Come ampiamente ipotizzabile continua a far rumore nel nostro ambiente la separazione annunciata nella giornata di ieri tra il Città di Ciampino ed Enrico Baiocco.
A far luce sulle ragioni che hanno spinto il club rossoblu a privarsi delle capacità del bravo tecnico rovianese provvede il presidente Antonio Cececotto, contattato dalla nostra redazione poche ore fa.
Presidente, la scelta di accomiatarsi da Baiocco continua a far rumore nel nostro settore.
Perchè siete giunti a questa determinazione ad una manciata di giorni dal via?
“Alla base di questa decisione, di cui mi assumo in prima linea come sempre le intere responsabilità, vi sono delle divergenze sorte alcuni mesi fa tra mister Baiocco e l’altro presidente del club, Fortuna.
Queste diversità di opinioni sono sorte nello scorso mese di maggio e si sono protratte nel tempo.
Alla fine, ho ritenuto opportuno decidere di interrompere il rapporto con il tecnico”.
Può confermarci che Baiocco non aveva ancora sottoscritto l’accordo con voi per la prossima stagione e dunque è libero di accasarsi altrove?
“Sì, lo confermo.
Proprio in questi giorni stavamo limando gli ultimi dettagli con il mister, ma la ratifica non era ancora arrivata.
Colgo l’occasione per salutare e ringraziare Enrico Baiocco, nei cui confronti la stima per la persona e per il tecnico resta immutata”.
Resta il fatto che adesso mancano pochi giorni all’inizio della stagione.
“Lo so, e probabilmente questa decisione dovevo prenderla prima.
Quando sono sorti i problemi tra l’allenatore e l’ex direttore sportivo Drago, forse avremmo dovuto separarci da entrambi perchè in casi come questo chi resta acquisisce una forza eccessiva all’interno della struttura e non è un bene”.
Ha sorpreso la scelta di affidare la panchina a Mancinelli.
“Roberto gode della mia massima fiducia e la decisione di affidargli la guida della prima squadra rientra in pieno nella filosofia del Città di Ciampino che gli allenatori ama crescerseli in casa.
Peraltro, con il campionato ormai alle porte sarebbe stato un azzardo affidarsi ad un allenatore che non conosceva l’ambiente”.
Non è un azzardo anche assegnare un ruolo così delicato ad un tecnico alla prima esperienza?
“Roberto Mancinelli vanta un curriculum da calciatore che in pochi hanno nella nostra regione ed ormai conosce alla perfezione la società.
Aggiungo anche che è in possesso del patentino Uefa B e dunque può andare in panchina anche da solo.
L’eventuale presenza accanto a lui di Simone Santoni rappresenta un’ipotesi che valuteremo solo più avanti.
Simone non ha diretto l’allenamento di ieri, come ho letto da qualche parte, perchè da due giorni è vicino alla moglie che sta per dare alla luce il loro primogenito.
Lo ripeto, l’allenatore sarà Roberto Mancinelli”.
Nel frattempo, continua a far discutere la vostra collocazione nel Girone B, a differenza dell’Almas che è stata inserita nell’altro raggruppamento.
“Premetto che non ho nulla contro l’Almas, ma questa situazione fatico ad accettarla.
Tra il Fuso ed il Superga esiste una distanza di settecento metri e dunque mi rimane davvero difficile spiegarmi il perchè di questa decisione da parte del Comitato.
Se è solo questione di sede legale, allora potrei cambiarla.
Quella del mio commercialista è in piazza Barberini.
Magari in questo modo potremmo essere inseriti nel Girone A…
Tra le spese da sostenere nell’uno o nell’altro raggruppamento ballano qualcosa come undicimila euro.
Situazioni come questa possono anche indurre un presidente a rinunciare ad una prima squadra per dedicarsi esclusivamente al settore giovanile…”.




