischiata nella lotta salvezza. Il Muravera sta disputando un campionato altalenante, ma Piras saprà come affrontare un finale di stagione abbastanza complicato”.
Dopo due stagioni così positive, il mister Giorico è già riconfermato per la prossima ? E in che maniera comunque vi state adoperando per la prossima stagione (ammesso che lo stiate già facendo) ?
“Io, per quel che mi compete, sono già proiettato alla programmazione della prossima stagione.
Quando la società contattò per la prima volta mister Giorico, propose lui un progetto della durata di minimo 3 anni. I numeri parlano da soli. Presumibilmente la società deciderà di portare avanti questa scelta, dipenderà soprattutto dalla volontà e dalla voglia di Giorico se continuare o meno l’avventura ad Arzachena”.
Può esserci un rimpianto in questo campionato, oppure il bicchiere è assolutamente mezzo pieno ?
“Nessun rimpianto sino ad ora, anzi, rifaremmo tutto allo stesso modo”.
Sei favorevole ad un ritorno delle squadre sarde nel girone con le Lombarde ?
“È da anni che cerchiamo di compattarci per dare forza a questo cambiamento. Ma non essendo tutti della stessa idea, questa volontà rimane tale, e non arriva laddove qualcuno possa ascoltare le nostre motivazioni. Peccato, sia per noi, sia per le squadre Laziali, che meriterebbero qualche anno di alternanza”.
Risposta secca: quante sarde in Serie D ci saranno l’anno prossimo ? Senza dirmi quali saranno, ma solo quante saranno secondo te ? Ti ricordo che quest’anno sono ben 8…
“Sempre 8…”
Grazie direttore, allora ci rivedremo e risentiremo sempre nel girone G anche l’anno prossimo a quanto pare…