Alcune settimane fa, in seguito al Consiglio Federale del 19 aprile scorso, il direttore Raffaele Minichino ha destinato una corposa e dettagliata pagina di “Sport in Oro” al tema della violenza nei confronti degli arbitri, chiedendo a viva voce che si adottassero provvedimenti più severi all’indirizzo di quei tesserati che si rendono protagonisti di atti inaccettabili e meritevoli di una condanna senza appello.
Nella giornata odierna il Comitato Regionale Lazio ha reso noto che verranno giustamente adottati provvedimenti drastici nei confronti dei violenti e delle società in cui militano.
D’ora in avanti i club verranno penalizzati di due punti nel caso in cui una gara venisse sospesa a causa dell’aggressione nei confronti del direttore di gara da parte di un loro tesserato ed i protagonisti saranno puniti con squalifiche pluriennali.
Una decisione sacrosanta e che sposiamo in pieno, riportando per esteso il testo del comunicato emesso.
“Con l’applicazione delle nuove disposizioni introdotte dal Consiglio Federale del 19 aprile u.s., le sanzioni a carico di tesserati, che si rendono protagonisti di atti di violenza (anche verbali) nei confronti degli arbitri sono state inasprite, arrivando anche ad essere raddoppiate nei loro minimali.
Le conseguenze di queste nuove disposizioni prevedono altresì, a seguito della sospensione di una gara in caso di aggressione all’arbitro designato, che la società venga penalizzata di 2 punti in classifica, oltre alla squalifica pluriennale del tesserato colpevole dell’atto violento ai danni dell’arbitro.
Il Comitato Regionale Lazio, che già da alcune settimane ha messo in atto una serie di confronti con le componenti del mondo del calcio (arbitri, allenatori e calciatori) e dai quali è emersa la volontà comune di porre freno all’escalation di violenze, non solo nei confronti della classe arbitrale ma anche tra gli stessi tesserati, ribadisce la ferma volontà di riportare il gioco del calcio negli ambiti che gli competono, che sono quelli della lealtà sportiva e del rispetto anche in presenza di una accesa competizione agonistica.
Le componenti calcistiche incontrate, che hanno manifestato la massima collaborazione, si sono impegnate a fare la propria parte nel sensibilizzare i rispettivi associati affinché ci sia il contributo di tutti per ridare serenità al movimento.
A questo proposito, in collaborazione tra CRL, AIA, AIC e AIAC viene lanciata una campagna di sensibilizzazione denominata “Diamoci una mano per fermare la violenza”, che si svilupperà attraverso la distribuzione alle società di locandine (da affiggere presso i campi di gioco) e post da diffondere attraverso i canali social delle società.
Il Comitato Regionale Lazio, consapevole che il calcio dilettantistico ha un ruolo sociale di grande valore e importanza, ritiene che le aberrazioni sociali che, purtroppo, caratterizzano i nostri tempi, vadano tenute fuori a tutti i costi, fornendo, soprattutto nell’ambito giovanile, esempi formanti di principi sani e educativi.
Pertanto, si chiede alle società di farsi portatrici di messaggi di serenità e promotrici di opere di sensibilizzazione presso i propri tesserati, iniziative alle quali il Comitato Regionale è disponibile a dare il massimo supporto, sia per creare un clima di massima tranquillità per questo finale di stagione, sia per evitare che un gesto di follia di qualche minuto o anche solo di un attimo spezzi i quei bellissimi sogni ed emozioni che soltanto il calcio sa regalare”.