A cura di Mario Gaetano
E’ del 2004 ma, nella sua vita, ha già collezionato più chilometri di una megattera. E’ partito da Civita Castellana e passando dalle giovanili della Lazio, ha toccato Pontedera (Toscana) dove ha esordito in C, Gioiese (Gioia Tauro, Calabria), Akragas (Agrigento, Sicilia), Novara (Piemonte), Cairese (Cairo Montenotte, Savona, Liguria) quindi Enna e Paternò (Sicilia) prima di ritornare a casa. Marzio Casadidio, 21 anni, è stato l’assoluto protagonista di Sorianese-Civitavecchia. Arrivato da pochi giorni a Soriano, dopo essersi scaldato a lungo, è entrato a 4’ dalla fine al posto di Polidori ed ha trovato il gol della vittoria al 48’ st. Applausi per Marzio Casadidio:
Prima domanda: è tornato a casa per restarci o per disfare le valigie e ripartire?
“Fin da piccolo volevo fare il calciatore, a me non spaventava restare lontano da casa nemmeno quando ero minorenne. Per adesso mi ha convinto a rientrare il “capitano” Francesco Lazzarini (vera e propria gloria di Soriano ndc). Qui c’è un tifo buono, sto vicino casa, sono tranquillo e sereno. Mi concentro bene”.
Qual è il suo ruolo?
“Sono un esterno d’attacco che può giocare come trequartista o punta”
E’ arrivato la scorsa settimana e si è già presentato ai tifosi con un bel gol contro il Civitavecchia.
“E’ stata la mia prima gara. Sono partito dalla panchina finchè il mister non mi ha detto di scaldarmi. Sono entrato nel finale ed ho fatto gol al mio primo pallone toccato con la testa”.
Felicità immensa.
“Assolutamente sì. Sono molto felice sia per la squadra che per me. E’ una grande soddisfazione personale perché in tante squadre dove sono stato non c’era un clima ideale per un calciatore (molte si sono trovate in acque agitate per motivi societari ndc)”.
Adesso però è tranquillo.
“Sì. Resto a Soriano fino alla fine del campionato. Voglio trascinare la squadra alla salvezza”.
Papà, mamma ed un fratello (che gioca con il Gallese in 3^ categoria).
“Sono molto legato a loro. Non ho hobby particolari se non lo studio e la palestra”.
Il sogno nel cassetto?
“Giocare in nazionale”.
Cosa vuole fare da grande?
“Il calciatore. Se non dovessi riuscirci frequento “Economia e Commercio” all’Università. Mal che vada darò una mano a mio padre che è commercialista…”.





