A cura di Roberto Matrisciano
Il trentaduesimo turno sancisce l’approdo in Eccellenza di Valle del Tevere e Formia, appena una giornata dopo il successo dell’UniPomezia nel Girone C.
Il cammino stagionale delle due squadre è stato molto simile, compreso l’ultimo turno, quello appena concluso. Le formazioni di Scaricamazza e Rosolino infatti, sfidavano le rispettive inseguitrici e rivali di un’intera annata.
I sabini hanno battuto all’inglese la Lepanto Marino di Diego Leone, riscattando la sconfitta dell’andata e conquistando aritmeticamente l’accesso nel massimo campionato regionale per la prima volta nella sua storia, dopo due anni di cocenti delusioni nei play-off. Ai castellani non è bastato stare in testa al Girone B per venti giornate, ed hanno pagato a caro prezzo i due passaggi a vuoto consecutivi nel ventottesimo e ventinovesimo turno, contro Real Monterotondo e Torrenova. A quel punto Danieli e compagni non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione, operando il sorpasso decisivo, senza più voltarsi indietro.
La vittoria finale della Valle del Tevere si può considerare ampiamente meritata, tenendo conto soprattutto della clamorosa striscia, tuttora aperta, delle dodici vittorie consecutive, risultate fondamentali per dare l’accelerata finale. Grande protagonista di questa annata è stato Giuseppe Danieli, autore di ventinove reti e capocannoniere del girone. Ma stavolta, a differenza degli altri anni, soprattutto di quello passato, è stato il collettivo a farla da padrone, come spesso e volentieri accade nelle grandi vittorie di squadra, scacciando via quei fantasmi che avevano attanagliato la squadra di patron De Santis nei play-off delle ultime due stagioni. Ora per il tecnico Scaricamazza e i suoi è tempo di festeggiare, con uno sguardo sicuramente già rivolto al futuro, per una nuova protagonista pronta fin da subito a battagliare con le altre grandi del calcio laziale.
Grande festa anche nel sud della regione, dove il Formia riconquista l’Eccellenza dopo due anni di purgatorio in Promozione. A dare la certezza matematica del salto di categoria è stata la vittoria all’ultimo minuto firmata Di Stefano nello scontro diretto in casa del Sermoneta, comunque fantastica seconda. I sud pontini, a differenza della scorsa stagione, quando arrivarono secondi ma uscirono nel primo turno dei play-off, hanno cambiato marcia appena il Sezze ha mostrato i primi segni di cedimento, e a suon di gol hanno dominato il Girone D per buona parte del campionato, riuscendo anche ad arrivare in Semifinale di Coppa Italia. Rosolino è stato bravo non solo sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma anche sul profilo psicologico. Ricordiamo che all’indomani della sconfitta di Sabaudia nel girone di andata, il tecnico formiano, durante un allenamento, subì insieme ad alcuni giocatori un aggressione da parte di alcuni pseudo tifosi.
Ma, nei giorni seguenti all’episodio, Rosolino preferì non gettare benzina sul fuoco e si concentrò di nuovo sulla squadra, fino a guidarla in testa alla classifica. Miglior difesa e secondo attacco del girone, il Formia una volta conquistata la vetta non l’ha più mollata, resistendo anche agli attacchi di un Sermoneta straordinario nella seconda parte di stagione. L’Eccellenza ritrova così una grande ed antica protagonista del calcio laziale, una piazza a cui la Promozione stava davvero stretta e che finalmente può riaffacciarsi in un campionato dove tutta Formia, città, tifosi, società e squadra compresa, si ritroveranno come nel giardino di casa.