A cura di Giovanni Crocè
Tutti lo conoscono per la qualità e la puntualità del suo calcio digitale, con un sito che aggiorna assieme ad un paio di collaboratori personali e soprattutto il concetto dei risultati in versione social e tanta passione, ma Alessio Fiatti è soprattutto un ottimo mister che da esperto informatico si è fatto notare e apprezzare in tutta la regione facendo da concorrente ai colossi dell’informazione regionale e nazionale. Tra i suoi vanti però tanto calcio dalla panchina in tutte le categorie, e il desiderio un giorno, di cimentarsi anche con Eccellenza o Serie D.
Mister Alessio Fiatti, lei oggi allena in seconda categoria l’Atletico Calcio Roma nel gruppo D, con anche qualche velleità di essere promossi, eppure tutta la regione la conosce perchè se si vuole avere un risultato in tempo quasi reale, dalla serie D alla terza categoria, il suo sito è il più noto…
La popolarità che può derivare dalla rete, sia per le cose fatte bene che per le castronerie, in ogni caso esiste e anzi dato il mezzo viene amplificata. Per fortuna la crescita del sito, che ha una esistenza più che decennale, non ho dovuto far altro che dare sfogo alla mia grande passione per il calcio sfruttando la mia abilità professionale come informatico, dato che questo è il mio lavoro principale. Poi ho voluto far cessare l’incertezza di chi come me oltre che informatico e appassionato ha anche giocato a calcio e da anni allena, quindi per sapere statistiche e risultati delle avversarie ho cercato di rendermi disponibile in prima persona per migliorare le cose. Ma la mia filosofia è che si collabora con tutti, anche con sportinoro che tuttora io seguo la domenica, perchè l’anima da appassionato resta preminente…
Mister Fiatti, qual’è il suo concetto di calcio?
Lo stesso che anima il mio sito e la mia vita, cioè quello di sport “social”: ecco perchè è diventato subito piacevole vedere che tanti apprezzavano il fatto di poter intervenire per modificare o inserire i risultati sul mio sito, perchè così l’interattività con l’utente, un concetto che sviluppate tanto anche voi con i sondaggi, secondo me diventa totale. Ed è proprio questo che permette al calcio di essere amato e seguito: perchè tanta gente di tutte le età partecipa a riempire stadi, a fare di tutto per seguire la squadra, e nel nostro caso anche cercare di essere tra i primi a inserire il risultato esatto. Certo poi, tra il luned’ e il giovedi, su fiatti.com io e due miei collaboratori cerchiamo di eliminare e correggere certi risultati strampalati messi apposta dagli utenti per scherzarci sopra o fare azione di disturbo, non sapete quanti 24 a 3 e similari ho dovuto correggere (dice ridendo n.d.r)
Ma la sua carriera di allenatore non rischia di essere compromessa dalla fama del sito che porta il suo cognome?
Ci sono dei casi in cui qualcosa che hai creato, una tua emanazione, diventa più celebre di te ma in fin dei conti è sempre opera del mio lavoro, sono un informatico e questo è un sito web. Certo in carriera molti mi chiedevano, e parlo di gente che non conoscevo “Ma lei è fiatti quello del sito internet?”, e quindi si stupivano di vedermi in campo ad allenare. Poi ho anche raccolto diverse promozioni sul campo, un esempio lampante su tutte quello dell‘Atletico Grottaferrata dal 2008 portato dalla terza categoria alla Promozione prima di sciogliersi per problemi economici: il derby di Grottaferrata con lo stadio pieno sia all’andata che al ritorno contro la Vivace resta tra i miei ricordi più belli da allenatore. Sono sempre partito dal basso e mi sono fermato volutamente fino alla promozione, anche se prima di smettere di allenare dopo tanta gavetta vera una Eccellenza o una Serie D la farei davvero con piacere e tanta esperienza sulle spalle.
Lei dove inizia e quali sono le sue principali esperienze da allenatore?
Ho iniziato nel 1995\1996 con i giovanissimi della Bnl Calcetto all’epoca campioni d’Italia e poi d’Europa al termine di quella stagione, al campo G2 vicinissimo all’ufficio dove lavoravo e poi ho girato tante squadre: dalla Secit in Prima categoria, così come il Real Tuscolano, sempre nei primi anni ’90 ho allenato anche la Juniores Regionale dell’Appio Latino ma all’epoca lavoravo molto ed ero ancora giocatore di calcio, l’allenatore a tempo pieno l’ho iniziato a fare all’EdiPro Roma (ora Pro Roma Calcio) in prima categoria nel 2003-2004, poi Suditalia sempre in prima categoria e la bellissima esperienza in panchina all’Aurora Roma portata dalla terza alla seconda categoria col campionato vinto nel 2006\2007 e il triennio a grottaferrata dal campionato successivo con promozioni in serie sempre dalla terza categoria alla Promozione di cui ti accennavo. Infine, storia recente, ultimi due campionati in seconda categoria sia con la Nuova Castelli Romani l’anno passato con un ottavo posto e da questo settembre sono alla guida dell’Atletico Calcio Roma, con sede di allenamento e partite alla Spes Montesacro. In totale 6 promozioni, 2 dimissioni e 2 esoneri li ritengo in carriera comunque un buon bilancio personale.
