Due chiacchiere con Andrea Rossi, portiere del Tor Sapienza
di Di Ceglie Serena
ANDREA ROSSI: PORTIERE. QUANDO HAI SCELTO IL TUO RUOLO? SEMPRE CHE SIA STATA UNA TUA SCELTA…
Io sono nato difensore. Poi puntualmente improvvisavo salvataggi acrobatici o in scivolata sulla linea di porta… e mi piaceva! Quindi una volta, per provare, mi misi in porta… e non volli più uscire! La cosa che mi piace di più è andare contro il pallone…
DOVE HAI INIZIATO LA CARRIERA?
Al Centro Calcio Federale, ho mosso lì i primi passi, poi ho cambiato molto. Monterotondo, Cisco Roma, Viterbese, Sora, Frascati, Trani, Noto…
ANCHE TRA I PROFESSIONISTI…
Sono stato un po’ sfortunato. Dopo la parentesi al Sora, dove ho disputato, in tutta umiltà, un campionato esemplare, ho fatto un paio di provini con società di livello, ma non si è concretizzato nulla…
E A PROPOSITO DI SORA, HAI PARATO L’ IMPARABILE NELLO SPAREGGIO PROMOZIONE CONTRO LA LUPA! CHE RICORDI HAI?
Bellissimi! Di un’ annata esemplare e di un gruppo superlativo! La tifoseria poi è stata straordinaria dalla prima all’ ultima giornata, sostenendoci anche nei momenti più difficili, dovuti dalle difficoltà economiche attraversate dalla società. Ricordo ogni singolo istante di quell’ anno…
IN QUALE SQUADRA TI SEI TROVATO MEGLIO?
Al Noto, in Sicilia. Il calore della gente, l’ affiatamento del gruppo… era tutto perfetto, ma soprattutto lo era la società! Non ne ho mai trovata una così ben strutturata e soprattutto così solida… oggigiorno è davvero raro…
E A PROPOSITO DI DIFFICOLTA’ SOCIETARIE… CHE ARIA TIRA A TOR SAPIENZA?
Non delle migliori, per usare un eufemismo! Gli stipendi non vengono pagati da mesi, come in molte altre società a dire il vero, e si tira avanti solo per rispetto del gruppo e per trovare qualcosa il prossimo anno…
COME STATE VIVENDO ALLA LUCE DI QUESTO LA SITUAZIONE PLAY-OUT?
Cerchiamo di non pensarci, viviamo partita dopo dopo partita dando il massimo, nonostante le tasche vuote… perché abbiamo molto rispetto di noi stessi e non vogliamo retrocedere…
CREDI DI RIPETERTI? MI RIFERISCO ALLA PERFORMANCE DI SORA…
Onestamente me lo auguro. Ce la metterò tutta, perché ogni ragazzo dei nostri lo merita. Siamo una squadra molto giovane, con ragazzi che davvero meritano categorie superiori! Vedo calciatori professionisti che a stento potrebbero giocare nel campetto sotto casa, e poi vedo alcuni dei nostri ragazzi “fermi” qui e capisco quanto il mondo del calcio oggi sia difficile e “particolare”… e questo mi amareggia davvero!
PASSANDO AI PLAY-OFF, IN QUESTI GIORNI SI PARLA SOLAMENTE DELLA PENALIZZAZIONE INFLITTA AL TERRACINA. COSA NE PENSI?
In tutta onestà credo che penalizzare una squadra a due giornate dalla fine sia sbagliato, lo è ancor di più se si parla di una squadra che lotta per la promozione e detiene il primato, esclusa una giornata, da mesi e mesi! E’ una squadra che ha speso tanto, con non pochi sacrifici, e che ha sudato la vetta giornata per giornata e non mi capacito di come di possa fare una mossa del genere. Oltretutto anche la ragione della penalizzazione è paradossale, perché si parlava di mancati stipendi, cosa oggi all’ ordine del giorno, smentiti però dal diretto interessato! E’ una decisione incomprensibile, ma il calcio di oggi è questo…in realtà, non è più calcio…
SE LA COSA DOVESSE RISOLVERSI E SI DIPUTASSE UNO SPAREGGIO, IN CASO DI PARITA’, CHI VEDI FAVORITO?
Il Terracina, senza nulla togliere alla Monterotondo Lupa ovviamente. Io credo che l’ arma in più sia la tifoseria, è il loro dodicesimo uomo in campo! Sono una vera potenza… e credo aiuteranno la squadra a spuntarla eventualmente…
E IL FUTURO DI ANDREA ROSSI INVECE… QUAL E’?
(Ride… ndr) Ma sai, il portiere può emergere anche più avanti in età rispetto agli altri, quindi mi auguro di esprimermi al meglio nei play-out alle porte per mettermi di nuovo in luce e passare in qualche società professionistica…
COS’ ALTRO FAI NELLA VITA?
Faccio il Geometra e lavoro per mio padre, in più sono uno sportivo a tutto tondo, mi piace molto giocare a tennis quando posso… e ovviamente passare del tempo con gli amici!
HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?
Come ti dicevo, il professionismo! Non mollo…
DIREI CHE PUO’ BASTARE PER QUESTA VOLTA! TI RINGRAZIO ANDREA, SALUTANDOTI CON UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO!
Crepi! E grazie a voi! Già che ci sono vorrei fare un ringraziamento particolare al San Basilio Palestrina e a Bergamini e Onorati del Futbolclub, poiché sono stato senza squadra fino a due mesi fa e loro mi hanno permesso di allenarmi per non perdere la continuità. In più, al mister Apuzzo, senza il quale questa stagione sarebbe stata davvero dura…
Finisce così un’ altra intervista. Questa volta a parlare è un portiere, portiere di una società in serie difficoltà. Mi sono confrontata per la prima volta con un ragazzo che non solo si avvicina alla lotta play-off, ma vive direttamente la più grande problematica del calcio dilettanti di oggi… le difficoltà economiche! E’ bello però sentire che nonostante il nostro sia un Mondo in cui solo il dio denaro abbia importanza, ci sono ancora ragazzi che lottano per difendere un gruppo, mantenere un impegno preso e preservare la propria dignità, nonostante le difficoltà che si vivono senza percepire rimborsi. Complimenti Andrea, complimenti ai suoi colleghi e complimenti ad Apuzzo, con un grande in bocca al lupo alla società…