A cura di Roberto Matrisciano
Promozione Girone A
Eletto sul nostro sito ” Top Player ” del quattordicesimo turno, l’ultimo prima della sosta natalizia, Mario Bonanni, con le sue nove reti fin qui realizzate, sta pesantemente contribuendo al grande campionato che l’Aranova sta disputando.
La matricola terribile sta dando filo da torcere alle grandi del Girone A, e l’ex Monterotondo è senza dubbio uno dei grandi protagonisti di questa splendida prima parte di stagione. Ma l’esperto attaccante non vuole certo fermarsi qui, e ha un sogno nel cassetto che spera si avveri il prima possibile: portare l’Aranova nel massimo campionato regionale per la prima volta nella sua storia.
Le premesse per l’impresa sembrano esserci tutte, come lui stesso ci fa capire dalle dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.
È stata una prima parte di campionato davvero positiva, sia per te che per la squadra.
Ti aspettavi questo rendimento ?
” Sinceramente non ci aspettavamo di lottare con le grandi già al primo anno di Promozione, così come io non pensavo di segnare così tante reti.
Inizialmente questo doveva essere un trampolino di lancio per giocarci poi le nostre carte il prossimo anno, ma l’approccio da parte di tutti, squadra e società, è stato ottimo fin da subito.
L’obiettivo per ora resta la salvezza, ma se a fine girone d’andata saremo ancora lì davanti, poi, molto probabilmente saremo in grado di dire la nostra fino alla fine “.
Sei arrivato all’Aranova nella scorsa stagione, nella quale hai subito trionfato in Prima Categoria.
Dietro i recenti trionfi, sembra davvero esserci un progetto solido e duraturo.
Si sta proprio così bene all’Aranova ?
” Come dicevo, questo per noi doveva essere vissuto come un anno di adattamento alla categoria, anche perché molti degli sforzi economici della proprietà quest’anno erano stati rivolti alla modernizzazione dello stadio, che ora ha davvero l’aspetto di una struttura fantastica.
Ma questa è anche una società che ha programmi, ambizioni e che lavora con tanta passione, aspetto fondamentale quando si gestisce una squadra, di qualunque sport si tratti.
C’è molta attenzione e cura anche verso il settore giovanile, che è in forte crescita.
La Juniores, ad esempio, si allena spesso e volentieri con noi della prima squadra, e questo è un fatto positivo, perché avvicina i ragazzi ad un altro tipo di calcio.
Io penso che nessun traguardo è precluso con questa organizzazione alle spalle “.
Dall’esterno sembrate una squadra molto unita e coesa.
Che aria si respira in gruppo?
” Posso confermarti che il nostro è davvero un gruppo fantastico, lo dico con tutta la sincerità possibile.
C’è grande affiatamento tra tutti noi e questo lo ritengo l’aspetto fondamentale della nostra stagione.
Ci sentiamo tutti coinvolti e motivati, e qui il merito è dei nostri due allenatori, Palluzzi e Bernardini, che stanno facendo un ottimo lavoro.
Ci fanno sentire tutti importanti ma allo stesso tempo ci mettono nelle condizioni di doverci guadagnare il posto, e così ogni allenamento acquisisce la sua importanza.
Ogni nostra seduta dura almeno due ore, e la Domenica il duro lavoro svolto durante la settimana si fa sentire, naturalmente in senso positivo “.
Sei già a quota nove gol, il che fa pensare che tu sia un attaccante centrale, ma…
” Sono un esterno offensivo, indipendentemente dal modulo con il quale giochiamo.
Ma penso che il mio ruolo all’interno della squadra vada oltre l’essere l’attuale terminale offensivo, anche perché ci sono anche altri miei compagni in grado segnare.
In primis penso naturalmente a Montepaone, mentre io, insieme al mio compagno Cardinali, cerco più che altro di mettere a disposizione la mia esperienza, che in questo momento della mia carriera penso sia più importante rispetto ad ogni altra caratteristica.
Il Girone A, dove siete coinvolti, si sta dimostrando davvero molto competitivo.
