Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange è il nuovo Presidente: “Proviamo a fare squadra”

Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange è il nuovo Presidente: “Proviamo a fare squadra”

Al termine di una partecipata Assemblea Generale, trasmessa in streaming e seguita da oltre 2000 telespettatori, il risultato delle urne ha decretato l’elezione alla Presidenza dell’AIA di Alfredo Trentalange. Con 193 voti, ha avuto la meglio sul presidente uscente Marcello Nicchi, totalizzando il 60,31% delle preferenze. Su 329 associati aventi diritto di cui 320 votanti, emergono due schede bianche.

Risultano inoltre eletti al Comitato Nazionale in qualità di candidati nella lista collegata al presidente:

BAGLIONI DUCCIO – Vice Presidente AIA
SENESI KATIA – Componente Comitato Nazionale di genere diverso dalla maggioranza degli altri componenti
ZAPPI ANTONIO – Componente Comitato Nazionale Macroregione Nord
MARCONI LUCA – Componente Comitato Nazionale Macroregione Centro
CAVACCINI NICOLA – Componente Comitato Nazionale Macroregione Sud

Vengono altresì eletti Componenti del Comitato Nazionale per le Macroregioni:
ZAROLI ALBERTO (Nord)
PACIFICI CARLO (Centro)
ARCHINA’ STEFANO (Sud)

Come Delegati degli Ufficiali di Gara, vengono eletti per la Macroregione Nord:
MASINI ALESSANDRO
DAL CIN PAOLO
DE FRANCO CRISTIAN

Per la Macroregione Centro:
RUONI SERAFINO
D’AGNESE ANTONIO
SISIA MAURIZIO

Per la Macroregione Sud
GRASSO FRANCESCO
GRECO CHRISTIAN
NAPOLI GIUSEPPE

Queste le prime parole di alfredo Trentalange nuovo Presidente Associazione Italiana Arbitri:

Un grandissimo grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la mia elezione, e un grazie speciale a Marcello Nicchi.

Mi ha insegnato molte più cose di quelle che ci siamo detti. Glielo devo, perché il percorso che ha fatto è stato pieno di valori, di impegno, e quello che lui ha dato a questa associazione resterà per sempre nel mio cuore”.

“Oggi proviamo a fare squadra – ha aggiunto – voi siete i miei presidenti, voi siete l’Aia, vi prego di chiamarmi Presidente solo se ci saranno dei problemi, altrimenti chiamatemi Alfredo. Dobbiamo confrontarci come in uno spogliatoio e dirci tutto quello che abbiamo nel cuore. Fuori siamo dei modelli, per i più giovani.

Noi abbiamo avuto davanti a noi delle altre persone che sono state dei modelli e credo che dobbiamo restituire ai giovani quello che gli altri ci hanno dato, non è difficile, si può fare. Siamo come alberi, possiamo perdere le foglie ma mantenere le radici. Possiamo cambiare le idee pur mantenendo intatti i principi”.