Sarà una giornata di calcio all’insegna dell’antirazzismo quella che si giocherà il prossimo week end sui campi di serie A, serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti
Sarà una giornata di calcio all’insegna dell’antirazzismo quella che si giocherà il prossimo week end sui campi di serie A, serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti.
L’occasione è quella della giornata di apertura della IX Settimana d’azione contro il razzismo promossa ogni anno in Italia dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio.
Grazie al sostegno di FIGC, Lega Serie A e Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti e con la collaborazione di Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti Discriminatori), Uisp e Rete Fare, il 15, 16 e 17 marzo, prima del fischio di inizio delle partite, in tutti i campi di serie A, sarà esposto uno striscione contro il razzismo e i capitani delle squadre leggeranno un messaggio di sensibilizzazione, mentre sugli spalti saranno distribuite migliaia di fotografie dei giocatori più rappresentativi del campionato con lo slogan “Espelli il razzismo”.
I due capitani, al momento della lettura del messaggio, alzeranno un grande cartellino rosso e inviteranno il pubblico a fare altrettanto esibendo il retro della fotografia, un fondo rosso con informazioni sul numero verde dell’UNAR 800 90 10 10 per manifestare simbolicamente l’espulsione, attraverso il cartellino rosso, del razzismo dal calcio.
Grazie alla convinta adesione delle società della massima serie, al termine della partita il pallone con cui si è giocato e alcune maglie di gioco firmate dai giocatori saranno donate all’UNAR. I palloni e le maglie saranno messe in vendita all’asta, per la realizzazione di progetti educativi con il supporto di Uisp e Rete FARE, la rete europea contro il razzismo nel calcio, riconosciuta dall’UEFA.
La lettura del messaggio da parte dei capitani si svolgerà sui campi dei campionati nazionali della Lega Nazionale Dilettanti.
“A fronte degli episodi registrati negli stadi negli ultimi mesi ” dichiara Marco De Giorgi, Direttore dell’Unar “è importante dimostrare che lo sport serve ad unire le persone e soprattutto i piu’giovani all’insegna del principio fondamentale del rispetto di tutte le differenze”.