Tra le realtà più interessanti del Girone B di Eccellenza c’è sicuramente il Cedial Lido dei Pini.
Ottenuta la storica promozione in Eccellenza nel maggio scorso, il club del presidente Montioni si sta ripetendo ad alti livelli anche tra le big della nostra regione.
Merito di un gruppo di lavoro, tecnico compreso, rimasto quasi inalterato rispetto alla passata stagione, ma anche di una società che ha saputo strutturarsi in modo efficace per non vivere il salto di categoria come l’emozione di un attimo ma come un possibile trampolino per obiettivi, chissà, ancora più suggestivi.
Guido Zenga è il giovane direttore sportivo del club.
Tra una manciata di giorni soffierà su trenta candeline ed ai suoi ragazzi chiederà un dono speciale.
Ce lo ha rivelato nel corso di una breve ed interessante chiacchierata.
Direttore, trenta punti in diciotto partite rappresentano una sorpresa o sono ciò che vi aspettavate ad inizio campionato?
“Diciamo che non ci aspettavamo di fare così bene a questo punto del torneo.
Sinceramente pensavamo di aver allestito una buona squadra, ma siamo pur sempre una matricola e siamo al di sopra di quanto ci eravamo prefissati”.
Attualmente siete a sei punti dalla seconda piazza.
Può diventare quello un obiettivo concreto per voi o pensate che non sia ancora venuto il momento per tentare il grande salto?
“Questa è una cosa che è uscita nei giorni scorsi in società che comunque non si tira indietro nel caso.
Magari potessero accorciarsi o anche azzerarsi questi sei punti di distacco.
La priorità però resta la fatidica quota quaranta, quindi fare ulteriori dieci punti, sfruttando un calendario che nelle prossime partite, sulla carta, ci sorride.
E poi vedere che succede negli scontri diretti, dove non abbiamo mai sfigurato con nessuno.
Il secondo posto può diventare un obiettivo, però adesso è bene che noi tutti ci concentriamo sull’ottenimento matematico della quota-salvezza”.
Di qui al prossimo 14 febbraio affronterete in rapida successione Colleferro, Nettuno, Gaeta e Lariano.
Il Cedial Lido dei Pini si giocherà il proprio campionato di qui ad un mese?
“Sì, penso anch’io che le prossime settimane saranno molto importanti.
Se supereremo queste quattro partite in un certo modo, potremo affrontare il successivo periodo di campionato ed i relativi, possibili, scontri diretti con la consapevolezza magari di essere ancora lì e di potercela giocare con maggiore spensieratezza.
Starà a noi trasformare i match successivi in gare di vertice.
Prima, però, lo ribadisco ancora una volta, pensiamo a centrare l’obiettivo inziale che era e resta la salvezza”.
A differenza di quanto accadeva nelle scorse stagioni, quando spesso le squadre che salivano dalla categoria inferiore andavano a modificare fortemente la propria rosa, voi avete scelto una strategia opposta con la conferma di buona parte del gruppo.
Può essere questa una nuova frontiera anche per altri club in futuro?
“E’ vero, a volte le rose vengono un po’stravolte in caso di salto di categoria, però noi eravamo consapevoli di avere già una squadra importante in Promozione con parecchi giocatori che già avevano disputato il Campionato di Eccellenza negli anni passati.
Questo ci ha aiutato nel momento in cui insieme al mister ci siamo trovati a dover stilare una rosa per l’anno successivo.
Poi, è chiaro che il salto di categoria non è cosa da poco, quindi siamo dovuti andare a prendere quei tre o quattro giocatori esperti vedi i vari Cirilli, Giudice, Porcari, lo stesso Drago un 96 che in passato ha fatto sempre la D.
Per noi è stato fondamentale mantenere intatta l’ossatura vecchia, che tutt’oggi è assai importante, inserendo quei pezzi che ti permettono di stare tranquillo.
Se poi questa possa essere una politica giusta, dipende dal riscontro reale della rosa che hai a disposizione”.
Aldo Panicci è un tecnico che per qualche stagione è stato immeritatamente accantonato dal nostro calcio e che con voi si sta prendendo più di una rivincita…
“Il mio giudizio sul mister non può che essere positivo.
Io ho avuto la fortuna di essere allenato da lui a Nettuno in Promozione e da lì è nato un rapporto umano e lavorativo.
Gli dico sempre che è un professionista mancato perchè, dipendesse da lui, passerebbe tutto il giorno sul campo.
Aldo non perde mai l’occasione per studiare ed aggiornarsi, è un tecnico preparatissimo.
Ama provare situazioni di gioco.
Si dedica a trecentossenta gradi alla squadra.
Magari in passato aveva vissuto esperienze negative, ma è stato bravo a ripartire ed a sfruttare qualità che non scopro certo io”.
Voi e l’Anzio nelle prime posizioni nel Girone B di Eccellenza, il Team Nuova Florida ed il Racing Club molto competitive in Promozione.
A suo giudizio si sta spostando verso il litorale il baricentro del nostro calcio regionale?
“In passato da questa zona sono sempre uscite belle squadre.
Penso all’Anzio che ha vissuto tante stagioni in Serie D o al Nettuno si è tolto belle soddisfazioni in Eccellenza.
Questo è sempre stato un punto focale del nostro calcio regionale.
Ora stanno emergendo realtà nuove, molto competitive e strutturate come il Racing Club, l’UniPomezia e lo stesso Team Nuova Florida che personalmente conosco bene e dove ho tanti amici.
Magari, da qui a qualche anno assisteremo ad un monopolio da parte del litorale.
Almeno, è questa la mia speranza (sorride)…”.
Il 2015 si è da poco concluso.
Zenga a chi assegnerebbe la palma di migliore del Cedial Lido dei Pini e su quale aspetto, invece, dovete ancora lavorare per crescere?
“Sarebbe facile fare il nome di qualche ragazzo che nell’anno appena trascorso si è un po’ elevato rispetto agli altri.
Faccio però il nome di Panicci, perchè comunque è riuscito a tirare fuori il 110% da ogni giocatore attraverso l’impegno e la mentalità che ha saputo trasmettere a tutti, compiendo questo miracolo sportivo.
Aspetti da migliorare ce ne sono ancora diversi.
Siamo una realtà piccola, malgrado abbiamo tanti aspetti positivi, però possiamo e dobbiamo crescere ancora molto sotto il profilo gestionale ed organizzativo”.
Domanda da un milione di dollari: chi vincerà il campionato e quale sarà il piazzamento finale del Cedial Lido dei Pini?
“Secondo me, il girone lo vincerà il Città di Ciampino, nonostante questa piccola flessione e nonostante l’Anzio sia lì ad una manciata di punti.
Per quanto riguarda noi, visto che tra pochi giorni festeggerò trent’anni, vorrei chiedere ai ragazzi di posticipare il regalo e farmelo direttamente a maggio, chiudendo tra le prime cinque”.