Da poche ore Alfonso Greco non è più l’allenatore dell’Ostiamare.
A certificarlo è stato un comunicato ufficiale emesso dal club di patron Luigi Lardone che ha sottolineato, in maniera schietta, il rapporto di profonda stima costruito tra le parti nel corso delle tre stagioni di collaborazione.
Abbiamo voluto sentire anche il tecnico, comprensibilmente amareggiato per la conclusione del suo mandato all’Anco Marzio, ma anche voglioso di tuffarsi presto in nuove avventure calcistiche.
“Quelli ad Ostia sono stati tre anni belli, importanti – esordisce ai nostri microfoni Greco – E’ vero, l’ultimo è stato un po’ sofferto, ma comunque da ricordare.
Ne approfitto per salutare e ringraziare la società, nei confronti della quale ricambio la stima e l’apprezzamento”.
Del triennio da timoniere della prima squadra di via Amenduni è stata la qualificazione ai play-off nella stagione d’esordio il picco più alto.
“Ad un certo punto di quel campionato arrivammo a soli tre punti dalla capolista – ricorda con un sorriso il tecnico – Quella è stata certamente la stagione più significativa.
A livello di soddisfazione personale, tuttavia, cito l’ultima.
Abbiamo avuto un’infinità di problemi di organico, poco dopo la metà del girone d’andata abbiamo accusato tantissimi infortuni, specie tra gli elementi più esperti.
Siamo partiti con nove “grandi” in organico e poi puntualmente abbiamo cominciato a perderne un paio a partita per infortunio.
Nonostante abbiamo schierato una formazione composta quasi interamente da under, siamo stati bravi a restare compatti, a crederci fino alla fine.
Siamo stati bravi ad essere una squadra, ecco”.
L’epilogo, drammatico, è arrivato ai play-out con il Città di Anagni.
Lo 0-0 scaturito al termine dei tempi supplementari ha consegnato la salvezza ai biancoviola.
“Un attimo prima del triplice fischio loro hanno preso la traversa, ma sarebbe stata una beffa atroce, visto che in precedenza non eravamo riusciti a sfruttare a dovere almeno tre nitide occasioni – riflette Greco – La partita con il Città di Anagni è stata un po’ lo specchio, il riassunto perfetto della nostra stagione.
Era davvero destino che dovessimo soffrire fino all’ultimo istante per centrare il nostro obiettivo stagionale”.
Dopo le esperienze in terra maltese e quella lidense, di fronte al tecnico romano si spalancano le porte di un futuro che certamente saprà riconoscere nuove opportunità alla sua bravura.
“La mia intenzione è restare in questa categoria – precisa Greco – Proposte dall’Eccellenza le prenderei in esame solamente se alle spalle ci fosse un progetto vincente e con basi solide”.
In bocca al lupo, mister!





