Viterbese, patron Camilli pronto a lasciare: “In questa città non c’è futuro”

Viterbese, patron Camilli pronto a lasciare: “In questa città non c’è futuro”

Piero Camilli deciso a lasciare la Viterbese. Lo ha annunciato ai microfoni di ”Diretta Sport” nel dopo partita di ieri.

Mi guardo intorno e mi rendo conto per l’ennesima volta che in questa città non c’è futuro per chi ha voglia di fare calcio ad un certo livello ed una certa maniera’‘.

Ha espresso il suo disappunto per lo scarso numero di tifosi sugli spalti, ”Se non vengono – ha constatato con amarezza – non posso andare a prenderli a casa”, ha lamentato la carenza di un impianto per poter permettere alla squadra di allenarsi senza dover spostarsi quotidianamente.

E’ inconcepibile – ha detto il numero uno gialloblu – che i giocatori sia costretti a spostarsi ogni giorno, oggi su un campo, domani su un altro, per allenarsi.

E’ inconcepibile e non qualificante; credetemi, la Viterbese è la squadra di tutta la Lega Pro messa peggio in quanto ad infrastrutture’‘.

E sempre in quanto ad impianti, Camilli non risparmia critiche e disappunto per lo stato di quello che era il manto erboso del terreno di gioco dell’Enrico Rocchi.

Lo hanno fatto seccare – sostiene – la scorsa estate quando per un guasto all’impianto della condotta idrica, non è stato annaffiato per lungo tempo” e la stoccata finale è nei confronti dell’amministrazione comunale che non ha ancora dota l’impianto sportivo del generatore di corrente necessario per poter permettere alla squadra di giocare partite in notturna, come avviene per tutto il calcio professionistico.

Mancano i fondi – sembra rassegnato il numero uno gialloblu – e posso capire le difficoltà dell’Amministrazione Comunale anche se mi rimane difficile comprendere come sia possibile che ciò avvenga in un comune come quello di Viterbo, che ha un bilancio importante per poter teoricamente far fronte a certe esigenze”.

La conclusione è amara e lascia intravvedere un futuro anche prossimo niente affatto scontato.

Quando già qualche mese fa, o se preferite qualche anno addietro, affermavo che a certe condizioni è impossibile, inutile e pericoloso fare calcio ad un certo livello, ero nel giusto.

Cambiare le cose è una ipotesi impraticabile? Ed allora cambierà la Viterbese”.

 

Fonte: ViterboNews24