“Nel calcio tutto ha un inizio e tutto ha una fine”.
Da questo assunto, venato magari da una sottile malinconia, comincia la chiacchierata con Christian Argento.
Non sono trascorse neppure ventiquattr’ore dalle dimissioni dell’ormai ex tecnico dell’Atletico Vescovio che nel nostro ambiente è cominciato a serpeggiare un florilegio di illazioni sulla vicenda.
A far chiarezza provvede l’allenatore in persona.
“Per comprendere le ragioni che mi hanno portato a fare un passo indietro bisogna risalire all’inizio del mio rapporto con l’Atletico – commenta asciutto Argento – Se ho avuto modo di allenare questa squadra, lo devo essenzialmente alla fiducia che ha riposto in me il direttore sportivo Giordano Moroncelli.
Lui ha deciso di puntare su di me nonostante fossi un novizio in categoria ed ancora lo ringrazio.
La sua decisione di lasciare il club dopo la vittoria nelle semifinali play-off con l’Arce, che di fatto ci ha assicurato un posto nel prossimo campionato di Eccellenza, mi ha reso titubante circa la mia permanenza.
Dubbi che la società ha cercato di scansare, affidandomi un ruolo alla Ferguson, se così possiamo dire.
In poche parole mi era stata conferita la responsabilità di allestire la squadra del prossimo anno”.
Il doppio ruolo di allenatore e direttore sportivo ha però finito con il creare qualche dinamica particolare all’interno del gruppo.
“Nel momento in cui mi sono assunto questo genere di responsabilità ed ho preso decisioni, anche dolorose, ma comunque strettamente connesse all’arrivo in una categoria nuova e difficile come quella che affronterà il prossimo anno l’Atletico Vescovio, purtroppo qualcuno non l’ha presa bene – sottolinea il tecnico – Questo stato di cose, a mio giudizio, significava partire già con l’handicap ed allora ho preferito rimettere il mio mandato”.
Una decisione sofferta, perchè Argento porta nel cuore l’Atletico Vescovio.
“Posso usare solo parole belle nei confronti di questa società – commenta l’allenatore romano – Sono molto attaccato alla tifoseria e per me aver portato la squadra del mio quartiere in Eccellenza rappresenta un onore ed un privilegio.
Purtroppo nel calcio tutto ha un inizio e tutto ha una fine e, se questo matrimonio non è proseguito, dipende solo da differenti vedute strategiche.
All’Atletico Vescovio con un anno ho dato tutto ciò che avevo dentro, creando con i giocatori un rapporto di amicizia che nelle ultime ore è testimoniato anche dai tanti messaggi che ho ricevuto.
Se il prossimo 6 settembre non avrò una squadra, sarò sicuramente lì, in tribuna, a tifare per loro”.
La speranza, legittima, è tuttavia quella di potersi legare ad un nuovo progetto.
“Prima di firmare per l’Atletico Vescovio avevo allenato solo nel settore giovanile – ricorda Argento – Adesso la speranza è di continuare a cimentarmi con le prime squadre, magari in Eccellenza.
Sono dell’opinione che nel calcio nulla accada per caso e, con tutta l’umiltà possibile, ora mi sento pronto per il massimo campionato regionale.
A detta di più di un addetto ai lavori, nell’ultima stagione l’Atletico Vescovio ha espresso un calcio divertente e redditizio, quindi mi auguro di poter riproporlo anche altrove, pur essendo consapevole che in questo settore non sempre conta la meritocrazia.
Qualche settimana fa, qualche club si era informato su di me, ma nelle scelte ho sempre privilegiato il cuore e dunque ho dato priorità all’Atletico Vescovio.
Ora sono libero di guardarmi intorno…”.
Finalino dedicato ai saluti ed ai ringraziamenti di rito.
“Come sottolineato in precedenza, ringrazio Moroncelli che per me è stato importantissimo e che ha scommesso su un tecnico senza esperienza in categoria, cosa che probabilmente avrebbero fatto in pochi.
Insieme a lui desidero ringraziare il presidente Stefano Vaccari, che mi avrebbe voluto a vita all’Atletico Vescovio.
In ultimo – chiude Argento – ringrazio la squadra.
Ai ragazzi va il mio personale in bocca al lupo per la prossima stagione”.
