Il Villalba Ocres Moca gioca a tennis e chiude il set con il Palocco.
Asfaltata la formazione romana del Palocco con un 6-2 che non lascia adito ad alibi, anzi.
I tiburtini possono recriminare su almeno altrettante occasioni da gol lampanti e fallite per un soffio dai propri attaccanti, in particolare Prioteasa, che ha segnato su rigore ma ha gettato alle ortiche due occasioni d’oro a tu per tu con il portiere ospite.
Di Petrucci, autore di una tripletta, e Centanni, doppietta, le altre marcature, per una gara mai in discussione.
Nella ripresa c’è stata anche l’occasione di sentire urlare il mister De Filippo (evento raro, dato l’aplomb del tecnico) per un calo di concentrazione dopo il secondo gol subito.
Nel complesso gara gestita bene sin dalle prime battute, con i gol di Centanni che hanno spianato la strada al Villalba.
Buona la regia di Vittorio Marini davanti alla difesa e del fratello minore Leonardo, in interdizione a ridosso di Perrone e Centanni.
Petrucci molto mobile non fa rimpiangere De Cenzo, assente dal campo ma presente in tribuna, e la fisicità di Prioteasa ha fatto il resto.
La gara De Filippo l’ha vinta grazie ai tagli continui dei suoi attaccanti, che hanno fatto impazzire i ragazzi del Palocco.
Nel ritorno potrà permettersi di schierare un undici rimaneggiato, anche se non dovrà mai abbassare la guardia, soprattutto in considerazione dei due gol subiti, quasi un must arrivato al termine di una partita che sembrava essere in cassaforte già dai primi minuti.
Si poteva lasciare la porta inviolata, invece sono arrivati i gol degli avversari, costante di cui i tifosi del Villalba farebbero volentieri a meno.
Ma occorre maggiore determinazione negli interventi difensivi e tempestività nell’anticipo dell’avversario, cosa che ad oggi manca maledettamente. Ma i puristi del bel calcio non avranno motivo di lamentarsi, stavolta.
Il Villalba ha annichilito i romani, li ha devastati nelle maglie difensive, ha segnato tento e sprecato troppo.
Ma il punteggio conforta il lavoro del mister De Filippo e dei suoi ragazzi.
La strada pareva già prima quella giusta, i numeri sembrano confermarlo anche con le seconde linee in campo.
Ufficio stampa Villalba Ocres Moca