Juniores Elite. Almas, Bernardini fissa l’asticella: “Obiettivi? Salviamoci e poi vediamo”

Juniores Elite. Almas, Bernardini fissa l’asticella: “Obiettivi? Salviamoci e poi vediamo”

A cura di Andrea Curati De Pietro

 

 

Il Girone B di Juniores è stato definito da molti addetti ai lavori il meno tecnico dei due, ma quello più difficile dal punto di vista fisico e di intensità. In questo raggruppamento l’Almas non sta affatto sfigurando avendo messo in cascina ben 19 punti in 11 gare, frutto di cinque successi, quattro pari e solo due sconfitte. Con la vittoria a Cassino di sabato scorso i ragazzi di Bernardini hanno consolidato il quinto posto in classifica a meno uno dalla zona playoff. Fatta eccezione per le sconfitte al Fuso con il Colleferro e quella a Sermoneta, la formazione biancoverde sta tenendo un passo importante e una volta raggiunta la quota salvezza, sognare diventerebbe lecito, soprattutto considerando l’equilibrio generale dei valori tecnici di questo raggruppamento.

Marco Bernardini, contattato dalla nostra redazione, ha fatto il punto sul cammino degli aereoportuali fissando l’asticella degli obiettivi, per ora, al raggiungimento della quota salvezza, senza però precludersi di togliersi qualche soddisfazione una volta ottenuto questo scopo.

Buongiorno Mister,

Un terzo di campionato è andato, un bilancio di queste prime undici giornate?

“E’ stato un avvio buono, sono soddisfatto ma abbiamo molti margini di miglioramento. I risultati raggiunti finora sono frutto di grande tenacia e perseveranza, abbiamo trovato sicuramente qualche difficoltà sotto il punto di vista degli infortuni, considerando il fatto che non siamo mai riusciti a schierare lo stesso undici di partenza. Questo penalizza molto il gioco e la continuità. Stiamo facendo un ottimo lavoro di collaborazione fra le varie categorie, aggregando più ragazzi anche più giovani alla Juniores e alla prima squadra. C’è una sinergia importante con il gruppo dei 2000, tutto il settore giovanile sta partecipando alla nostra causa. Siamo un ottimo gruppo che è in continuo miglioramento, ci stiamo scoprendo coesi e uniti verso gli obiettivi prefissati.”

A proposito di obiettivi, dove può arrivare questa rosa?

“Per noi l’obiettivo primario resta il raggiungimento dei 40 punti che significano salvezza e mantenimento della categoria. Finito il girone di andata vedremo dove saremo e lì potremo alzare o meno l’asticella, ma fino a gennaio piedi ben fermi a terra. E’ un girone molto equilibrato, dove può veramente succedere di tutto. Altro obiettivo per me e per la società fondamentale è la crescita dei ragazzi e la loro evoluzione calcistica e umana.”

Sabato scorso avete espugnato Cassino con una bella prestazione, che gara è stata?

“E’ stata una partita difficilissima giocata molto sul fisico e sui nervi. Loro sono passati in vantaggio mettendoci in difficoltà, ma ho visto una reazione veemente da parte dei miei ragazzi, che hanno prima raggiunto il pari e successivamente portato a casa i tre punti. Il campo non era in buone condizioni, e per noi che facciamo del possesso e della tecnica le nostre basi, compensando una fisicità non elevata, è stata dura. Molto spesso però quando ti trovi in difficoltà emerge la forza di volontà e il carattere che voglio da parte dei miei ragazzi. Siamo un gruppo molto giovane, dobbiamo crescere, ma se continuiamo così ci toglieremo delle soddisfazioni.”

Campus Eur, Vis Artena, Tor di Quinto e Pomezia: quattro gare impegnative fino alla fine del girone di andata, come vi state preparando?

“E’ uno snodo importante del campionato, bisogna metter punti importanti in cascina, principalmente con le prime due arrivando a giocare con la capolista sulle ali dell’entusiasmo. Non sarà facile perché già sabato affronteremo una squadra che conosco molto bene e che sta facendo davvero ottime cose. Conoscono Bellatreccia e il suo lavoro, sarà una partita difficile e piena di insidie, vorranno sicuramente metterci in crisi. Per noi vale la legge opposta, con le grandi squadra facciamo prestazioni importanti, poi con quelle giudicate ‘piccole’ dagli addetti ai lavori, non eccelliamo.”

Qual è la sua filosofia di gioco?

“Per me è fondamentale che la mia squadra imponga il suo gioco, non parliamo di moduli o tattica, ma di principi di gioco, come dicevo in precedenza, siamo più tecnici che fisici, quindi dobbiamo fare delle nostre caratteristiche il nostro punto di partenza e di forza. Fraseggio, pazienza e qualità sono le basi da cui partire.”

In che modo differenzierebbe i due raggruppamenti?

“Certamente il Girone A è più tecnico per chi ambisce ai playoff, mentre il nostro è molto più complesso per quando riguarda il discorso retrocessione. Sono entrambi equilibrati, ma con caratteristiche diverse.”