L’Atletico Terme Fiuggi è pronto a prendersi l’abbraccio della sua città. Domani, sabato 3 ottobre alle ore 15:30, presso l’Officina della Memoria in piazza Martiri di Nassiriya a Fiuggi andrà in scena la presentazione della squadra di mister Incocciati.
L’occasione giusta per conoscere tutti protagonisti della stagione fiuggina che si preparano a vivere una giornata ricca di novità. Grande interesse ci sarà anche per il nuovo progetto che la dirigenza è pronta a lanciare per il centro sportivo Capo I Prati continuando così nel processo di crescita a cui sta dando vita il club. Per i tifosi però ci sarà anche una sorpresa speciale a fare da classica ciliegina sulla torta ad un pomeriggio tutto a tinte rossoblù.
Dopo la sconfitta con il Castelnuovo Vomano all’esordio stagionale, in casa Atletico Terme Fiuggi si pensa al difficile incontro con il Matese, prima trasferta dell’anno, ma anche a migliorare una rosa già di qualità.
L’ultimo colpo messo a segno dal direttore sportivo Maurizio Manfra è stato Fabrizio Melara. L’esterno è cresciuto calcisticamente nella Lazio con cui vanta l’esordio in Coppa Uefa contro il Middlesbrough. Da lì in poi la carriera l’ha portato a raccogliere più di 200 presenze tra i professionisti giocando in piazze importanti come Salernitana, Spal, Carpi o Benevento. Un acquisto di assoluto spessore, ma che non sarà l’ultimo, come conferma lo stesso dirigente fiuggino.
“Dovevamo sostituire Nohman e D’Andrea. Melara è stato un colpo importante, un giocatore d’esperienza che può fare la differenza. Ora continuiamo a lavorare e per ora posso solo dire che non è finita qui, abbiamo un altro colpo in canna.
Ci tengo a ringraziare il patron Mario Ciaccia, il presidente Davide Ciaccia e il direttore generale Chierchia perchè è grazie a loro se ho la possibilità di poter prendere giocatori del calibro di Melara.
La dirigenza per lui ha fatto uno sforzo importante e sicuramente rafforza l’idea di campionato che vogliamo fare.
Vogliamo vivere una stagione d’alta classifica poi come sempre sarà il campo a parlare”