Tu che hai giocato in diversi campionati, che idea ti sei fatto di questa Promozione?
” Senza ombra di dubbio un girone così combattuto ed equilibrato, con tante squadre in grado di lottare per il vertice, rende il campionato molto più bello ed avvincente.
Devo ammettere però che negli anni passati sia l’Eccellenza che la Promozione erano campionati più difficili.
Comunque sia, amerò sempre il calcio dilettantistico, la passione con la quale ognuno di noi scende in campo è senza eguali, e per me tutto questo è stato e sarà sempre favoloso “.
Sul nostro sito sei stato votato “Top Player” dell’ultimo turno, premio che sintetizza al meglio anche il tuo grande inizio.
Ti ha sorpreso questa votazione?
” Sono molto soddisfatto della vittoria nel vostro sondaggio, è un premio personale ma da condividere naturalmente con tutta la squadra.
La mia dedica va soprattutto a chi mi sopporta e mi sostiene, e nella circostanza mi riferisco a mia moglie e alla mia famiglia.
Rappresenta anche una motivazione per fare ancora meglio, e segnare ancora per aiutare la squadra a rimanere al vertice della classifica “.
Prima della gara contro la Guardia di Finanza di qualche giornata fa, mister Palluzzi disse che voleva cambiare qualcosa nel vostro atteggiamento offensivo.
Cosa è mutato esattamente, visto che da quella partita avete realizzato tanti gol e ora avete uno dei migliori attacchi del girone?
” In effetti come si può vedere dalle statistiche, rispetto all’inizio abbiamo cambiato notevolmente passo.
Non ci sono stati particolari accorgimenti tattici, ma solo un ottimo lavoro a livello psicologico.
Nelle prime gare, nonostante avessimo ottenuto dei buoni risultati, approcciavamo in maniera un po troppo timida alla gara e alcuni di noi erano timorosi quando dovevano provare la giocata.
Palluzzi e Bernardini sono stati bravi a spingerci ad osare di più, a trasmetterci più tranquillità e a dirci che le partite si vincono anche rischiando e divertendo, dandoci così la giusta spinta emotiva per provare a giocare più liberi.
Penso che questo cambiamento sia stata la svolta della stagione, indipendentemente dal piazzamento finale che raggiungeremo”.
Le trasferte di Santa Severa e Palocco, nel mezzo il match casalingo con il Ronciglione.
Pensi che le prossime tre gare potranno essere decisive per il vostro futuro e per i vostri obiettivi?
” Sicuramente non saranno del tutto determinanti, ma se riusciremo a fare risultato in tutte e tre le sfide ci lasceremo il pensiero salvezza definitivamente alle spalle e ci concentreremo sulle primissime posizioni “.
Durante la tua lunga carriera, qual’è il particolare o il ricordo a cui sei più legato?
” Le vittorie non si scordano mai, dunque ad ogni campionato vinto riservo un bel ricordo.
È chiaro che l’ultimo trionfo con l’Aranova è quello che porto ora nel cuore, anche perché avvenuto dopo una grande rimonta.
Devo dire che non mi aspettavo un campionato di Prima Categoria così complicato e competitivo, e nella prima parte della stagione, nonostante avessimo una rosa costruita per vincere, deludemmo le attese.
Nessuno credeva più in noi, ma nel ritorno abbiamo praticamente vinto ovunque e con chiunque, conquistando in maniera strepitosa un campionato davvero duro, portando finalmente l’Aranova in Promozione “.
L’Eccellenza è un’utopia, o il sogno da realizzare per il 2016?
” Io sono convinto che questa società prima o poi raggiunga questo ambiziosissimo traguardo, ne ha i mezzi e la voglia di arrivarci.
Il mio augurio è che ci arrivi il prima possibile, anche perché, calcisticamente parlando, non dico di essere sul viale del tramonto ma neanche di avere ancora tanti anni di carriera davanti.
La mia speranza è che i miei presenti e futuri gol saranno decisivi per la realizzazione di questo sogno “.