Tra le società più serie e accreditate del campionato di Promozione, troviamo sicuramente l’Atletico Morena dei presidenti Enzo e Mauro Fabrizi.
Il club di via Pazzano, da diversi anni, sta disputando la categoria ad alto livello, sfiorando più volte il salto verso il massimo campionato regionale. Due anni fa raggiunse la finale di Coppa Italia, poi persa a Viterbo contro la Fonte Meravigliosa ai calci di rigori e lo scorso anno centrò il secondo posto, miglior piazzamento nella storia della squadra.
I successi passano dalle scelte accurate dei due presidenti, che nel segno di una piena continuità progettuale, stanno migliorando la situazione, un tassello alla volta.
Da diversi anni, stanno lavorando a Morena l’esperto e professionale direttore generale Emiliano Leva, il direttore sportivo Damiano Grillo e l’allenatore Claudio Fabrizi.
Proprio con quest’ultimo, abbiamo fatto il punto della situazione sulla prima parte di stagione dell’Atletico Morena, che nella giornata di ieri ha vinto allo scadere l’andata del match degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Morandi.
Mister, state attraversando un buon momento di forma. Come prosegue il tuo lavoro, ormai continuo da diversi anni grazie al sostegno e alla vicinanza di presidenza e dirigenza?
“Siamo in un buon momento di forma, sia fisica che tecnico-tattica. Delle ultime sette partite, ne abbiamo vinte sei.
Lavorando con ragazzi giovani, è fisiologico che ci voglia più tempo per trovare la giusta sintonia e mentalità ed alzare il livello delle prestazioni.
La fortuna per me è poter lavorare con giocatori e soprattutto uomini di spessore come Matteo Botti, Roberto Pisapia e Gianluca Di Gennaro che, aldilà dell’età, rimangono esempi importanti su cui puntare per la costruzione della giusta mentalità della squadra.
Allo stesso tempo, la fiducia della società con la quale ormai sono legato da quattro stagioni e che permette che il mio lavoro sia messo al centro del progetto, così che si possano raccogliere i frutti in termini di prestazioni e punti e che ringrazio per la possibilità e la continuità che al giorno d’oggi non è cosa scontata. ”
Ieri, avete vinto il primo dei due match che affronterete contro il Morandi in Coppa. Come gestirai il doppio impegno, dato che state risalendo la classifica in campionato?
“Alleno un gruppo di ragazzi che hanno fame, a prescindere dalla competizione.
Anche contro il Morandi, hanno dimostrato la voglia di vincere la partita e il gol a cinque minuti dalla fine ne è la dimostrazione.
Dobbiamo ancora giocare novanta minuti che saranno durissimi perchè loro sono veramente una grande squadra per la categoria.
Noi, tuttavia, abbiamo un conto aperto con questa competizione e poco importano i calcoli perchè sappiamo dove vogliamo arrivare e lavoreremo per questo.
Tra coppa e campionato, non ci sono preferenze, dato che abbiamo instaurato una mentalità che ci impone di giocare ogni partita per vincere contro chiunque. Riuscirci è ovviamente complicato, ma i sacrifici e la volontà che ci mettiamo ce lo impone.”
L’energia che avete acquistato nelle ultime partite può derivare anche dagli aiuti provenienti dall’ultimo calciomercato, con il ritorno di giocatori storici che hanno già vestito la maglia dell’Atletico Morena in passato?
“Prima che un gruppo, siamo una famiglia. Le difficoltà ci hanno unito e i ragazzi hanno il merito di non aver mai mollato, quando in tanti lo avrebbero fatto.
I nuovi arrivati sono parte integrante e sembra che siano con noi da sempre. I fratelli Lunghi aumentano il peso specifico di una rosa giovane e saranno determinanti. Con Nico Federici c’è un legame speciale ed averlo ritrovato, è per me motivo di grande felicità.
Permettimi una menzione anche ai ragazzi che ci hanno lasciato a dicembre e che ringrazio, soprattutto Alessandro Pastore. Vederlo affermarsi in altre realtà, è motivo di orgoglio. ”
Chiuderei, con un augurio per il nuovo anno, dato che siamo ancora all’inizio.
“Il nostro 2024 è iniziato nel migliore dei modi. Sappiamo che senza sacrificio e sudore non arriverà niente e siamo focalizzati su questo. Come noi, anche le altre squadre alzeranno l’asticella. Noi siamo affamati, siamo a caccia. Vediamo cosa riusciamo a raccogliere.
A cura di Francesco Mancini