A cura di Andrea Curati De Pietro
Il Pro Roma di mister Pascucci sta procedendo a grandi passi verso le finali, un traguardo inatteso a inzio stagione, ma che si sta rivelando l’obittivo primario in corso d’opera. Dal 3 dicembre, giorno della vittoria al campo “Roma” contro la Romulea di Feroce, i giallorossi hanno collezionato ben 8 vittorie e soli due stop. La prima sconfitta è maturata contro il Tor di Quinto, “inevitabile” per come sta giocando la squadra di Vergari quest’anno. La seconda è arrivata sabato scorso al “Vianello”, quando la squadra di Bolic si è imposta per 3-2 allo scadere. Ma non è stata una vittoria e una gara canonica, il risultato è stato determinato da un bellissimo gesto di Fair play da parte dell’allenatore del Pro Roma. Fabrizio Pascucci è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci l’accaduto.
Buongiorno mister,
Sabato è arrivata la secondo sconfitta del 2017, ma è maturata dopo un episodio, ci può raccontare cosa è successo?
“Buongiorno a lei, la gara si era inzialmente messa nei binari giusti con una grande pressione portata dai miei ragazzi, con buone manovre di gioco e con la palla a terra. Abbiamo fatto degli errori, che ci possono stare, che ci hanno portato quasi al 90′ in svantaggio per 2-1. In un determinato momento di gioco Simone (Pascucci ndr) invece di restituire il pallone agli avversari, che lo avevano messo fuori per far curare un giocatore, si è involato, sbagliando verso la porta blues e ha segnato la rete del 2-2. Immediatamente si è accesa una rissa, che abbiamo cercato di sedare subito. Il giocatore è stato espulso per antisportività e chiedendo scusa a Bolic ho deciso di far segnare un loro giocatore perché per prima cosa per me contano i valori e il rispetto dell’avversario. Simone a fine partita è andato negli spogliatoi del Savio a chiedere scusa perché è stato un gesto brutto. È stato sicuramente dettato dalla giovane età, dal momento della gara e del risultato, ma si è accorto dell’errore e ha rimediato chiedendo prontamente scusa. Se il campo ha decretato che siamo stati sconfitti, è giusto così. Vorrà dire che ci rimetteremo subito a lavoro. Ci tengo a dire che il Fair play è nello stile Pro Roma e vogliamo continuare a dare questo genere di esempio di lealtà sportiva. Credo che in questo mondo manchi un po’ di cultura della sconfitta, bisogna sempre saper accettare il verdetto del campo. Sono dell’idea che bisognerebbe abbassare i toni perché stiamo parlando di ragazzi giovani, nella maggior parte dei casi minorenni. Il lavoro più grande lo devono fare le società, ma in primo luogo le famiglie con genitori meno accaniti ma rivolti solo al divertimento dei figli.”
Passando al calcio giocato, siete stati scavalcati dalla Romulea, e già da sabato comicia una serie di gare da non sottovalutare.
“Sicuramente ci vogliamo rialzare subito cominciando da sabato con il Sermoneta. Non sarà una gara facile, abbiamo delle defezioni come Pascucci, Di Brizio e Pannozzo ma la forza di questa squadra è il gruppo e punto su questo. Considerando anche che c’è un grande lavoro tra la Juniores e la prima squadra saremo sicuramente in emergenza. Voglio arrivare agli scontri diretti con Dilettanti Falasche e Romulea con qualche punto di margine sulla prima e rimanere attaccato alla seconda. Saranno cinque gare fondamentali che ci diranno se possiamo veramente ambire a quel sogno che la nostra società non ha mai raggiunto con questa categoria. A Feroce e Cesarini faccio i miei complimenti perché stanno facendo veramente un grande lavoro perché sono due tecnici bravissimi e di primo livello. Per la corsa ai playoff non sottovaluterei nemmeno il Savio perché giocano veramente molto bene e hanno un grande allenatore in panchina, sono leggermente staccati ma dieci gare sono ancora tante e può cambiare tutto.”
Il campionato è stato compresso di 20 giorni, con l’ultima partita del girone di ritorno spostata dal 25 aprile al 4 aprile. Quali conseguenze ci possono essere?
“Inserire delle partite infrasettimanali è sicuramente un danno sia per le società per gli spostamenti, per i ragazzi che vanno a scuola e per i genitori che lavorano. Ma se la Lega Nazionale Dilettanti ha deciso questo lo rispettiamo e giocheremo come se non fosse cambiato nulla. È una decisione che favorisce le società che hanno le prime squadre che ora sono libere di far scendere ragazzi per dare una mano. Noi siamo abituati a giocare una gara anche in mezzo alla settimana perché ogni mercoledì organizziamo un’amichevole con la prima squadra quindi ci cambierà poco.”