GAMBACURTA: “IL MONTESPACCATO PUO’ GIOCARSELA ALLA PARI CON TUTTE”

GAMBACURTA: “IL MONTESPACCATO PUO’ GIOCARSELA ALLA PARI CON TUTTE”

Il brillante avvio di stagione del Montespaccato testimonia come il progetto dei romani vada serenamente avanti nel tempo.

Da quando la nuova proprietà ha fatto ripartire il calcio nel quartiere, le soddisfazioni non sono certo mancate per quanto riguarda la prima squadra, raccolta in Prima Categoria e condotta un paio di volte ad un passo dal salto di categoria, e per quanto concerne un settore giovanile sempre più in espansione nel quadrante nord della Capitale.

Il direttore generale del club di via Stefano Vaj, Valerio Gambacurta, è uno dei dirigente della prima ora.

Con lui che ha visto rinascere la società ed è stato tra quelli che l’hanno fatta rifiorire attraverso un impegno ed una passione che non sono mai venuti meno abbiamo analizzato il momento della prima squadra, gettando uno sgurdo furtivo anche sui più piccoli.

 

Direttore, dopo i grandi campionati (conditi da qualche rammarico) delle ultime due stagioni siete stati inseriti nel C di Promozione.

“Come avvenne nella scorsa stagione, ritengo che questo sia il girone più solido e difficile dei quattro.

Purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di finire in un raggruppamento che vede la presenza di due squadre molto forti come Lepanto e Città di Ciampino, ma questo non deve crearci ansie.

Forse loro hanno delle individualità superiori alle nostre, però credo che noi possiamo giocarcela con entrambe nel confronto secco.

Chi ha da perdere sono certamente loro, noi andiamo avanti sereni per la nostra strada”.

Che obiettivo vi proponete per il campionato?

“Io credo che noi siamo nel lotto delle squadre che possono lottare per i play-off.

Con noi vedo bene anche Sermoneta, Cori e Palocco.

Chiaramente, se a dicembre dovessimo percepire la possibilità di competere per qualcosa in più, non ci tireremo indietro, ma integreremo la squadra nei reparti dove siamo più carenti”.

Avete già individuato dove operare in sede di mercato invernale?

“Non amo parlare di ruoli specifici.

Credo che per vincere ci manca qualcosina, ma l’obiettivo è sempre quello.

Se gioco, io voglio vincere.

Chiaro il concetto?”.

Ieri è arrivata la qualificazione ai Sedicesimi di Finale in Coppa Italia, però avete rischiato dopo il largo successo dell’andata con il Vi.Va.

“Al di là del risultato, debbo dire che non avevamo giocato una gran partita neppure all’andata.

Ieri abbiamo preso l’impegno un po’ sottogamba ed abbiamo incassato due gol.

Poi siamo riusciti a mettere le cose a posto.

Purtroppo andiamo incontro ad alcune amnesie, di tanto in tanto.

Una tendenza emersa anche in occasione della sconfitta interna con il Lepanto alla prima di campionato.

Dobbiamo crescere sotto questo profilo”.

Domenica andrete a Lido dei Pini, poi affronterete un miniciclo impegnativo, affrontando in serie Città di Ciampino, Cori e Palocco.

Che risposte si aspetta dalla squadra?

“Cori e Palocco sono squadre che faranno di tutto per restare agganciate al treno-play off fino al termine della stagione.

Dovremo affrontarle con la giusta concentrazione e fare risultato.

Nelle scorse stagioni abbiamo spesso fallito gli appuntamenti importanti.

Se vogliamo evitare di rimanere nel limbo, in queste partite sarà necessario offrire delle prestazioni all’altezza”.

Dopo lo sfortunato play-off della passata stagione, siete ripartiti con Andrea Di Giovanni.

“Il tecnico ha lavorato benissimo, anche grazie al supporto della società.

Avere nella squadra che alleni due figli ed un cognato non rappresenterebbe un compito facile per nessuno.

Di Giovanni però è bravo ed ha una squadra valida a disposizione.

Siamo contenti del suo lavoro”.

Quest’anno è rientrato in società anche Marco Lo Pinto.

“Marco era presente quando è partita questa avventura.

Ci conosciamo da anni ed è un professionista.

Il suo ritorno è importante, perchè ci permette di crescere sotto il profilo della professionalità ed inquadrare al meglio i nostri ragazzi.

Vogliamo formarli da un punto di vista disciplinare, non venderli al miglior offerente.

A mio avviso, negli anni il calcio giovanile in Italia è stato vittima di un vero scempio.

I giovani sono stati affidati alle cure di gente che aveva poco o nulla da insegnare.

Noi vogliamo procedere per una strada diversa: formarli ed insegnare calcio a tutte le età.

Per questo motivo, qui trovano spazio solo tecnici qualificati”.

Quale obiettivo personale si pone Valerio Gambacurta?

“La mia opinione è che in questo periodo di grande difficoltà a livello di risorse già riuscire a mantenere in piedi una società sportiva con impegno e professionalità rappresenti un grande successo.

Il mio traguardo è proseguire con questo progetto e magari farlo crescere sempre di più.

In questa stagione, per esempio, abbiamo destinato un massaggiatore al settore giovanile.

Da settembre è quotidianamente a disposizione di tutti i ragazzi.

Poi, è chiaro, speriamo di alzare qualche trofeo, perchè i riconoscimenti sportivi fanno sempre piacere, anche se già una salvezza in Elite per il Montespaccato equivale ad un campionato vinto da una big.

Purtroppo ci sono ragazzi scelgono di andare a fare i “numeretti” in una di quelle squadre che vanno per la maggiore, piuttosto che essere protagonisti in realtà come la nostra.

Pazienza, ce ne faremo una ragione…”.