L’intervista al tecnico dell’Under 16 del Grifone Calcio Alessandro Arnese che, dopo un inizio di stagione non proprio brillante, nelle ultime giornate ha inanellato 4 risultati utili consecutivi con prestazioni sempre in crescita e più che positive.
Alessandro Arnese, sei alla tua seconda stagione al Grifone sempre alla guida dell’Under 16. Cosa vuol dire per te allenare in un club come questo e che ambiente si respira al Villa dei Massimi?
“Il Grifone è una società pazzesca, dove si respira calcio, quello vero, ma è scontato questo pensando a figure come quelle di Daniele e Cristian. Sono orgoglioso di far parte di questo team.”
Questa categoria, appunto l’Under 16, la conosci molto bene. Infatti prima di arrivare al Grifone hai condotto l’Ottavia ad una storica finale regionale. Che ricordi hai di quell’annata?
“Si, diciamo che mi sono ritrovato negli anni a fare questa categoria, particolare e bellissima allo stesso tempo, cambiano i ragazzi, cambiano i ritmi e cambia la partita. Mi piace pensarla come una seconda under 14, come li si entra nell’ agonistica, qui si entra nel mondo dei grandi, degli allievi. Quell’ annata la porterò sempre nel cuore, come la società Ottavia e chi la componeva e compone tutt’ora, ragazzi fantastici, gruppo vero, vittoria del girone e una finale conquistata. Ricordi indelebili.”
Dopo aver fatto un tuffo nel passato, concentriamoci sul presente. Con i tuoi ragazzi classe 2008 (l’anno scorso campioni regionali nell’Under 15) siete terzi in classica nel girone A con 12 punti in 7 gare, frutto di 3 vittorie, altrettanti pareggi e 1 sconfitta, con 20 gol fatti e 11 subiti. Sei soddisfatto del percorso fatto fino ad oggi o ti aspettavi di più?
“Si, anche perché il calcio vive di un solo tempo, il presente. I miei ragazzi sono incredibili, un gruppo con una qualità fuori dal normale. Diciamo che forse non ci aspettavamo la nostra partenza, le nostre prime tre partite. Abbiamo subito un mix di situazioni, un po’ la sfortuna, un po’ gli infortuni o comunque giocatori che rientravano da infortuni e una sonnolenza generalizzata.
Ma non ho dubitato, nemmeno un secondo, delle qualità umane e tecniche del mio gruppo, avevamo bisogno di sbloccarci con una vittoria e così è stato.”
Sabato scorso avete sconfitto in trasferta il Campus Eur con un rotondo 4 – 1. E’ stata una delle migliori partite disputata dalla tua squadra?
“Guarda io sono onesto e ti dico che la prestazione a questo gruppo non è mai mancata, sabato abbiamo ottimizzato quasi al massimo tutte le occasioni avute, cosa che ci è mancata all’inizio.”
Invece nel prossimo weekend ospiterete l’ostica Civitavecchia. Li conosci, che match ti aspetti e come vi state preparando a questo appuntamento?
“Sto conoscendo i gruppi ora man mano che li incontriamo. Prepariamo ogni gara pensando a noi, che in questo momento possiamo essere il nostro più grande limite. Noi possiamo essere croce o delizia del nostro sabato. Noi pensiamo alla nostra prestazione e alla nostra crescita.”
In chiusura, cosa ti ha chiesto la società per questa stagione e che obiettivi vi siete posti?
“Grifone chiama vittoria, chiama prestazioni, chiama voglia di primeggiare e sarei ipocrita a nasconderlo.
Dall’ altro canto noi addetti ai lavori abbiamo sempre come obiettivo primario la crescita umana e calcistica dei nostri ragazzi, e spesso questo ci sfugge, i veri protagonisti sono loro. Non noi.”
Ufficio stampa Grifone