Grifone-Monterotondo: l’approfondimento sul big match del girone B

Grifone-Monterotondo: l’approfondimento sul big match del girone B

In un campionato che promette scintille, ecco arrivare l’ennesimo big match di una settimana infuocata nel girone B di Promozione. Nel bellissimo impianto di via Portuense, domenica 20 ottobre alle ore 11, si sfideranno Grifone e Monterotondo.

Tante voci di addetti ai lavori, con sei giornate all’archivio, iniziano ad individuare questo girone come il più competitivo della categoria, quello che è certo è che il livello sembra essersi alzato decisamente con un girone in meno.

L’inizio di stagione ci ha già regalato partite bellissime e tra squadre storiche del calcio dilettantistico e realtà che hanno investito per provare a vincere, si sta facendo largo il sorprendente Olimpus Roma, capolista in solitaria.

L’impressione è che tenere un ritmo alto senza intoppi sarà praticamente impossibile, soprattutto in questo avvio con un calendario ancora molto concentrato con diverse squadre ancora impegnate in Coppa Italia.

Grifone e Monterotondo hanno  superato il turno in coppa, accusando un pò di fatica nell’ultima partita in campionato, con i rossoblù di Isabella che non hanno certamente brillato contro l’Urbetevere (1-1 il risultato) e il Monterotondo, sconfitto a sorpresa prima dall’Olimpus Roma e mercoledì dal Casal Barriera nel recupero della prima giornata.

Andiamo ad analizzare con maggiore attenzione il cammino delle due compagini, con le dichiarazioni dei due allenatori.

QUI GRIFONE

Dopo il beffardo campionato dello scorso anno, quando la squadra all’epoca allenata da mister Di Giovanni, fu rimontata, nonostante il cospicuo vantaggio, dal Fiumicino, i rossoblù hanno voglia di riprendersi tutto ciò che hanno perso sul campo.

La squadra è cambiata molto rispetto alla stagione passata, sposando sempre di più una linea verde che ha portato la società a dare fiducia a un allenatore giovane come Albino Isabella, reduce dai successi con l’Under 17 di via Portuense (campione regionale).

Il tecnico ha portato con sè alcuni protagonisti di quella brillante annata come Arilli e Proietti, in un gruppo che può contare comunque su diversi giocatori di grande esperienza e bagaglio come Capodaglio, Fortuna e Mancini.

L’impianto del Villa de’Massimi si è rivelato per ora un fortino, in cui il Grifone ha sempre vinto ogni gara disputata. Decisamente più tentennante invece il cammino in trasferta, con due pareggi e una sconfitta in campionato.

L’ultimo pareggio contro l’Urbetevere ha visto Capodaglio e compagni non particolarmente ispirati e il gruppo (10 gol fatti, 6 subiti) cercherà un immediato riscatto nel match di domani.

ALBINO ISABELLA

“Con l’Urbetevere è stata una partita strana. Siamo riusciti a sbloccarla praticamente subito ma poi abbiamo concesso troppo campo agli avversari e siamo arrivati in ritardo nelle uscite. 

Loro hanno preso coraggio, cavalcando l’onda delle nostre difficoltà. Tra il primo e il secondo tempo, abbiamo provato ad aggiustare qualcosa e abbiamo concesso meno. Ho avuto la sensazione che potessimo vincerla più che perderla. 

Non possiamo darci l’alibi delle troppe partite in settimana, perchè rispetto alla gara di Coppa con la Duepigrecoroma, abbiamo cambiato molti giocatori. Ci mancava il capitano  (Tariuc) che è infortunato, ma le assenze le hanno tutti e non possiamo nasconderci dietro quelle. 

Dobbiamo essere arrabbiati per l’ultima partita e riportare una proposta che si attenga alle caratteristiche della nostra squadra. Dobbiamo migliorare il nostro gioco piuttosto che spezzettarlo. Il gruppo ha le caratteristiche giuste per giocare in un certo modo. 

Senza guardare troppo agli altri gironi, penso che il nostro sia veramente competitivo. Non puoi mai stare tranquillo e rilassarti con nessuna squadra. Ci sono molte trasferte lontane, con piazze storiche con senso di appartenenza. 

Il campionato è vivo e lo dimostra anche la classifica con nessuna squadra a punteggio pieno. Il nostro obiettivo deve essere quello di rimanere nel gruppone di testa il più a lungo possibile.

Per quanto riguarda la prossima gara, la prepareremo al meglio, concentrandoci sulle nostre caratteristiche senza pensare troppo agli avversari.”

QUI MONTEROTONDO

Parola riscatto frequente anche in casa Monterotondo, soprattutto dopo l’ultima settimana. I gialloblù infatti prima di allora erano stati praticamente perfetti, primi a punteggio pieno con una media di 2.75 gol a partita.

Tra infortuni e qualche polemica arbitrale, la squadra del nuovo allenatore Laurentini (ex Settebagni) ha rallentato, con due sconfitte consecutive negli scontri diretti contro Olimpus Roma e Casal Barriera.

Gli eretini hanno costruito una squadra molto forte e con pochissime carenze, dato che fino all’ultimo ha rischiato di poter essere ripescata in Eccellenza. Alla fine è stata Promozione e la società vuole l’approdo in massima categoria regionale, già sfiorata la scorsa stagione nel testa a testa con il Rieti.

Rispetto agli avversari di turno, il Monterotondo ha subito lo stesso numero di gol (6), con due gol in più (12). La maggior parte concentrati nel bomber dei bomber, l’intramontabile Diego Tornatore, già capocannoniere della categoria con sette gol realizzati.

 

MIRKO LAURENTINI

“Non siamo mai stati al completo ma la squadra sta bene. Non siamo al top fisicamente ed è stato un mese difficile con tante partite e pochi allenamenti. 

Stiamo facendo costantemente solo rifiniture per le tante partite. Anche per chi viene impiegato meno non è facile senza possibilità di allenarsi. 

Siamo vivi e lo siamo dall’inizio del campionato. Questa è una piazza importante che lo scorso anno ha sfiorato il salto di categoria e quest’anno vuole arrivare. Non sarà facile ma vogliamo provarci. Forse mancano due o tre innesti per completarci e poi possiamo puntare verso l’obiettivo. 

La settimana è stata dura con tre gare importanti. Il girone B secondo me è il più difficile con tante grandi squadre ma anche le piccole si sono rinforzate senza l’obbligo degli under. 

Il campionato è livellato e noi vogliamo provare a stare davanti a tutti. Anche gli arbitri non ci hanno aiutato ma fanno parte del gioco e adesso sta a noi tirare fuori quel qualcosa in più quando serve per raggiungere ciò che ci siamo prefissati”