Intervista al giovane attaccante classe ’92 del Fontenuova Andrea Cardillo che, avendo messo a segno 10 reti in questo campionato, sta attirando le attenzioni di molti club: scopriamo allora meglio il suo passato, il suo presente e i suoi pronostici per il termine di questa stagione
a cura di VALERIO D’EPIFANIO
Buongiorno Andrea, il Fontenuova sta facendo davvero un’ottima stagione: nonostante sia una squadra composta da molti giovani siete al 6° posto in classifica e ormai per i discorsi salvezza non dovrebbero esserci problemi di nessun genere. Secondo te cosa vi ha portato così in alto?
Buongiorno Valerio, si è vero siamo una squadra composta da molti giovani interessanti con voglia di far bene. Scendiamo in campo con la convinzione che possiamo giocarcela con chiunque e questo ci ha portato così in alto. Comunque siamo giovani, è vero, ma con gente esperta come Brancati e Morelli su tutti che completano l’organico e lo rendono competitivo.
Qualche settimana fa è stato esonerato mister Castellano, a detta di molti, un po’ a sorpresa: che rapporto avevi con lui e come giudichi questa scelta operata dalla società?
Parlando del mister Castellano non posso non ringraziarlo perchè ad inizio anno ero senza squadra e mi ha accolto e dato la massima disponibilità che poi mi ha convinto a scegliere proprio Fontenuova. Ovviamente i risultati contano nel calcio e il mister li stava ottenendo ma in una gestione di squadra non bastano solo quelli.
Domenica ospiterete il Fregene che sta cercherà sicuramente punti importanti per non abbandonare con largo anticipo i sogni di gloria: come vi state preparando alla sfida?
Come dicevi tu adesso che la salvezza è quasi raggiunta , il nostro intento è giocarcela e provare a vincere a prescindere da chi sia l’avversario che avremo di fronte. Negli allenamenti c’è entusiasmo e voglia di far bene sempre e quando poi c’è dietro anche una società che sta facendo tanti sacrifici la domenica si devono raccogliere i frutti della settimana.
Tu sei un attaccante classe 1992 quindi sei considerato ancora un Under e quest’anno hai segnato 10 reti in campionato: raccontaci dove hai fatto il settore giovanile e chi nella tua crescita calcistica, umana e professionale è stato importante dall’inizio fino ad oggi…
Io sono partito con la Lazio fino alla soglia dei nazionali non essendo stato riconfermato a causa della riforma nel settore giovanile. Andai alla Cisco Roma dove devo ringraziare mister Roberto Mattioli per aver sempre creduto in me: in quel periodo ogni anno andavo in doppia cifra e vinsi anche il titolo di capocannoniere nella stagione 2010-2011 con 18 reti nel campionato Berretti facendo bene anche nel torneo di Viareggio con 2 reti in 3 partite. Fu davvero un’esperienza fantastica mentre l’anno scorso in D con Zagarolo prima e Sora poi non le ricordo in modo molto positivo. Quest’anno invece ho trovato la continuità che mi serviva e la scaltrezza che forse lo scorso anno ancora non avevo. Su tutti vorrei ringraziare mister Paolo Benetti ai tempi della Lazio e, come ti dicevo, mister Roberto Mattioli della Cisco Roma: due persone fantastiche che hanno sempre creduto nei miei mezzi.
Chiudiamo con un pronostico: chi vincerà secondo te il girone A d’Eccellenza?
Dopo gli acquisti fatti a gennaio pensavo che il Fregene potesse arrivare in vetta ma a questo punto se la giocheranno fino alla fine Rieti e Nuova Santa Maria delle Mole con il Rieti favorito.