Colleferro, parla Otero: “Era troppo importante vincere a Monte San Biagio”

Colleferro, parla Otero: “Era troppo importante vincere a Monte San Biagio”

Il Colleferro ha ingranato la quinta.

La squadra di mister Stefano Scaricamazza ha sbancato per 2-1 il campo del Monte San Biagio, ottenendo il quinto successo consecutivo.

Ma non è stata affatto una partita semplice, come conferma la mezzala classe 1995 Pau Otero, arrivato a dicembre dal Campus Eur.

“Sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà sia per le dimensioni del campo, sia per la grande grinta della squadra avversaria che tra l’altro è composta da diversi giovani che corrono tanto e hanno qualità – dice lo spagnolo, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Noi abbiamo segnato presto il gol del vantaggio con Oduamadi, ma successivamente abbiamo fatto fatica a sviluppare il nostro gioco da dietro e abbiamo subito l’1-1 poco prima dell’intervallo.

A quel punto è stata decisiva una giocata individuale di Oduamadi che è certamente l’elemento più forte di questa categoria.

L’immediato 2-1 è stato un colpo duro per i nostri avversari che sono andati sotto all’intervallo.

Nel secondo tempo c’è stato equilibrio: loro hanno costruito qualche occasione, soprattutto su palla inattiva, mentre noi ne abbiamo avute un paio con Fiorentini e Canu.

Sapevamo i risultati delle altre concorrenti e quindi siamo scesi in campo con la consapevolezza che i tre punti erano fondamentali”.

Nel prossimo turno il Colleferro ospiterà il Vicovaro: “Sarà un’altra partita difficile contro un avversario che verrà qui a battagliare.

Loro sono in piena corsa per la salvezza, ma al tempo stesso non hanno pressioni di far risultato per forza e possono giocare liberi mentalmente.

Noi, invece, abbiamo l’obbligo di vincere, ma adesso stiamo bene e vogliamo continuare su questa strada”.

Il Colleferro rimane appaiato al Certosa al secondo posto, ma ha allungato sul Gaeta quarto: “La corsa è ancora aperta – dice Otero – Noi e il Certosa abbiamo un leggero vantaggio, ma non escludo ancora il Gaeta e nemmeno il Città di Anagni che ha un allenatore come Cangiano che conosco benissimo”.

Lo spagnolo conclude parlando della sua esperienza nel club rossonero: “Mi avevano già parlato bene di questa società, ma da quando sono qui ho addirittura trovato un ambiente migliore di quello che pensavo.

Da cinque anni sono in Italia e non ho mai trovato un club di questo tipo con una dirigenza incredibilmente vicina alla squadra”.

 

(Ufficio Stampa Colleferro)