A cura di Carlo Edoardo Canepone
Confermarsi dopo una grande stagione non è mai facile, figuriamoci dopo un exploit come quello del Certosa della passata stagione. Il club neroverde, però, ha tutta l’intenzione di continuare a stupire e il passaggio del turno di questo pomeriggio in Coppa Italia lo testimonia. Noi di Sport in Oro abbiamo raccolto le impressioni a caldo di uno dei nuovi volti del club di via di Centocelle, Alessandro Di Mario, che si è espresso così tra presente e prossimo futuro:
“Alessandro, oggi nonostante la sconfitta per 1-2 riuscite a superare il turno in Coppa Italia. Che tipo di partita è stata?”
“In entrambe le partite (all’andata era terminata 4-5 per i neroverdi) eravamo in controllo, poi nel secondo tempo è calata un po’ l’attenzione. Abbiamo rischiato, ma questo ci deve far capire che dobbiamo rimanere sempre concentrati per tutti i 90 minuti senza lasciare nulla agli avversari, altrimenti ci complichiamo le cose”
“Tu sei arrivato da poco in società, come ti sei ambientato tra staff e nuovo gruppo?”
“In realtà già lo scorso anno ero andato a parlare con il DS Paolo Michesi, ma alla fine non si fece nulla. Quest’anno invece abbiamo trovato subito l’accordo. Fin dai primi giorni ho respirato aria di serenità e allo stesso tempo di serietà. Se nell’ambiente si parla così bene del Certosa ci sono dei motivi e vi assicuro che non è facile trovare società così, dallo staff ai ragazzi fino ai preparatori atletici. Mi sono subito calato nella nuova dimensione grazie a tutti loro e sono molto felice”
“Dopo la straordinaria stagione appena trascorsa, quali sono le ambizioni del club?”
“Diciamo che quando fai un campionato di vertice, tutti quanti da dentro a fuori dal campo cercano sempre di migliorarsi quindi ovviamente guardiamo la parte alta della classifica, ma sappiamo che stiamo facendo un girone molto dispendioso a livello di orari e trasferte contro squadre ben organizzate e sappiamo che sarà una battaglia in ogni gara e la partita di Coppa di oggi lo ha dimostrato. Nessuno molla mai nulla”
“E invece a livello personale quali sono le tue ambizioni?”
“Lo scorso anno per me è stata una stagione molto sfortunata perché dopo aver contratto il Covid, ho avuto anche due infortuni importanti, uno al flessore e l’altro al ginocchio. Per me quest’anno l’obiettivo è giocare più partite possibili e segnare gol per aiutare la squadra”
“Ci dai un tuo parere sui due gironi e sulla tua ex squadra, il Campus Eur, che sta andando benissimo?”
“Secondo me nel Girone A ci sono tre squadre che possono lottare che sono Pomezia, Rieti e Civitavecchia, anche se quest’ultima è partita un po’ in ritardo. Nel B invece c’è qualche squadra in più anche se si sta creando un piccolo solco. Per quanto riguarda il Campus Eur sono contento per il mister e i ragazzi che sono rimasti, era un bel gruppo e gli faccio un grande in bocca al lupo sperando magari di poterci incontrare in Coppa Italia, sarebbe bello”
“Domenica arriva uno scontro diretto importante con l’UniPomezia…”
“Esattamente come quella di Gaeta, quella di domenica sarà un’altra gara impegnativa. Sarà un confronto con una grande squadra con grandissimi giocatori, Lupi su tutti. Inoltre siamo entrambe ancora imbattute e sicuramente daremo tutti il 100% per raggiungere il risultato”
“A proposito di Gaeta, cosa vi siete detti dopo il pareggio arrivato in quel modo?”
“Parto dicendo che a livello mentale quella di Gaeta è una trasferta difficile, vai lì il giorno prima e giochi la mattina presto. Se prima della gara mi avessero pronosticato il pareggio sarei comunque stato contento, poi però se vediamo come in realtà è arrivato, un po’ di rammarico c’è, anche se alla fine è un risultato che ci può stare visto che rimaniamo in scia a chi è in vetta, ma con una partita in meno”