Indubbiamente, ma immaginiamo che la domenica ed il sabato telefonino ed email siano per lei roventi ed intasate di segnalazioni…
Cerco di demandare tutto alla email e il mio numero lo lascio a pochi, altrimenti sa che bailamme di risultati, certo qualcuno ancora mi chiama per sapere, ma io stesso mi affido alla serietà e alla puntualità degli utenti che vanno a vedere le partite e poi inseriscono. E ovviamente non faccio tutto da solo, ho un paio di collaboratori, di cui uno, Marco Gatto, lavora da casa dalla sicilia, da Palermo e la sua in particolare è una bella storia che voglio portare alla luce perchè questa persona mi è stata segnalata da amicizie in comune in federazione, è un ragazzo appassionato di statistiche davvero bravo che segue con puntigliosità il nostro piatto forte, ovvero le statistiche laziali di tutte le categorie, mentre per gli altri campionati le sezioni esistono ma ancora non sono puntuali come quelle della nostra regione per ovvie ragioni di logistica, dato che la maggior parte dei nostri contatti sono basati nella nostra regione, anche per eventuali verifiche.
L’Atletico Calcio Roma è l’ennesima sfida eppure purtroppo se non si sale almeno in Promozione spesso si vive nell’oblio mediatico….
Questo è profondamente ingiusto e siti come fiatti cercano di portare appunto luce sul calcio regionale di base, quello fatto davvero per levare la gente dalla strada e fungere da valvola positiva di sfogo, infatti noi ci alleniamo alle 21.30 ed abbiamo una ossatura giovanissima, consideri che il più vecchio è del 1987 e con noi c’è come punta di diamante Cellini, un ragazzo del 1994 ex campione nazionale col Fidene giusto due stagioni fa con la Juniores Nazionale, e il mio compito così come quello di tutti i mister di terza, prima e seconda categoria è ridare entusiasmo a ragazzi giovani e meno giovani che possono riprendere la pratica sportiva senza la forza dei soldi ma poi possono ridare nuova vita, quando scelgono di proseguire, alle loro carriere, il che mi sembra molto buona come cosa.
In famiglia ha appassionati di calcio dilettantistico al suo livello?
No, ho dei figli e sono sposato ma non vedo nei miei piccoli nè la voglia di giocare a calcio, nè di allenare in futuro e tanto meno si curano più di tanto della mia attività sul sito, sono la mosca bianca della famiglia, ma mi fa piacere che molti del quartiere dove abito, Cinecittà, e anche tanti colleghi di lavoro mi facciano sapere che oltre ai grandi portali di informazione giornalistica come il vostro, per le statistiche ci siamo anche noi, e questo mi basta per continuare a fare bene online. Noi siamo bravi nelle statistiche e quello vogliamo continuare ad offrire, per un calcio più completo.
Parlando del suo girone, il D, come state messi, chi lo vince secondo lei?
Posso dirti che secondo me l’Atletico Acilia è già in prima categoria e presto farà il vuoto perchè ha giocatori oggettivamente di caratura superiore ed è prima da tempo, molto bene anche selva candida e Eur Tre Fontane anche se nel loro caso si affidano molto alle reti, ben 18 già ora, di bomber Fabio Magrelli, un attaccante pur giovane che ha già giocato in Eccellenza e Promozione e dunque è qua per caso. Ma mi giunge voce che Bogdanov sia sceso pure lui in seconda all’Indomita Pomezia e se ci va un re dell’area di rigore come lui allora siamo davvero un campionato da rivalutare almeno nel Lazio. Noi ora siamo quarti con 21 lunghezze a tre punti dal terzo posto vitale rappresentato dall’Atletico Casalotti, poi secondo a 25 c’è il già citato Tre Fontane e primo in solitaria a 32 punti proprio l’Atletico Acilia, che fa un po’ un campionato a sè come se fosse la Lupa Castelli Romani della seconda categoria, tant’è che non ha mai perso e la miglior difesa assieme a noi, 9 reti subite, solo che noi abbiamo fatto 19 gol e loro 33…
Lei non è da solo a gestire i suoi giovani, qualche ringraziamento particolare?
Ma ci mancherebbe, tutti sanno che Giuseppe Paniconi, nostro D.g. è espertissimo dato che ha quasi 50 anni di calcio dilettantistico alle spalle, poi c’è la presidenza rappresentata dalla famiglia Grassi e il nostro instancabile D.s. Massimo Chialastri, che davvero ha un database molto valido, come fosse un sito vivente, credo dorma pochissime ore e tra il lavoro vero e quello di d.s. dell’Atletico Roma cerca sempre di stare vicino alla squadra, migliorarla, svincolare chi non è contento e trovare giocatori sempre migliori, non la vive come una seconda ma è sempre il primo a dispensare un ragazzo dall’allenamento se ha un esame importante o un impegno lavorativo: siamo fieri di questo modo di intendere il calcio e lo portiamo avanti con gioia.
Chi è il modello tecnico in panchina di Alessio Fiatti?
Da informatico e statistico, quindi molto attento alle cifre ed ai dettagli, cerco di apprendere da Mourinho del Chelsea perchè è indubbiamente il più preparato a livello tattico, le sue squadre sono equilibrate e poco spettacolari ma raggiungono sempre l’obiettivo di vincere, 9 volte su 10 perchè prendono pochi gol anche se non segnano valanghe di gol. Anche io cerco di dare questa impostazione alla squadra, e certo, per vincere guardo Mourinho, invece da appassionato puro anche io non guarderei il Chelsea o la vecchia Inter o il Porto di Mou, ma per il divertimento e basta spesso vedo gare con protagoniste il Barcellona, l’Arsenal o il Manchester City, dove la tecnica è di molto superiore alla tattica nell’interpretazione delle gare.
Un augurio per il prossimo spezzone di stagione e per il 2014 che andrà presto a incominciare?
Di fare sempre calcio a questi livelli, dalla terza all’Eccellenza o serie D, mantenendo di pari passo l’animo del bambino e dell’appassionato e la professionalità di chi come me vive una gara di seconda come se fosse una finale di Champions, perchè il calcio è una continua sfida con se stessi ma va vissuto come un gioco.