A cura di Carlo Edoardo Canepone
Se si dovesse stilare una classifica dei club in ascesa nel panorama calcistico romano, certamente il Grifone Monteverde occuperebbe una posizione di rilievo: la società sita in via Portuense può attualmente vantare quattro categorie d’élite su quattro e il merito è in gran parte anche del responsabile del settore giovanile Cristian Silvestri. Noi di Sport in Oro abbiamo avuto il piacere di intervistare l’ex calciatore di Serie A ed abbiamo raccolto le sue impressioni in merito alla crescita del club.
“Il Grifone Monteverde è ormai diventato una certezza e i risultati degli ultimi anni lo dimostrano, ma è possibile vedere questa società alzare un trofeo regionale a breve?”
“Sicuramente nei nostri sogni c’è questa possibilità. Siamo giovani e ambiziosi e rappresentiamo una bella realtà a Roma, ma siamo consapevoli che è dura. Noi, però, non ci tiriamo indietro, sempre tenendo i piedi ben saldi a terra”
“Quest’anno quale sarà il gruppo che potrà dare maggiori soddisfazioni?”
“I risultati attuali dicono che forse l’Under 14 è il gruppo che può far meglio, ma siamo solo all’inizio. I campionati sono lunghi e e difficili e domenica dopo domenica le cose possono cambiare”
“Quali sono i principi che un ragazzo deve possedere per entrare a far parte stabilmente della famiglia Grifone?”
“Umiltà, carattere e consapevolezza delle proprie capacità. Vogliamo ragazzi che siano spavaldi e grintosi in mezzo al campo”
“A livello personale, come è stato il passaggio da calciatore a responsabile del settore giovanile di un club?”
“Devo dire la verità, non è stato facile. Mi ha aiutato il fatto di aver lavorato a Catania con lo scouting e ho conosciuto un altro mondo. Ammetto che da dirigente si lavora molto di più che da calciatore e a volte c’è davvero molta soddisfazione nel rivedere negli occhi del ragazzo la stessa voglia che avevi tu da piccolo”
“Da ex calciatore di Serie A, che consiglio darebbe ai giovani ragazzi che un giorno sognano di diventare professionisti?”
“Consiglio di vivere questo sogno al massimo senza pressioni esterne. Consiglio di divertirsi con il pallone, perché con il divertimento si può fare qualcosa di importante, ma ripeto… senza pressioni”
“A tal proposito, cosa ne pensa di quei genitori che di pressioni al figlio ne mettono fin troppe?”
“Noi cerchiamo di far capire ai genitori che dobbiamo riuscire a lavorare insieme per il bene dei ragazzi, perché anche noi giochiamo con loro. Non facciamo alcuna promessa e forse non creeremo dei calciatori, ma certamente creeremo degli uomini”
