Clamorosa ed improvvisa evoluzione di mercato a Civitavecchia.
Il club nerazzurro ha infatti deciso di separarsi dai fratelli Devid e Luca Billi (indirizzati, pare, verso Nettuno), e con loro da Valerio Spera e Daniele De Vecchis.
Ognuno di questi addii ha una ragione ponderata dagli stessi atleti e dallo staff tecnico.
Nella rotazione frenetica delle sliding doors del Fattori entra però un calciatore in grado di potenziare ulteriormente un reparto offensivo che già gode delle presenze di due come Andrea Cesaro e Pietro Petrangeli.
Udite bene perchè domani, salvo rovesci che paiono francamente assai improbabili allo stato delle cose, al in via Bandiera arriverà e firmerà Simone Scerrati.
L’attaccante di scuola laziale, che in passato ha vestito le maglie di Viterbese, Gaeta e Futbolclub, è dunque ad un passo dal ricongiungersi con Alessandro Amici, tecnico con il quale ha già condiviso le esperienze di Pisoniano e Montecelio.
Scerrati, di comune accordo con il Serpentara BellegraOlevano, si libererà da ogni accordo con la società del presidente Ferro e riabbraccerà alcuni di quei compagni con cui vinse nel gennaio del 2014 la storica Coppa Italia di Eccellenza, siglando un’incredibile tripletta.
L’arrivo di questo ulteriore gioiello andrà ad impreziosire ulteriormente il diadema a disposizione di Amici, che adesso dovrà cercare soluzioni tattiche atte all’impiego contemporaneo dei tre tenori.
L’utilizzo contestuale dei tre potrebbe fatalmente esporre a qualche squilibrio il resto della squadra.
Dei tre quello per natura più portato a dare un contributo concreto in fase difensiva sembra proprio l’ultimo arrivato e per trovare il modo di farli coesistere dal primo minuto sarà necessaria abnegazione e sacrificio da parte di un terzetto che, sulla carta, può portare in dote una cinquantina di reti.
Non è irragionevole supporre che, almeno in una fase iniziale, Amici preferisca ruotare i tre, conscio che la stagione è solo agli albori.
Enigmi da risolvere, ma comunque fortemente desiderati dal tecnico che, al netto del comprensibile low-profile di chi non vuole far tracimare oltremodo ed anzitempo gli entusiasmi della piazza, sa bene di disporre di una squadra capace di giocarsela alla pari con quelle più accreditate.
Reduce da alcune stagioni difficoltose, culminate con la retrocessione (poi annullata dal ripescaggio) dell’ultimo torneo, il Civitavecchia sembra volersi muovere con la circospezione di un elefante in una vetreria di Murano, ma le prime uscite in coppa e campionato inducono i tifosi ad un cauto ottimismo.
A Travaglione e compagni ora toccherà riaccendere la passione di un pubblico che nel Lazio ha pochi eguali e che potrebbe rivelarsi un fattore decisivo nel caso in cui la squadra nerazzurra dovesse continuare ad assommare risultati positivi.