a cura di Massimo Confortini
Intervista all’ex mister degli Allievi Elite del Fregene, esonerato a cinque giornate dalla fine del campionato. Mei ha lasciato la squadra a +1 sulla zona playout, attualmente salva nonostante la presenza in rosa di molti classe ’97, pagando a caro prezzo, le ultime tre sconfitte consecutive con Fidene, Lodigiani e San Lorenzo…
“Massimo, prima di tornare seri per l’intervista, però, consentimi di fare i complimenti alla vostra Redazione per l’Harlem Shake. Veramente divertentissimo: vedere tutti, dal Direttore ai giornalisti così coinvolti è sintomo di un bel clima”.
Grazie! Tornando seri, ti aspettavi una decisione del genere da parte del Fregene?
“Sicuramente avranno avuto i loro motivi per prenderla questa decisione, e quindi non può che essere la scelta migliore da parte loro. Da parte mia li ringrazio, sono stati in tutto tre anni meravigliosi, dai quali esco migliorato”.
Vivendo lo spogliatoio, anche tu hai avuto la sensazione che servisse una scossa?
“Ti ripeto, sono considerazioni che non spettano a me. La dirigenza ha scelto così, e quindi è la decisione giusta. Non conosco il nuovo tecnico, ma spero che possa salvare la squadra”.
Hai qualche rimpianto su come sono andate le cose?
“Certamente, degli errori li ho commessi. Me li tengo per me, li ho appuntati su un mio quaderno personale. Sono sette punti, dai quali riparto per tornare più forte di prima”.
Come ti sei lasciato con i ragazzi?
“Ti risparmio le scene all’uscita dallo spogliatoio (ride ndr). Loro mi hanno dimostrato il loro affetto. E’ un gran gruppo, mi dispiace tantissimo dover interrompere il percorso di crescita intrapreso quest’anno”.
Cosa è successo nell’ultimo periodo, con le tre sconfitte consecutive?
“Per tutto l’arco del campionato abbiamo avuto un rendimento altalenante, ma questo era in preventivo, vista anche la presenza di molti ragazzi che giocavano sotto età. Anche dopo le prime cinque giornate positive avevamo avuto un momento di appannamento, poi però avevamo reagito alla grande”.
E ora, cosa farai?
“Ora torno subito in pista, andrò a seguire gli allenamenti di altri tecnici in gamba, per aggiornarmi. Dispiace di non aver potuto continuare a lavorare al fianco di Manolo Liberati a Fregene: un allenatore bravo e preparato. E poi seguirò il Beppe Viola che sta per iniziare.”.
Progetti per il futuro?
“Qualcosa bolle in pentola, ma non voglio sbilanciarmi. Mi ha fatto piacere constatare come dopo l’esonero abbia incontrato tanta gente che crede in me e che in me ripone stima. Ho accusato il colpo, fino a questo momento era stato tutto rose e fiori, ma questo mi aiuterà a crescere. Ora mi sento molto più forte di prima”.