Di Alessandro Bastianelli.
Con la doppietta siglata stamattina all’Albalonga, fermata sul 2 – 2 in casa, Mauro Ciccarelli, attaccante del Pomezia, sale a quota nove reti in campionato, appaiato ora a Mirko Forcina dei rivali odierni.
Un inizio di campionato davvero esaltante quello del bomber ex-San Michele, che dopo alcuni anni di “purgatorio” in Promozione è tornato sui palcoscenici più consoni per uno dei bomber più prolifici del Lazio.
“Questa doppietta è soprattutto per me – afferma Ciccarelli, contattato dalla nostra redazione nel post-gara – e mi ripaga di anni di sacrifici spesi in Promozione. Segnare all’Albalonga, quest’oggi, ha un gusto speciale: mi gratifica delle scelte che ho compiuto in passato e, dall’altra parte, permettono al Pomezia di conquistare un punto d’oro su uno dei campi più difficili della categoria”.
Il pareggio, infatti, permette alla compagine pometina di tenersi a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione, dopo un inizio di stagione piuttosto caldo.
“Purtroppo la sfortuna non smette di tormentarci – continua Ciccarelli – Muratore e Cardella si sono recentemente fatti male e staranno fuori almeno un mese, paghiamo un prezzo troppo alto all’infermeria dall’inizio del campionato.
La nostra fortuna però è quella di essere un gruppo di bravi ragazzi, molto coesi e determinati nel perseguire i nostri scopi.
Anche i giovani riescono a inserirsi bene, penso a Manuel Ferrara, un ragazzo della Juniores, che oggi ha giocato per la prima volta con noi ed ha fatto molto bene, o a Sales, un ’98 che fa presenza fissa in prima squadra da inizio anno. I giovani – aggiunge Ciccarelli – possono rendere al meglio solo se hanno attorno un gruppo che glielo permette”
Gli ultimi spunti Ciccarelli li lancia su due questioni importanti.
Gli abbiamo chiesto se fosse d’accordo con chi, tra gli addetti ai lavori, afferma che non ci sia quasi più differenza tra Eccellenza e Promozione, visto il deficit tecnico accumulato dalla massima serie negli ultimi anni.
Ciccarelli va controcorrente: “Credo che ci sia un po’ di superficialità in queste affermazioni.
Io che ho vissuto entrambi i contesti posso dire che c’è differenza sin dai tempi degli allenamenti: allenarsi alle tre come si fa in Eccellenza è sintomo di maggior professionalità ed aiuta le prestazioni fisiche, mentre in Promozione ci si allena tardi e con molti ragazzi che hanno a che fare con impegni lavorativi extra calcistici.
Il girone B – prosegue il bomber rossoblu – ha campi molto difficili: Colleferro, Cassino, Albano, tutte piazze che dispongono di grandi giocatori e mezzi importanti. Non trascuriamo che oggi l’Albalonga ha giocato per quasi tutta la partita in dieci, rimontando al nostro iniziale vantaggio.
Forse – analizza Ciccarelli – la regola degli under pesa sul livello tecnico, ma tra Eccellenza e Promozione la differenza c’è e si vede”.
La chiosa Ciccarelli la dedica al suo Pomezia, che insieme al suo arrivo e a quello di tanti altri giocatori ha riacquisito la denominazione cittadina.
“Chiamarsi Pomezia è importantissimo, perchè qui c’era molta disaffezione dopo i tragici eventi del fallimento.
Certo – ammette Ciccarelli – più importante del nome sono i risultati, quelli che sinora ci sono mancati, ma il progetto della società è lungo e serio, e questo lo si vede soprattutto dalla gestione del settore giovanile.
A Pomezia si cerca di fare le cose per bene e sono felice di essere approdato in questa bella realtà”.




