A cura di Giovanni Crocè
Forza, temperamento e un modello di atleta roccioso come Paolo Montero. Queste le caratteristiche chiave di Luca di Franco, stopper 32enne che sta facendo le fortune del pacchetto arretrato del Terracina, primo in classifica nel girone B di Eccellenza. Vediamo di saperne di più sul forte centrale difensivo di origini partenopee
Luca, quest’anno siete primi e la vostra difesa si impernia molto sulla tua grinta, è la tua annata migliore?
Io credo sia tra le migliori, anche perché le avversarie, a partire dalla diretta inseguitrice Monterotondo Lupa, non mancano e sono di qualità. Stiamo davvero lasciando poco al caso e i punti sono quelli che credo il Terracina Meriti. Unico piccolo neo è quel punto ottenuto a Ceccano, forse là la vittoria non doveva sfuggirci, ma siamo umani anche noi!
Il modello a cui tutti ti accostano è quello dello stopper uruguaiano di Juventus ed Atalanta Paolo Montero. Sei davvero così duro in campo?
A parte il fatto che io lo ammiro da sempre soprattutto per le doti tecniche e temperamentali, ma è pur vero che la sua grinta è di ispirazione per tanti colleghi che giocano nel mio ruolo. Anche io a volte sono stato falloso fino all’espulsione, ma senza mai voler far male all’avversario. A parte un’espulsione ricevuta quest’anno, comunque, sono molto più razionale ed è da un anno che non ricevevo cartellini rossi. Avendo io 32 anni ho il dovere di smussare qualche eccesso temperamentale in campo, è troppo importante restare in 11 in campo…
Il centravanti che ti ha dato più fastidio in campo chi è stato in carriera?
Grazie a dio è in squadra con me quest’anno perché si tratta di bomber Morelli, l’ex Vis Artena, pechè…beh lo vedete no? È una “bestia umana”, un colosso, in tanti andrebbero in difficoltà contro uno grande e grosso ma anche tecnicamente valido come lui ed è un avversario che anche nelle partitelle di allenamento è davvero una brutta gatta da pelare, ma ora tutta per gli altri.
Siete davvero i più forti?
Il campo e la classifica dicono così, quantomeno siamo quelli più continui, che regalano meno, che poi è la dote di tutte le grandi squadre vincenti, ridurre il margine di errore porta sempre lontano. Va anche detto che questo Terracina ha più di un calciatore importante, quindi siamo molto sopra la media tecnica dell’Eccellenza secondo me. Da noi se blocchi un giocatore chiave o due, ce ne sono altri che possono aiutarti a uscire dall’impasse e farci vincere le partite.
Tu hai giocato tanto nel Lazio ed in Campania, differenze tra i due campionati di Eccellenza?
La mia parentesi più bella nel Lazio, a parte Terracina è quella con il Formia, e resto sempre affezionato ad entrambe le maglie, per il resto in campania la squadra in cui sono stato di più, quattro campionati è l’Internapoli e posso assicurarvi che nel lazio si gioca molto di più a calcio. Pur essendo io un campano e napoletano purosangue, calcisticamente apprezzo maggiormente la tranquillità che avete qua. Spesse volte in Campania anche in gare di buona levatura come se ne vedono in Eccellenza gli animi in campo e soprattutto fuori si accendono per un nonnulla e gli spettatori rendono ogni match una bolgia a prescindere dalla situazione di classifica. Devi essere molto forte caratterialmente per giocare l’eccellenza in Campania perché altrimenti parti sconfitto già in partenza tanta è la pressione del pubblico. Nel Lazio, anche nel gruppo dove siamo noi, il B, che pure è “caliente” a livello di tifo essendo quello del basso lazio, lo spettatore sa stare spesso al suo posto e la partita di calcio rimane tale, non un modo per dare sfogo ad altri nervosismi.
Tu hai mai avuto la possibilità di giocare in serie D?
Avrei potuto ma per motivi lavorativi e familiari, soprattutto quando da qualche anno ho messo su famiglia, mi sono stabilizzato in Eccellenza e ne sono felice. Ho girato tanto tra Lazio e Campania e credo il mio target sia questo. Poi voglio dire, siamo attualmente primi e se dovesse arrivare la serie D a 32 anni, resterei a maggior ragione qua a Terracina, per gustarmela dopo essermela meritata vincendo l’Eccellenza.
Più facile vedere il Terracina vincere l’Eccellenza o il tuo amato Napoli rivincere lo scudetto in Serie A?
Anche se dirlo mi costa molta fatica perché ho il “sangue azzurro” per quanto amo Cavani e compagni, credo che la vittoria del girone B di Eccellenza sia maggiormente alla nostra portata. In serie A, per quanto bravi siano i ragazzi di mister Mazzarri, c’è una magnifica Juventus che ad oggi ha qualcosa in più complessivamente rispetto al Napoli. Da noi non vedo una squadra più forte capace sicuramente di batterci.
Dovessi fare un nome di outsider che possa mettervi i bastoni tra le ruote per la vittoria del campionato?
Come detto, la Monterotondo Lupa, collettivo fresco, giovane, talentuoso, e la Pro Cisterna. A me è piaciuto molto il Colleferro a livello organizzativo, anche se non è proprio a noi vicinissima in graduatoria ma mi ha fatto una buona impressione. E occhio al Morolo non molla mai, è abituato a lottare per l’Eccellenza. Ma io temo soprattutto noi stessi, ogni squadra al vertice è padrona del proprio destino e deve avere paura soprattutto di eventuali cali di tensione, che per ora non stiamo avendo, per fortuna.
Stai pensando ad un dopo-calcio? A 32 anni molti cercano anche di prepararsi il terreno per quando smettaranno di indossare gli scarpini…..
Certo che sì, è una decisione saggia, anche perché c’è altro oltre al calcio e la famiglia viene sempre prima di tutto per me. Con alcuni parenti che sono già nel ramo dell’abbigliamento sto cercando di investire per aprire alcuni negozi nel settore e devo dire che l’idea di essere imprenditore nell’abbigliamento mi sembra piacevole e redditizia, mi piacerebbe molto, ti mantiene sempre a contatto con le persone, che è una cosa preziosa oggigiorno.
Grazie mille Luca, e in bocca al lupo per il proseguimento della stagione agonistica…
Grazie a te ed ai lettori di sportinoro e sempre forza Terracina.