DOMANI IL BATTESIMO DI FUOCO DEI GIOVANISSIMI FB: BELLINATI E BRAMANTE CI PRESENTANO VIGOR – TOR TRE TESTE

DOMANI IL BATTESIMO DI FUOCO DEI GIOVANISSIMI FB: BELLINATI E BRAMANTE CI PRESENTANO VIGOR – TOR TRE TESTE

Di Liliana Nicoletta

Poco più di qualche ora e si parte per un nuovo inizio con i giovanissimi fascia B pronti a vivere il loro primo anno di agonistica. Il campionato parte forte, ad aprire la competizione troviamo due squadre che non hanno bisogno di presentazioni : la Vigor Perconti di mister Francesco Bellinati e la Nuova Tor Tre Teste guidata da Daniele Bramante.

Abbiamo chiesto a mister Bellinati che squadra pensa di avere e quali siano i punti di forza: “In questo momento non mi sento da dire quali siano i nostri punti di forza, parliamo di una squadra sicuramente forte ma ancora tutta da scoprire, che dopotutto si affaccia per la prima volta all’agonistica; questo deve essere un campionato di crescita in modo tale da costruire un gruppo pronto e compatto per l’anno successivo”.

Abbiamo rivolto la stessa domanda a mister Bramante, sicuro di avere “una rosa ampia e che mi permette di fare in ogni partita delle scelte in base alle caratteristiche dell’avversario, oppure semplicemente in base allo stato di forma dei miei giocatori. Detto questo – aggiunge Bramante – credo che il nostro punto di forza sia la nostra fase offensiva. Abbiamo giocatori di grande qualità e di spinta, sono molto rapidi e questa loro caratteristica può mettere in difficoltà l’avversario”.

Gli obbiettivi di stagione delle due compagini sono ben chiari.

Mister Francesco Bellinati è sicuro del suo lavoro: “In questa categoria, differentemente dalla Juniores, il mio obiettivo non è vincere ma insegnare ai ragazzi a giocare a calcio. Certo, la vittoria ci interessa, ma penso sia un surrogato degli altri obiettivi, se giochiamo bene ed impostiamo delle giuste basi la vittoria verrà da sé”.

Dal canto suo Bramante sa che “la Nuova Tor Tre Teste è una grande società e che vincere in questa fase sarà difficile, ma l’obiettivo è quello di arrivare sempre fino in fondo e fare bene.

Formare giocatori – precisa Bramante – non solo dal punto di vista calcistico, ma anche umano, facendogli capire quali siano i giusti principi che questo sport ci insegna, trasmettere loro il desiderio di dare sempre il massimo in ogni occasione: il nostro scopo non è solo la vittoria, ma è a più ampio raggio”.

Concludiamo la nostra chiacchierata domandando ai due tecnici in che modo stanno preparando la partita alla vigilia dell’imminente inizio campionato.

Francesco Bellinati sostiene di non ha preparato la partita contro la Nuova Tor Tre Teste in maniera specifica, ma ha proseguito lungo il lavoro ed i concetti portati avanti sin dalla preparazione: “Non importa contro chi giochiamo – dice Bellinati – dobbiamo sempre mettere in tutte le giornate lo stesso impegno e passione che sicuramente ci porterà a crescere partita dopo partita. Questa è una categoria particolare e di approccio al calcio agonistico, non penso sia corretto e soprattutto ritengo sia un grosso errore da parte degli allenatori , preparare le partite in funzione degli avversari, ora non è il momento; negli anni successivi quando il risultato diventerà un fattore più importante e quasi essenziale allora si vedrà.”

Daniele Bramante risponde così : “Sabato ci sarà un grande inizio, giocheremo subito con un’altra grande compagine del calcio dilettantistico come la Vigor Perconti; lo scontro prima o poi sarebbe stato inevitabile, è bello partire subito con il “botto”. Non conosco bene l’avversario ma ho cercato di preparare la partita sfruttando al massimo quelli che sono i nostri punti di forza e soprattutto facendo capire ai giocatori che da quest’anno inizieranno le partite importanti, bisogna interpretarle una per una e giocarle in un certo modo”.

Alla domanda: “A cosa si deve il suo passaggio dalla Juniores alla fascia B ?” Bellinati risponde : “Fare un campionato di Juniores non mi dava più le stesse soddisfazioni, il calcio è un bellissimo sport ma soprattutto un gioco, e questo è l’aspetto più importante che purtroppo a quell’età si è dimenticato.

Ogni sabato si andava a litigare, per me il calcio non è questo. Ho deciso di cambiare categoria perché andare ogni volta a discutere per una partita non ha senso, bisogna ripartire dalle origini, trasmettendo ai giovani il vero valore di questo sport.

Cercavo un palcoscenico più tranquillo e costruttivo; il compito della fascia B infatti è proprio quello di formare dei giocatori completi.”