COLLEFERRO – CASSINO 1-4
COLLEFERRO: Bolletta, Scala, Fiore, Costantini (47’ st Cavallucci), Marini, Moriconi, Taverna (22’ st Proietti), Valentini (25’st Rossi), Salvagni, Prati, Fischetti. A disp. Petrucci, Potenziani, Botticelli, Fratarcangeli. All. Cangiano
CASSINO: Della Pietra, Di Vito (47’ st Masciantonio), Berardi, Cardazzi, De Paola, Mercurio, Corrado (40’ st Pirolli), Darbor, Calcagni, Pontecorvi (43’ st Formisano), Belmani. A disp. Mouton, Campobasso, Amitrano, Schabanaga All. Castellucci
ARBITRO: Caciotti di Albano Laziale
MARCATORI: 8’st Calcagni, 14’st Corrado, 19’st De Paola, 36’st Scala, 45’st Darbor
NOTE: Ammoniti Costantini, Pontecorvi e Berardi
Finisce nella bacheca del Cassino la Coppa Italia numero venticinque della storia dell’Eccellenza nostrana.
La squadra di Castellucci ha battuto con merito il Colleferro, anche se il risultato finale ha finito con il penalizzare oltremisura i rossoneri che fino alla seconda rete azzurra si sono dimostrati avversario valido e tenace nonostante le assenze.
Privo di pedine fondamentali quali Amici, Binaco e Compagnone, Cangiano opta per un 4-3-3 in cui però gli esterni Taverna e Fischetti hanno compiti di accorciare verso il centrocampo più che di assistere Salvagni.
Dalla parte opposta, l’ex tecnico di Sora ed Aprilia sceglie in partenza il 4-2-3-1 con Corrado spesso a ronzare intorno a Calcagni e Belmani e Pontecorvi ad agire sugli esterni, salvo poi modificarlo in un 4-3-3 con il dieci a dar man forte a Cardazzi e Darbor in mediana.
Il primo squillo del match arriva dopo un paio di minuti, ma Della Pietra gestisce senza troppi problemi una punizione di Prati.
All’undicesimo un cross da destra di Fischetti crea più di un grattacapo alla linea difensiva cassinate, ma Salvagni e Taverna non riescono ad intervenire.
Lentamente prende però campo la formazione di Castellucci che al 20′ crea la sua prima palla-gol, ma Bollettasceglie ottimamente il tempo dell’uscita su Belmani lanciato a rete da Corrado.
La partita procede comunque a strappi ed alla mezz’ora i rossoneri costruiscono la loro migliore opportunità.
Su calcio d’angolo Salvagni tocca e fortuitamente libera al tiro Marini, ma l’ex centrale del Palestrina non riesce ad addomesticare la sfera a pochi passi dalla porta avversaria.
Il finale di tempo è di marca rossonera, ma i tentativi di Fischetti prima e Salvagni poi non sortiscono l’effetto desiderato.
Lo 0-0 con il quale si chiude la prima frazione lascia presagire una ripresa caratterizzata dal medesimo equilibrio, invece la partita esplode in una maniera del tutto impronosticabile a partire dall’ottavo minuto.
Tutto nasce da un rinvio troppo tenero di Bolletta che squilibra i suoi compagni in proiezione offensiva.
Cardazzi intercetta sulla mediana ed apre subito sulla destra verso Corrado che punta l’area colleferrina e regala a Calcagni un cioccolatino che per il numero nove vale l’ottava rete dall’inizio della manifestazione e, cosa decisamente più importante, l’episodio che indirizza l’edizione 2015/16.
Subito lo svantaggio, il Colleferro ha una grande reazione, ma la conclusione dalla distanza di Salvagni, indirizzata sotto l’incrocio dei pali, viene smanacciata in angolo da un miracoloso Della Pietra, che pochi minuti prima era già stato reattivo su un tiro di Valentini dal limite.
I tentativi della squadra di Cangiani sbattono però sul raddoppio del Cassino.
Minuto 14: Calcagni tira, Bolletta respinge corto e Corrado corregge da vero rapace nella porta casilina.
Da qui in poi Marini e compagni accusano un comprensibile calo dal punto di vista psicologico ed il Cassino chiude i giochi al 19′ con De Paola, lesto ad approfittare dell’immobilismo avversario su un corner di Pontecorvi.
La squadra di Cangiano rischia di essere travolta, ma il destro di Calcagni è murato a pochi metri dal bersaglio grosso e la rete di Pontecorvi viene annullata per la posizione di offside dello stesso numero 9 sulla traiettoria di tiro.
Improvvisa, a meno di dieci minuti dal novantesimo, arriva la rete della meritata bandiera rossonera ed a siglarla è il più giovane in campo: Riccardo Scala, di professione terzino destro, bravo a correggere in rete il pallone dopo una mischia nell’area azzurra.
Lo stesso numero 2 avrebbe la possibilità di riaprire incredibilmente la contesa al 44′, ma il suo destro viene murato da un difensore.
Miglior sorte ottiene invece la ripartenza del Cassino che a pochi secondi dalla chiamata del recupero cala il poker.
Calcagni fa tutto da solo sulla destra, poi mette al centro dove il giovanissimo Darbor, migliore in campo insieme allo stesso Calcagni ed a Corrado, mette il punto esclamativo su una grande prestazione e fa impazzire di gioia i cinquecento accorsi dalla Città Martire.
Finisce con il trionfo del Cassino che adesso proverà ad aprirsi orizzonti di gloria nella Fase Nazionale della coppa, iniziando il proprio cammino dall’ostacolo sardo.
In attesa di sviluppi da Ghilarza-Taloro Gavoi, in programma per il 20 gennaio ad Oristano, la squadra di Castellucci proverà a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo anche in campionato, cercando di attaccare un secondo posto che attualmente dista nove punti.
Ed il Colleferro?
Esce a testa alta, altissima, dopo una manifestazione che lo ha portato a raccogliere scalpi importanti come quelli di Gaeta, Sporting Città di Fiumicino e Nuova Monterosi.
Cangiano ha avuto le risposte che voleva dai suoi ragazzi e, pur consapevole di aver perso contro la favorita d’obbligo, può legittimamente recriminare sugli episodi che sono girati a favore altrui.
La Coppa Italia di Eccellenza resta un tabù per chi vorrebbe bissare un precedente successo: chi ci prova, dopo averla già vinta, fatalmente la perde.
Anche questo fa parte del suo fascino.