A cura di Bruno D’Artibale
La P.C. Tor Sapienza sta vivendo un ottimo momento di forma: 11 punti conquistati in classifica negli ultimi cinque incontri e imbattibilità che dura ormai da due mesi, dallo scivolone interno alla 9? giornata contro il Ladispoli.
L’allenatore, Paolo Ciambella, ha deciso di affrontare questo e altri temi, rispondendo alle nostre domande.
Imbattibilità che dura ormai dal 12 novembre. Come può spiegare questa lunga striscia di risultati positivi?
“Semplicemente con il lavoro. Noi ci siamo sempre allenati bene, ma a differenza di prima, dove erano più superficiali, adesso i ragazzi sono più concentrati su determinati comportamenti. Questa concentrazione, però alcune volte durante gli incontri viene meno e di conseguenza rischiamo di fare brutte figure e diventiamo una squadra semplice, al di sotto di quello che realmente potremmo essere.”
Avete segnato molti goal senza avere un vero e proprio bomber. Segno di una maggiore attenzione al gioco di squadra?
“Vorrei prendermi il merito della situazione : da quando sono un allenatore ciò si è verificato spesso. A livello tattico, infatti, cerco di coinvolgere più di un singolo elemento. Spero comunque che Lo Russo, che l’anno scorso ha segnato più di 20 goal con questa stessa formazione, risolva presto i suoi problemi fisici e possa tornare in forma.”
Parlando sempre del vostro gruppo, ci sono degli elementi che lei considera già pronti per categorie superiori?
“Sinceramente non credo che al momento ce ne siano; detto questo ci sono sicuramente degli elementi validi,alcuni più rispetto ad altri, per esempio dal punto di vista della fisicità. Per ambire a raggiungere un campionato Interregionale o di Eccellenza c’è bisogno di lavorare e crescere.”
La Vigor sembra difficilmente raggiungibile lì in testa, e questo era pronosticabile. Il Tor Sapienza, invece, è in linea con gli obiettivi stagionali?
“Quando sono subentrato, alla quinta giornata, la società non mi ha dato reali obiettivi,ma ha detto, in particolare il direttore generale Stefano Volpe, che siamo ambiziosi. Io, naturalmente, ho confermato che la loro filosofia si sposa perfettamente con il mio pensiero,mantenendo al contempo il massimo dell’umiltà. Noi cerchiamo sempre di puntare al massimo; magari chi leggerà l’intervista non crederà alle mie parole,ma io alle finali di categoria ci penso. Al momento, però, sono più concentrato al guardare sulla singola partita e sulla crescita dei ragazzi,requisito fondamentale per arrivare ad un qualcosa di importante.”
