DI LORETO: “SOLO GIOCANDO CON UMILTA’ POSSIAMO USCIRE INDENNI DA VITERBO”

DI LORETO: “SOLO GIOCANDO CON UMILTA’ POSSIAMO USCIRE INDENNI DA VITERBO”

I dieci punti raccolti nelle ultime quattro uscite hanno un significato ben preciso: la crescita del Villanova è costante ed il quarto posto in coabitazione con Nuova Sorianese e Ladispoli può esser considerato tutto fuorchè casuale.

“Siamo estremamente soddisfatti, non possiamo certo negarlo e leggere contentezza negli occhi del presidente Armeni ci riempie di orgoglio e di ulteriore carica – esordisce il tecnico Cristiano Di Loreto – Se ad inizio anno ci avessero detto che avremmo conquistato ventotto punti nelle prime sedici giornate, probabilmente non ci avremmo creduto”.

La ricetta dei tiburtini è semplice, quanto efficace.

“Questo gruppo è compatto, coeso dal primo all’ultimo elemento e posso dire con fierezza che è certamente il migliore che abbia mai allenato.

In questa squadra nessuno si sente ai margini e grande merito va ai più esperti perchè fungono da traino nei confronti dei giovani.

Domenica scorsa ho dovuto destinare sei ragazzi alla tribuna ed al termine del match sono venuti tutti negli spogliatoi a complimentarsi con coloro che avevano giocato”.

L’impatto degli ultimi arrivati è stato più che positivo.

“Abbiamo fatto pochi ritocchi nel corso della sessione invernale.

I due ’94 Persichetti e Palmieri stanno giocando con continuità.

Basciani finora non ha avuto spazio, ma presto avrà le sue opportunità e non dimentico Persia, che ha avuto modo di esordire appena arrivato e saprà darci una mano anche nel prossimo futuro”.

Ora incombe il delicato snodo di Viterbo.

“Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere un’intervista di Massimo Castagnari che sottolineava di aver caricato forse troppo il match con i gialloblu.

Noi dovremo cercare di mantenere la tranquillità e giocarcela secondo le nostre possibilità.

Come strappare un risultato positivo al Rocchi?

Possiamo riuscirci solo se faremo una partita da Villanova, giocando con umiltà e senza fare i fenomeni.

Inutile girarci intorno, loro ci sono superiori come organico e noi dovremo essere bravi ad occupare bene gli spazi, concedendo loro pochi metri sul terreno di gioco.

La Viterbese Castrense ha una rosa che sarebbe competitiva anche nella categoria superiore, quindi noi non abbiamo nulla da perdere.

Vista la nostra attuale condizione in classifica, probabilmente questo è il momento migliore per affrontarli”.

Vietato essere remissivi.

“Vorrebbe dire consegnarsi e perdere.

Non dobbiamo lasciarci intimorire, ma giocarcela a viso aperto”.

Nonostante il grande campionato della sua squadra, un pizzico di invidia nei confronti di Solimina c’è.

“Un giorno mi piacerebbe molto allenare una squadra come la sua, anche se capisco che un’opportunità del genere ha i suoi pro ed i suoi contro, viste le pressioni che naturalmente porterebbe con sé…”.

Se nella prossima stagione non fossero presenti corazzate come Rieti e Viterbese Castrense, magari il club potrebbe essere invogliato ad alzare l’asticella degli obiettivi stagionali…

“Questa domanda andrebbe fatta al presidente (ride)

Io posso dire soltanto che, quando Massimo Armeni ha deciso di spostarsi qui a Villanova, ha trovato praticamente solo macerie.

Non c’era nulla ed il club ha realizzato qualcosa di fantastico, riuscendo nel giro di poche stagioni a diventare la società di riferimento del comprensorio.

Tuttavia, se un giorno il patron si facesse tentare, credo che Villanova sarebbe pronta a giocarsi le sue carte per un eventuale salto di categoria”.