Fiumicino, Forcina tra presente e futuro: “Prima di tutto i 40 punti, poi a fine stagione valuterò cosa fare”

Fiumicino, Forcina tra presente e futuro: “Prima di tutto i 40 punti, poi a fine stagione valuterò cosa fare”

A cura di Roberto Matrisciano 

Promozione Girone A

Un inizio di stagione negativo, vissuto tra numerose sconfitte e un infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per poco più di un mese, non ha scalfito minimamente la sua fame di gol e di vittorie, arrivate successivamente con buona costanza in quest’ultimo periodo, utili a riportare il Fiumicino in una zona di classifica dignitosa.

Le vittorie dei rossoblu degli anni passati sono lontani e difficile da raggiungere al momento nell’immaginario collettivo, ma Mirko Forcina non vuole mollare la presa e a suon di gol punta a condurre i suoi ad una seconda parte di stagione ben più soddisfacente rispetto la prima, con l’obiettivo Coppa Italia a stuzzicare la sua fantasia. Ecco le parole del “Top Player” del tredicesimo turno rilasciate ai nostri microfoni, all’indomani del buon pareggio casalingo con l’ambizioso Play Eur.

Mirko, avete finalmente e decisamente cambiato marcia nell’ultimo mese e l’arrivo di mister Di Ruocco non può essere solo una coincidenza.

Quanti meriti sono da attribuire al nuovo tecnico ?

“Senza dubbio il mister ha avuto un ruolo fondamentale in questo cambio di marcia.

È stato bravo a farci tirare fuori quella voglia che sembrava avessimo smarrito dopo le prime difficoltà.

Eravamo partiti con altri obiettivi e il fatto di occupare l’ultima posizione dopo le prime giornate ha influito notevolmente su di noi.

Ora siamo più cattivi e determinati e i recenti successi sono stati sicuramente un’ottima medicina, ma in questo siamo stati bravi anche noi a seguire le indicazioni del nostro tecnico”.

Se Montespaccato, Monti Cimini e Play Eur sembrano disputare un campionato a parte, il Fiumicino può ambire almeno a classificarsi subito dietro al trio dell meraviglie?

“Sono sincero e ti dico che ad oggi il nostro unico pensiero è pensare partita dopo partita, senza guardare la classifica.

In Estate in un’intervista sempre sul vostro sito vi dissi che l’ambizione era quella di lottare per il vertice, ma ora dopo il brutto inizio non me la sento più di sbilanciarmi.

Per come si erano messe le cose arrivare quarti o quinti sarebbe un trionfo, dunque prima arriviamo a quaranta punti e meglio è, poi dopo potremmo anche ambire a posizioni migliori”.

In campionato vivete un buon momento, fatto di sette risultati utili consecutivi.

Parallelamente però, avete anche passato due turni in Coppa Italia e negli Ottavi di Finale affronterete un match alla pari con l’Atletico Lariano.

La Coppa Italia può essere un serio obiettivo per voi?

“Io un pensierino ce lo faccio sempre, l’ho fatto ad inizio stagione per il campionato, figuriamoci se non gioco per vincere in Coppa Italia, che rappresenta anche la via più breve per l’Eccellenza.

Il problema è che ci sono in gioco ancora tante squadre più forti e complete di noi, che sono state costruite per vincere e ne hanno anche la mentalità.

Noi possiamo essere la mina vagante del torneo, intanto però dobbiamo superare una squadra che proprio come noi è in crescita e vorrà dire la propria”.

Con Natalini, soprattutto lo scorso anno, venivi schierato anche da attaccante esterno.

Con Di Ruocco sei ritornato definitivamente al centro dell’attacco?

“Si, il mister appena è arrivato mi ha detto che non voleva stravolgere nulla e che lui mi vedeva come il perno centrale dell’attacco.

Sono stato sempre disponibile a mettere in pratica ogni decisione dei miei allenatori, ma non nascondo che tornare a giocare da prima punta con continuità è una cosa che mi soddisfa e non poco”.

Due stagioni fa centravi l’accoppiata coppa-campionato con l’Albalonga di Gagliarducci, in una squadra forte e con un attacco stellare.

Personalmente ti sta pesando il fatto che in queste ultime due campionati non hai potuto lottare per il vertice?

“Sono arrivato qui a Fiumicino reduce da quei due successi indimenticabili e adattarmi ad un altro ambiente e con un’altra mentalità non è stata una cosa semplice.

Diciamo che all’inizio questa cosa mi ha un po spiazzato, perché ad Albano c’era una mentalità vincente che la stessa società ti trasmetteva, magari c’era anche un po di pressione ma era gratificante giocare per un obiettivo concreto, indipendentemente se alla fine riuscivi a raggiungerlo o meno.

Io penso che qui a Fiumicino c’è tutto per fare dell’ottimo calcio, la società anche, è molto seria e corretta ed anche la piazza, seppur con un passato importante alle spalle ed essendo molto calorosa e appassionata, e questa è una cosa bellissima, ti fa comunque lavorare in pace senza particolari pressioni.

Si sta portando avanti un programma importante anche con il settore giovanile e i risultati lo stanno dimostrando.

Penso, però, che manchi ancora quel passo decisivo per essere una società con una certa mentalità, che punta a vincere o almeno ad essere competitiva per tutta la stagione.

Dico questo in tutta sincerità, perché penso che una società come Fiumicino debba puntare sempre al massimo”.

In questa finestra di mercato, che tra l’altro è ancora aperta, c’è stata qualche squadra che si è fatta avanti?

“Si, qualche contatto c’è stato, come avvenuto ad esempio con l’UniPomezia, ma la mia volontà è di terminare la stagione qui al “Desideri”.

Una stretta di mano per me vale più di ogni altra cosa, e se ho garantito che avrei giocato per il Fiumicino almeno fino a fine stagione, così sarà”.

Stai dicendo che in un futuro non troppo lontano valuterai altre proposte?
ò
“Sarò sincero anche qui, la mia volontà è quella di giocare per vincere.

Per fortuna ho un lavoro e una famiglia, e se accetto di andare in una squadra non è assolutamente per una questione economica, ma perché voglio vincere, o almeno averne la possibilità.

Sono ancora giovane e non penso di dire una cosa fuori dal comune se la mia ambizione è sempre quella di giocare per ottenere dei risultati, naturalmente che non siano non solo quelli personali.

Vivo il calcio con la voglia e determinazione di vincere e segnare tante reti, e se questo non sarà raggiungibile qui non nego che al termine del campionato mi guarderò intorno.

Al momento però difendo i colori del Fiumicino e in questa seconda parte della stagione cercherò di impegnarmi ancora di più, perché arrivare ottavo in campionato e realizzare poche reti sarebbe una sconfitta per me, dunque farò di tutto per migliorare questa situazione”.