Era il 6 settembre scorso quando sul campo in terra battuta di Arce Loreto Macciocca si è preso la responsabilità di presentarsi davanti al portiere avversario per battere il calcio di rigore concesso dall’arbitro all’ultimo istante di gioco.
Rincorsa, destro secco, palla sotto l’incrocio dei pali e gol dello 0-1.
È iniziata così la storia in Eccellenza del Città di Ciampino.
“Gli ho fatto portare le paste il martedì successivo, in quanto per lui si era trattato dell’esordio in questa categoria”.
Parole firmate Stefano Martinelli che arrivano direttamente dall’interno dello spogliatoio e spiegano meglio di molte altre come l’ex Ostiamare si sia calato sin dal primo momento nella nuova realtà, senza mai porsi al di sopra degli altri, come invece un giocatore con la sua carriera avrebbe potuto.
Quando questa estate aveva deciso di sposare il progetto dei presidenti Cececotto e Fortuna, si era presentato al sito ufficiale della Polisportiva con una promessa: “Vorrei realizzare almeno 8 reti in campionato”.
Detto, fatto.
Da leader silenzioso quale è, si è messo al lavoro diventando un esempio per tutti i compagni di squadra sia dentro che fuori il rettangolo verde a partire dal ritiro estivo, durante il quale si è spesso misurato anche in memorabili sfide a traversone con gli altri ‘grandi’ del gruppo.
Mostra in ogni istante tutta la sua professionalità, la sua abnegazione e le sue eccelse qualità tecniche.
Si è anche sacrificato tatticamente per il bene della squadra, retrocedendo di qualche metro il proprio raggio d’azione (riducendo quindi le sue possibilità di trovare la via del gol) senza mai polemizzare.
Tutto questo però non gli ha impedito di entrare con regolarità nel tabellino dei marcatori. In meno di quattro mesi ha segnato in tutti i modi, sia in campionato sia in Coppa Italia.
E l’obiettivo è stato raggiunto.
Gol su rigore.
Gol splendidi da centrocampo – vedere alla voce ‘Colleferro’ – Gol su punizione, da rapinatore d’area o con un delizioso pallonetto, come quelli messi a segno domenica scorsa contro il Gaeta.
Una tripletta che ha permesso a Macciocca di mantenere la parola data e di raggiungere un traguardo personale che è impensabile per molti suoi colleghi: 100 reti in campionato.
In carriera, Coppa Italia compresa, è a quota 115.
Molti (anzi, praticamente tutti) tra C1, C2 e Serie D.
Il classe 1984, infatti, nelle sue precedenti esperienze ha militato in club blasonati come Lanciano, Gualdo, Pomezia, Palestrina e Ostia Mare.
Anche con queste maglie ha realizzato marcature importanti: “Dovessi stilare un podio dei miei gol più emozionanti – ha dichiarato Macciocca – certamente includerei il rigore dell’1-1 trasformato al minuto 92 della sfida contro la Salernitana con cui il Palestrina fermò i granata, che avrebbero poi vinto il girone G di Serie D.
Non posso poi non citare la rete realizzata con il Gualdo contro il Pisa nei sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C nel novembre del 2004.
Era il mio secondo anno in prima squadra, avevo solo vent’anni, e mi tolsi la soddisfazione di battere un portiere come l’indimenticabile Francesco Mancini e di eliminare dalla competizione un club con una storia prestigiosa.
Infine, porrei tutti sullo stesso gradino i gol segnati con il Pomezia nell’annata 2009-2010, quando abbiamo conquistato la C2”.
(Ufficio Stampa Pol. Città di Ciampino)