Di Alessandro Bastianelli.
Non nasconde l’amarezza, ma neanche l’orgoglio. Claudio Solimina esce sconfitto dal Castelli, ma guidando un Montecelio sfortunato più del dovuto contro un Tor Sapienza cinico e in forma.
«Sapevamo che sarebbe stata una gara durissima – esordisce Solimina in sala stampa – ma c’è orgoglio per questa prestazione gagliarda, il Montecelio si sta piano piano ritrovando.
Ho trovato una squadra persa, disunita, disorganizzata, demoralizzata, atleticamente a pezzi, venire qui e fare una prestazione così è sintomo di grande lavoro. Non mi prendo meriti particolari, i ragazzi si stanno impegnando al 110%.
Abbiamo preso gol solo su sviste difensive e calci piazzati, abbiamo preso due legni e ci manca un rigore a mio avviso. Onore al Tor Sapienza che ha sfruttato le ripartenze e si è confermata squadra scorbutica e organizzata, ma la prestazione di oggi ci lascia fiduciosi e ottimisti».
L’obiettivo resta quindi una salvezza pulita, senza play out: «è un obiettivo pienamente alla portata di questo gruppo.
Credo che al di là delle prime quarto, in questo girone puoi vincere e perdere con tutti. C’è grosso equilibrio e non mancano le sorprese, come hanno scoperto oggi (ieri ndr) Cre.Cas. e Valle Del Tevere.
Non bisogna mai abbassare l’asticella e le proprie convinzioni, abbiamo buone qualità tecniche e di temperamento».
Valori che non dovranno mancare nelle prossime, durissime gare: il Montecelio se la vedrà praticamente con tutte le prime del classe, a partire dal Cre.Cas. .
«Domenica prossima troveremo una squadra avvelenata e che vorrà tornare subito a vincere, noi dobbiamo dimostrarci altrettanto cattivi e determinati. Trovando il cinismo adeguato ci salveremo sicuramente».